Ve lo dico subito, il nuovo Aquila 50 Yacht è un’imbarcazione destinata a cambiare il nostro approccio alla nautica a motore. Bella, solidissima e decisamente votata allo spazio, naviga in modo sublime ed ha tutte le carte in regola per convincerci a cambiare il modo in cui viviamo il mare.
Ma andiamo per ordine e scopriamo insieme le motivazioni che portano ad affermazioni cosi importanti.
Il nuovo Aquila 50 Yacht non è grande, è davvero enorme! Lunga 16 metri (più di 52 piedi) e larga poco meno di 8, dispone di superfici semplicemente impensabili, non solo per i monoscafi, ma anche per i catamarani della stessa lunghezza.
Dimensioni che il cantiere è riuscito ad ottenere senza ipotecare un design che, viceversa, riesce ad essere molto aggraziato ed elegante, distante anni luce da tutti quei catamarani che purtroppo finiscono sempre per assomigliare ad un cat a vela che ha perso l’albero. Aquila 50 Yacht al contrario possiede un’identità propria, che le conferisce un alone di fascino da “Explorer Yacht”, una caratteristica che come vedrete non è solo estetica ma anche decisamente funzionale.
Per tutti questi motivi, e per quello che leggerete fra poco, a mio parere Aquila 50 Yacht rappresenta oggi il massimo stadio evolutivo del catamarano a motore.
Salendo a bordo di Aquila 50 Yacht si viene immediatamente accolti dalla grande zona living che, senza barriere architettoniche, si sviluppa in continuità a partire dalla dinette esterna per poi sfociare all’interno del main deck. Degno di nota il bar che si affaccia all’interno sulla cucina e che, dotato di finestratura apribile e specchio inferiore, estende i confini naturali dell’imbarcazione oltre il loro limite fisico.
Proseguendo all’interno ci troviamo immersi in un enorme soggiorno open space dove a sinistra è posizionata questa grande cucina a L, la discesa allo scafo di sinistra ed una zona pranzo arredata con un divano ad U in grado di ospitare 8/10 persone. A dritta trovano invece spazio il grande frigo doppio, grandi armadi per un’incredibile area di stivaggio, la discesa allo scafo di dritta ed un divano doppio.
Tutta quest’area, si vede chiaramente, è stata studiata nel più piccolo dettaglio e con la semplice chiusura della finestratura del bar e del portellone d’ingresso, passa dall’essere un enorme area living ad un confortevole locale chiuso, riparato dalle intemperie o, in funzione della temperatura esterna, condizionato per affrontare i climi più caldi.
Al di sotto del pagliolato del main deck, grazie alla profondità dello stesso, sono posizionate le batterie e alcuni impianti di bordo ma, viste le dimensioni e il livello di finitura di quest’area, questo enorme spazio di stivaggio è certamente utilizzabile per riporci valigie, cambusa e moltissime altre cose.
Difficile non rimanere incantati dalla Master Cabin dell’Aquila 50 Yacht che, assolutamente, non è una cabina ma un vero e proprio appartamento armatoriale che sfrutta il baglio massimo per creare un loft da oltre 20 metri quadri, dimensioni di questo tipo si trovano solo sui superyachts.
Il letto King Size è centrale, munito di comodini e sfrutta le finestrature che si affacciano sul living di prua per inondare di luce l’intero ambiente che, peraltro, già beneficia delle grandi finestrature laterali, che offrono una vista sull’esterno impareggiabile.
A dritta del letto troviamo un grande divano a L che confina con un elegante tavolo da lavoro/boiserie. Da qui si apre anche la grande cabina armadio che oltre che a dare la possibilità di appendere i lunghi abiti da sera, offre davvero molto spazio per riporre tutto il necessario per lunghe permanenze a bordo.
A sinistra troviamo un box doccia doppio che, chiuso da una porta a vetri lascia filtrare la luce della finestratura corrispondente. Il mobile bagno è dotato di doppi lavandini ed è corredato di un gran numero di armadi ed armadietti che aumentano a dismisura lo spazio di stivaggio. Il locale WC è chiuso e sfrutta la prua di sinistra per non rubare spazio a questo incredibile appartamento armatoriale.
Le altre cabine di Aquila 50 Yacht possono essere configurate a scelta dell’armatore attingendo alle molte varianti che il cantiere offre, si va dalla versione a 3 cabine e locale tecnico, alla versione a 4 cabine + 2 cabine equipaggio.
La versione a 3 cabine + locale tecnico è la mia preferita, le due VIP cabin sono molto grandi ed accoglienti e nel locale tecnico ci si può allestire un ufficio e una lavanderia completa di asciugatrice.
La prua del nuovo Aquila 50 Yacht non è solo grande ma aggiunge funzionalmente un altro ponte vivibile all’imbarcazione. Qui tutto lo spazio è stato sfruttato al centimetro, a partire dai passavanti che, larghissimi, conducono a quest’area, per arrivare fino alle due prue estreme dotate di poltrone, tanto comode quanto spettacolari in navigazione.
Al centro di quest’area immensa (misura 30 metri quadri abbondanti) trova spazio un’enorme zona living composta da un divano da cinque metri circa posizionato all’estrema prua che, contrapposto ad una prima fila di sedili, forma di fatto una seconda grande dinette esterna alla quale è peraltro possibile aggiungere un tavolo volante e dei teli ombreggianti, per trasformarla nella zona pranzo più ventilata di tutta la barca.
Alle spalle della prima di fila di sedili ne troviamo una seconda i cui schienali, quando rialzati, trasformano questi materassi in quattro splendide chaise-longue. Ma se abbiamo voglia di prendere il sole sarà sufficiente abbattere tutti gli schienali di quest’area per ottenere due enormi materassi, pronti ad accogliere un gran numero di persone.
Si accede al flybridge dell’Aquila 50 Yacht sia dalla dinette di poppa che, soluzione davvero intelligente, dalla prua. In entrambi i casi però, appena entrerete in quest’area sarà l’effetto wow a farla da padrone. Il colpo d’occhio di questa distesa sconfinata di spazio (circa 60 metri quadri), complice anche la posizione sopraelevata e la totale assenza di barriere architettoniche, è semplicemente sublime.
La sezione poppiera del fly è dedicata al grande prendisole e al mobile bar/cucina che corre linearmente sulla dritta ed ospita anche un grande grill. Centralmente troviamo un divano a L e un tavolo apribile a libro, in grado di ospitare ben 8 persone.
La prua del flybridge è dedicata alla navigazione ed ospita centralmente, due poltrone di guida dotate di braccioli mentre ai lati delle del cockpit troviamo a sinistra un divano fronte marcia e a dritta un’altra grande chaise-longue. La consolle di guida ospita senza problemi tutta l’elettronica necessaria alla navigazione e alle manovre, a bordo dell’Aquila 50 Yacht la visibilità è sempre ottima sia sulle prue, che in ogni direzione.
È una giornata ventosa quella che ci accoglie, siamo a Clearwater (FL), purtroppo proprio nel mezzo del passaggio dei due uragani che hanno flagellato questa bellissima area. Aquila 50 Yacht ne ha già affrontato uno e, a dimostrazione della solidità della costruzione, non ha riportato nemmeno un graffio.
Il catamarano che stiamo provando è dotato della motorizzazione intermedia proposta dal cantiere, a spingerci infatti abbiamo una coppia di Volvo D6 da 480 cavalli ciascuno. In alternativa si possono anche adottare una coppia di Yanmar da 550 cavalli anche se, come vedremo, Aquila 50 Yacht non ne ha certo bisogno.
Usciamo dall’ormeggio con grande facilità, le eliche di prua sono un optional davvero utile e fanno il loro lavoro propio per bene. Navigando piano la sensazione è di grande stabilità, le piccole onde ripide formate dal vento non hanno nessun effetto sull’incedere della possente imbarcazione.
Usciti in mare aperto incontriamo subito un’onda ripida e cattiva che, alimentata dal forte vento, trasformerebbe la navigazione di qualsiasi altra imbarcazione in un esperienza alquanto scomoda. Noi invece procediamo a 8 nodi senza alcun problema, rollando appena, nel massimo comfort.
A questa velocità il nostro livello di emissioni è bassissimo e noi non consumiamo quasi nulla, potremmo percorrere più di 800 miglia (teoriche) senza nemmeno fare rifornimento. Con il serbatoio supplementare Aquila 50 Yacht dispone infatti di poco meno di 3.000 litri di carburante, una cosa davvero utile quando si naviga in zone poco rifornite.
Accelerando le velocità aumentano senza incertezze, l’attrito sviluppato dagli scafi è minimo. Fra i 12 e i 14 nodi Aquila 50 Yacht entra in planata ed apre due belle scie a poppa, la barca si libera dal suo peso, scivola sull’acqua ed accelera naturalmente.
A 18 nodi questo cat raggiunge un equilibrio fantastico, le onde si sentono appena ed il comfort è ai massimi livelli. Che andatura straordinaria, sembra di essere a bordo di un superyachts! A questa velocità peraltro, nonostante le 35 tonnellate a pieno carico di oggi, il consumo è davvero basso, intorno agli 8 litri al miglio nautico, davvero poco per un’imbarcazione di queste dimensioni.
Dando fondo alle manette si raggiungono e si superano i 21 nodi, una velocità che rispetto agli obiettivi di questa barca è davvero elevata ed è il segno inequivocabile di due carene studiate bene. Una qualità che si nota anche quando ci diletta nelle virate più strette dove, sorprendentemente, questo catamarano riesce a stupire per le sensazioni che regala.
In conclusione posso dire che questo nuovo Aquila 50 Yacht mi ha davvero conquistato, è un “Explorer Yacht” certamente ben studiato, che ha moltissimi punti di forza. Davvero facile immaginarsi a bordo di quest’imbarcazione, impegnati in lunghe e divertenti crociere che, come avrete capito, saranno vissute all’insegna del massimo comfort. Con questo catamarano inoltre non si sentirà mai la necessità di entrare in un porto anche se, occorre l’obbligo di dirlo, anche nei marina l’ Aquila 50 è destinato a non passar di certo inosservato.
RPM | NODI | LT/H | LT/NM | AUTONOMIA |
600 | 3,7 | 1,9 | 0,5 | 5.560 |
1.000 | 4,7 | 6,1 | 1,3 | 2.207 |
1.200 | 5,8 | 9,8 | 1,7 | 1.676 |
1.400 | 6,7 | 13,6 | 2,0 | 1.398 |
1.600 | 7,1 | 18,2 | 2,6 | 1.111 |
1.800 | 7,9 | 26,9 | 3,4 | 836 |
2.000 | 9,1 | 36,3 | 4,0 | 712 |
2.200 | 9,8 | 46,2 | 4,7 | 604 |
2.400 | 10,3 | 59,8 | 5,8 | 490 |
2.600 | 10,9 | 73,4 | 6,7 | 422 |
2.800 | 11,1 | 95,8 | 8,6 | 330 |
3.000 | 12,9 | 115,8 | 9,0 | 317 |
3.200 | 15,3 | 129,5 | 8,5 | 336 |
3.400 | 18,1 | 148,4 | 8,2 | 347 |
3.600 | 20,1 | 174,5 | 8,7 | 328 |
3.703 | 21,1 | 186,2 | 8,8 | 322 |
Lunghezza fuori tutto | 15,99 m |
Baglio Massimo | 7,76 m |
Altezza massima sull’acqua | 5,99 m |
Pescaggio | 1,26 m |
Dislocamento leggero | 23.013 kg |
Dislocamento a pieno carico | 32.281 kg |
Posti letto | fino a 10 |
Passeggeri max | 30 max |
Cabine | 3 o 4 |
Bagni con doccia separata | 3 o 4 |
Cabina tecnica | 1 convertibile |
Serbatoio gasolio | 1.964 l |
Serbatoio gasolio aggiuntivo | 880 l |
Serbatoio acqua | 800 l |
Acque nere | 250 l |
Motori standard | 2 x Volvo D6 380 hp |
Motori optional 1 | 2 x Volvo D6 480 hp |
Motori optional 2 | 2 x Yanmar 550 hp |
Certificazione CE | A12/B12/C20/D30 |
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Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura.
Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.
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