I bozzelli sono una delle parti più importanti per le barche a vela. Si tratta di una piccola ma fondamentale attrezzatura, che ha lo scopo di deviare le scotte e le cime, nonché di distribuire i carichi. Nel mercato esistono numerosissimi modelli di bozzelli per barche e non è facile sapere scegliere quello giusto per la propria imbarcazione. Inoltre, è fondamentale occuparsi di una corretta manutenzione dei bozzelli, al fine di farli durare nel tempo ed evitare problemi spiacevoli durante la navigazione. Ne abbiamo parlato con Raffaele Di Russo di Ubi Maior Italia, azienda italiana specializzata nella progettazione e produzione di attrezzature di coperta di alta gamma.
I diversi tipi di bozzelli per barche
In parole semplici, i bozzelli sono delle carrucole su cuscinetto. «Esistono tre diverse tipologie di bozzello», spiega Di Russo. «I bozzelli a sfere, i bozzelli a rulli e i bozzelli su boccola». Vediamo le principali caratteristiche:
I bozzelli a sfere garantiscono un grosso scorrimento, poiché le sfere assorbono sia i carichi principali che quelli laterali, riducendo l’attrito. «Questo tipo di bozzello è adatto alle manovre molto veloci, ma con poco carico e senza eccessivi angoli di deviazione», sottolinea Di Russo. «Per esempio, non si può mettere un bozzello a sfere per il rinvio di una drizza della vela principale su una barca da 50 piedi, in quanto si tratta di un carico troppo elevato».
I bozzelli a rulli assorbono il carico principale sui rulli e i carichi laterali sulle sfere. «Si tratta di una tipologia di bozzello adatta ai carichi in direzioni diverse, come per esempio la scottaranda e i rinvii a base d’albero, che hanno un angolo di 90 gradi», spiega Di Russo. «Ovviamente i rulli e la struttura delle guance cambiano a seconda del carico che deve sostenere il bozzello: più il materiale è resistente, più aumenta la capacità di carico del bozzello; perciò a parità di dimensioni della puleggia, possiamo avere rulli di materiale plastico oppure di titanio».
I bozzelli su boccola offrono un minore scorrimento, ma al contempo consentono di ridurre il diametro e di lavorare con carichi molto ampi. «Il bozzello su boccola lavora sempre in trazione, ma la cima scorre poco», precisa Di Russo. «Per questo, è perfetto per esempio su un’autovirante o per una manovra di rinvio a base d’albero in un’imbarcazione di grandi dimensioni. Sono oggetti molto leggeri, che in Ubi Maior realizziamo in materiale plastico oppure in alluminio. Sono pensati per le barche di almeno 50 piedi (per questo li abbiamo chiamati “Extreme”) e garantiscono un maggiore livello di sicurezza, anche in caso di rottura».
L’importanza delle cime e del sistema di attacco
Ora che abbiamo illustrato le diverse tipologie di bozzelli per barche, c’è un’importante precisazione da fare, che riguarda l’importanza delle cime. Dice infatti Di Russo: «Le cime vecchie e usurate aumentano l’attrito sulle pulegge e possono rompersi sotto carico. Quindi, nella navigazione non conta solo il bozzello in sé, ma anche la cima. In sostanza, è inutile avere un’attrezzatura di ultime generazione, se poi le cime sono vecchie e non idonee. Lo stesso vale per la vela: se questa si cambia, bisogna adeguare anche le cime e le drizze».
Il punto debole del bozzello è però il sistema di attacco. «Sulla mia barca posso avere un bozzello molto costoso e di ultima generazione, realizzato in titanio e rinforzato in carbonio per reggere fino a 10 tonnellate; ma se attaccato alla puleggia c’è un grillo (tessile nella maggior parte dei casi dove è presente un carico di lavoro elevato) da 4 tonnellate, anche il carico massimo del bozzello sarà di 4 tonnellate e non di 10», fa presente Di Russo. «Piuttosto, è sempre meglio avere un grillo con una capacità maggiore rispetto al bozzello. E quando si cambia il bozzello, bisogna ricordarsi di controllare sempre anche tutti i sistemi di attacco, in modo da accertarsi che siano idonei. Quando un bozzello esplode, in molti casi non è per colpa sua, bensì perché è stato il grillo a cedere».
La pulizia e la manutenzione dei bozzelli per barche
Ultimo ma non meno importante, è l’aspetto della pulizia e della manutenzione dei bozzelli per barche. A questo proposito, Di Russo conferma innanzitutto che è sempre importante calzare il grillo tessile, ovvero mettergli una calza esterna che lo protegga dalle temperature più estreme: «Questo perché la calza garantisce una maggiore resistenza», spiega il rappresentante di Ubi Maior Italia. «Ma ovviamente il tessile ha una vita breve, e va cambiato all’incirca ogni tre anni».
Infine, fondamentale è la pulizia dei bozzelli: «I cristalli di sale che si trovano nell’acqua di mare sono in grado di corrodere e distruggere qualsiasi materiale, perciò è fondamentale pulire i bozzelli per barche a ogni navigazione. Per farlo è sufficiente sciacquarli con acqua dolce e, quando possibile, asciugarli con aria compressa, senza adoperare nessun’altra sostanza. Solo per i bozzelli in titanio, può essere utile aggiungere del grasso di vasellina sui rulli».