Fabiani Yacht procede nella costruzione del nuovo modello ibrido Wedgeline 77 e durante il recente Boot di Düsseldorf ha annunciato che sarà pronto per la primavera del prossimo anno.
Proprio durante il salone, andato in scena lo scorso gennaio a Düsseldorf, Fabiani Yacht ha presentato l’intera gamma durante l’incontro del Blue Innovation Dock, durante un focus sulla tematica delle “Innovazioni per la sostenibilità nautica”.
L’intervento del cartiere ha posto l’attenzione sulle energie sostenibili e sulle recenti applicazioni di esse nel settore nautico, condividendo con la platea anche le nuove tecnologie e i brevetti registrati da Fabiani stesso.
In primis una delle differenze sostanziali che le barche costruite per usare le energie alternative hanno sono gli scafi. Infatti, lo scafo di un’imbarcazione fatta apposta per sfruttare l’energia solare, come quelle della gamma di Fabiani, devono avere una larghezza maggiore del normale per sostenere pesi molto più importanti, dati dal parco batterie e dai pannelli solari, che rischiano di compromettere la stabilità della barca se non controllati.
Questo è uno dei molti motivi per cui il sistema ibrido di Fabiani Yacht, a cui molti clienti sono interessati, non può essere “montato” su un’imbarcazione standard. Un’altro motivo è la predisposizione di queste barche ad avere un pagliolato e una sovrastruttura creata ad hoc per ospitare i pannelli solari, che si incastrano uno sopra all’altro di pochi millimetri fino a scomparire completamente, cosa logicamente impossibile da prevedere su una barca già costruita.
L’avanzamento dei lavori dell’ultimo modello, il Wedgeline 77 Hybrid, è a buon punto e ora il cantiere sta prevedendo l’inserimento delle tubazioni interne che però non potranno essere portate a compimento fino all’arrivo dei motori e della produzione ibrida, che è stata già ordinata.
Nel frattempo, anche al Boot di Düsseldorf molti compratori si sono interessati alle innovative e strabilianti tecnologie di Fabiani Yacht non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per le predisposizioni legate all’inclusività che gli yachts del cantiere possiedono.
A colpire, infatti, è stata la rivoluzionaria piattaforma di poppa che, essendo regolabile in altezza, non solo permette agli ospiti di acquistare spazio ad ogni ponte ma, più importante, permette l’accesso alla barca direttamente dalla banchina per chiunque ne avesse bisogno. Grazie a questa invenzione e accortezza, anche le persone con difficoltà motorie, disabilità o altri impedimenti possono agevolmente salire a bordo e muoversi liberamente in tutta la coperta grazie all’assenza (voluta) di gradini o piccoli ingombri.
Questa semplice attenzione, seppur tutt’altro che scontata, ha suscitato interesse e ammirazione per la nuova Wedgeline 77 Hybrid e in generale per tutta la produzione del cantiere.
Durante l’intervento al Blue Innovation Dock proprio Marco Fabiani, Sales Manager del cantiere ha descritto la mission che stanno portando avanti dal 2015:
“I nuovi progetti rompono le regole degli yacht del passato e ora, grazie a questa opportunità del Blue Innovation Dock presentiamo i nostri principi fondamentali: la nautica deve essere più inclusiva e più sostenibile.Vogliamo fare qualcosa di più di più ecologico e siamo partiti proprio dai mezzi di propulsione, utilizzando l’energia solare integrando alla barca i panelli e vogliamo anche creare delle barche accessibili a tutti, senza inciampi, gradini o difficoltà.” riferisce Marco Fabiani.
“Molti cantieri stanno sperimentando l’ibrido ma usando ancora il diesel, noi volevamo creare qualcosa di diverso, non soltanto per ridurre il carburante ma per usare anche altre forme di energia. Alcuni catamarani hanno sistemi simili ai nostri ma non c’è nessuno ancora che sta facendo queste cose nel mondo degli yacht e ne siamo orgogliosi”