Quando il mega yacht non basta… ecco un “tender” da 62 metri di lunghezza

di Emanuele Ferraris di Celle

Dörries Yachts ha appena presentato il progetto di uno “yacht support vessel” di 62 metri, denominato YSV62. Di cosa si tratta? I support vessels (o shadow boats) sono navi progettate per accompagnare i megayacht nelle loro crociere in giro per gli oceani, trasportando tutti i mezzi finalizzati al divertimento degli ospiti della barca principale. Quindi, senza rubare prezioso spazio a bordo per prendisole e aree relax, questo tipo di mezzi è dedicato ad alloggiare tender, veicoli di terra, elicotteri, barche a vela, jet-ski e altro: il limite è la fantasia dell’armatore (di entrambe le navi…).

YSV62 dunque accompagnerà qualche megayacht, offrendo uno spazio sul ponte principale di oltre 300 metri quadri, con la possibilità di avere, fra l’altro, lo spazio per un sommergibile, un “centro diving” attrezzato per l’esplorazione subacquea, una spa con area fitness, oltre a cabine per eventuali ospiti ed equipaggio che non trovino alloggiamento sullo yacht principale.

Da un punto di vista tecnico, la carena disegnata per navigare nella massima efficienza permette una velocità massima di 18.5 nodi, grazie a due motori da 2240 Kw (3045 CV) ciascuno. L’andatura di crociera si attesta sui 17 nodi, mentre riducendo il passo a 15 l’autonomia è di 6.500 miglia nautiche. La scelta (a richiesta) di montare una tripla motorizzazione, se c’è la necessità di scortare yacht particolarmente performanti, permette invece di superare i 20 nodi di massima. Sempre a richiesta, YSV62 può essere dotato di propulsione ibrida diesel/elettrica, nonché di uno scafo rinforzato con certificazione ICE per i passaggi nei mari più freddi.
A ulteriore supporto della nave “madre” ci sono ampi spazi per la conservazione di provviste e acqua dolce, oltre a serbatoi raffreddati per la gestione dei rifiuti.

Sarà costruito a Bremerhaven, in Germania, dai cantieri Dörries, YSV62 è stato progettato dagli architetti navali dello studio olandese Marimecs (attivo dal 1986) con l’obiettivo di creare una “green ship”, quindi capace di offrire buone prestazioni e autonomia con costi di gestione estremamente bassi e ridotto impatto ambientale.

A ulteriore credito dell’utilità di un support vessel, ci sono studi che mostrano come il costo dello spazio su un megayacht sia estremamente superiore a quello di un mezzo di appoggio, e anche considerando i costi di gestione di due navi invece che una soltanto (ma più grande), ci sarebbe una ragione di convenienza nel decidere di alloggiare sul secondo yacht tutto quanto non serve in ogni momento di una crociera.
Quindi, se non sapevate dove mettere l’elicottero che vi hanno regalato perché il vostro gigayacht è già pieno, adesso sapete cosa dovete fare.

 

Redazione


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