Abbiamo chiesto a Fabio Siniscalchi cinque consigli sul comportamento da tenere quando la nostra rotta si incrocia con quella di delfini e simili.
Fabio รจ il presidente di Oceanus, associazione onlus internazionale nata per avolgere attivitร di censimento dei mammiferi marini, balene e delfini in particolare, in Mediterraneo e Atlantico, e che oggi si occupa in modo piรน ampio di campagne di sensibilizzazione ambientale e di promozione e sviluppo della ricerca scientifica per la tutela e la conservazione degli ecosistemi marini.
Come ci si deve comportare quando si incontrano delfini.
Quando si incontrano delfini non bisogna mai puntarli con la nostra barca. Perchรฉ in questo modo si simula un atteggiamento di caccia e gli animali si stressano.
Che rotta dobbiamo tenere.
La cosa corretta, soprattutto se si vuole mantenere un contatto visivo con gli animali, รจ tenere una rotta parallela. In questo modo loro non si sentono predati. E semmai sono loro stessi che si avvicineranno alla barca.
L’elica della nostra barca รจ pericolosa per questi animali?
L’impatto tra elica e delfino puรฒ succedere ma รจ molto raro e rientra nella casualitร . Sono animali molto agili e se vogliono evitano tranquillamente la barca. L’incontro tra noi e loro รจ gestito dagli animali stessi che possono sparire in un “baleno”.
Come comportarsi quando si incontrano cetacei piรน grandi.
Il discorso cambia se si avvistano balene o capodogli. In questo caso il comportamento deve essere piรน prudente. Bisogna mantenere distanze appropriate. Appena lo si avvista รจ bene rallentare e mettere in folle. La cosa da fare รจ cercare di capire che rotta stanno facendo in modo da non puntarli. Sono animali imprevedibili. Se poi la balena ha i piccoli รจ ancora piรน imprevedibile, cosรฌ come il capodoglio che รจ un animale solitario e puรฒ decidere di puntare la barca. Non conviene mai assumere comportamenti avventati.
Cosa succede di notte.
Di notte purtroppo il rischio di impattare un grosso animale che dorme in superficie c’รจ. Non sono visibili dal radar. Va comunque detto che sono davvero casi rari.
Foto di Vittoria Sesani e Virginie Wyss