Elan GT6 : Sportiva e leggera come un’auto da corsa
Pista, si salpa! Può sembrare un ossimoro ma è un po’ il senso che deriva dall’inedito connubio fra mare e asfalto. Sodalizio, quello tra Elan Yachts e Studio F.A. Porsche, da cui è nata l’ultima creatura da diporto, la Elan GT6, sorella maggiore della Elan GT5, esemplare di grande impatto sul mercato delle barche a vela, nonché precursore della collezione crossover di Elan Yachts. Presentata non fisicamente ma tramite un sofisticatissimo sistema di realtà virtuale presso lo scorso salone nautico di Düsseldorf, la Elan GT6 è la prima imbarcazione a vela della sua classe a utilizzare una coperta flush deck. Seguono una carena sinuosa e performante e un innovativo piano elico che rende la Elan GT6 (49 piedi, ovvero 15,2 metri) uno yacht veloce e stiloso.
«La nostra potente nuova ammiraglia offre contemporaneamente tutti i benefici della qualità Elan, delle performance di Humphreys Yacht Design (l’altro storico collaboratore che danni affianca Elan Yachts, ndr) e il design geniale dello Studio FA Porsche – ha commentato Marko Škrbin, direttore della Divisione Marine di Elan – Con il nuovo Elan GT6 potrete veleggiare più lontano e più velocemente, nel massimo comfort ed arrivare a destinazione con stile».
«L’idea che sta dietro la nascita del nuovo GT6 di Elan Yachts è quella di creare una moderna ed unica esperienza di vela, in grado di sintetizzare la natura con la tecnologia, mentre si naviga in alto mare – ha spiegato il portavoce dello Studio F.A. Poersche – Il design di esterni combina perfettamente il minimalismo con la dinamicità. Il risultato è una barca a vela sbalorditiva, dotata di una poppa caratterizzata da volumi scolpiti, inspirati dagli elementi aerodinamici presenti nelle auto sportive».
Quando lo stile classico è all’avanguardia
Attualmente il prototipo GT6 è in costruzione presso il cantiere navale di Elan in Slovenia, pronto per essere varato in primavera. Marko Škrbin ha organizzato una festa di lancio durante cui ha svelato una Porsche 911 RS del 1973, modello rarissimo reperito direttamente dal Museo Porsche di Stoccarda. Come gli interni e gli esterni della Elan GT6, anche questa vettura dal sapore classico ma all’avanguardia è stata progettata e disegnata dallo Studio F. A. Porsche.
Sempre durante la festa di lancio, il noto architetto navale Rob Humphreys ha ripercorso i 26 anni di collaborazione progettuale di successo con Elan. Un featuring che altro non è che il risultato di ben tre generazioni di yacht. Un lungo percorso che porterà alla nascita dell’attesissima GT6, destinata a diventare la nuova ammiraglia della gamma. Lavorando a stretto contatto con lo Studio F. A. Porsche ed Elan Yachts, Humphreys Yacht Design ha disegnato uno scafo leggero, dotato di un piano velico ad alte prestazioni dinamiche per garantire alla GT6 una combinazione unica di prestazioni, comfort e stile.
Elan GT6 : linee sinuose e superfici morbide, come una scultura
«Il focus dello yacht è prevalentemente sulla combinazione di minimalismo e dinamica, accostandosi al mondo degli sport acquatici. Il risultato è una splendida cabina di pilotaggio composta da volumi scolpiti ispirati agli elementi aerodinamici utilizzati nelle auto sportive. Le superfici curve consentono splendidi bagliori di luce e riflessi di cielo e mare», ha affermato Christian Schwamkrug, direttore del design presso lo Studio F. A. Porsche.
Una caratteristica degna di nota, quasi mai riscontrata su uno yacht di queste dimensioni, è il profilo del ponte: completamente a filo di prua con una coperta sottile e maggiormente spostata a poppa. La disposizione della cabina di pilotaggio è una miscela dello stile minimalista dello Studio F. A. Porsche e della rinomata ergonomia tratto distintivo di Elan. «Le ruote gemelle si ispirano alla forma e alla leggerezza delle sospensioni di un’auto di Formula 1 – ha commentato Schwamkrug – I pilastri dello sterzo e la poppa fluttuante dello yacht ricordano le ali spiegate di un gabbiano o le pinne di un pesce. Infine il design dello scafo rappresenta una combinazione ben bilanciata tra linee nette e superfici morbide, quasi scolpite». Una vera opera d’arte, ormai pronta per essere svelata.