Siamo ormai in pieno nella bella stagione, quella che anticipa di poco le future crociere estive. Le uscite in mare si fanno piรน frequenti ma qualche giornata la dobbiamo sacrificare ai controlli e ai lavori di manutenzione. Perchรจ quindi non partire da prua, proprio dal gavone dellโ€™ancora?

Abbiamo visto qualche giorno fa come manutenere il musichiere. Ma un buon funzionamento del nostro sistema di ancoraggio parte dal controllo, pulizia e verifica dellโ€™efficenza di tutto il gavone che lo contiene.ย IMG_7603

Iniziamo quindi a rimuovere ancora e catena. Il modo migliore per farlo รจ di ormeggiare la barca di prua e filare tutta lโ€™alltrezzatura allโ€™interno di una pesante e robusta cassa di plastica poggiata in banchina. In questo modo, oltre ad avere liberato il pozzo e reso ispezionabile, possiamo procedere al lavaggio con acqua dolce di tutta la linea dโ€™ancoraggio.

Una volta pulita, si deve procedere allโ€™ispezione, metro per metro, della catena. Tutte le maglie sono importanti, ma lungo il โ€œtragittoโ€ ci sono alcuni punti cruciali da verificare con maggiore attenzione. Il primo รจ la congiunzione fra catena e ancora, spesso realizzata con un grillo. Serraggio della vite, livello di ossidazione, stato generale. Alle prime avvisaglie di usura, si deve sostituire tutto.

Attenzione alle false maglie, sono il classico anello debole della catena. Si tratta di quelle maglie utilizzate solitamente per aggiungere spezzoni di catena. Sono normalmente meno longeve della catena, sia zincata che in acciaio inox.

Altro punto su cui accendere i riflettori, รจ il sistema golfare/grillo attraverso cui la linea di ancoraggio รจ fissata alla barca. Anche in questo caso si deve controllare che non ci siano avvisaglie di cedimento e soprattuttoย  si dovrร  sostituire lo stroppetto in tessile che collega il grillo al golfare. Si tratta di una sicurezza, in quanto puรฒ essere facilmente tagliato nella nefastaย  condizione di doversi liberare di ancora e catena in caso di emergenza.

Dopo avere lavato la linea di ancoraggio e verificato il tutto, si puรฒ passare al gavone. Anche in questa zona la prima cosa da fare รจ quella di realizzare un accurato lavaggio per rimuovere sabbia, fango alghe e i residui di acqua salmastra. Con ogni probabilitร  si dovranno liberare gli ombrinali sul fondo del gavone ripetendo lโ€™operazione piรน volte durante il lavaggio.

Conclusa la pulizia, si devono ispezionare il fondo e le pareti del gavone. Sarร  normale trovare piccole scalfiture e qualche โ€œragnoโ€, ossia quelle minuscole fessure in corrispondenza dei rinforzi e dei golfari in acciaio. Nulla di grave, almeno di solitoย  si tratta del logorio cui รจ sottoposto il gavone attraverso lo sfregamento della catena. In giornate secche si potrร  procedere a chiudere le piรน evidemti con stucco epossidico e poi gelcoat. A meno che qualcosa di piรน propfondo non ci insospettisca. In questo caso, vista anche la particolare posizione allโ€™estrema prua, sarร  opportuno chiamare un tecnico di fiducia.IMG_0056

E visto che abbiamo il gavone libero e pulito, nulla di piรน semplice che dare una controllata al salpancora. A meno di problemi sul motore – e in quel caso ognuno farร  i conti cone le proprie competenze – sarร  sufficiente controllare il barbotin, in modo da verificare che tutti i denti siano integri. Quindi si potrร  rimuovere la parte superiore della campana, sia che si tratti di un verricello dotato di winch per il tonneggio, sia che si tratti del sistema di bloccaggio. Una volta aperto, sui potrร  pulire e quindi lubrificare con semplice CRC.

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