Il rollofiocco ha eliminato la necessitร di fare un cambio di vele a prua, manovra essenziale per ridurre velatura al pari di una presa di mani di terzaroli. Ci sono intere generazioni di velisti che probabilmente, se non si cimentano in regate,ย non lโhanno mai eseguita.
Eppure anche con il rollafiocco armato si puรฒ presentare la necessitร di dovere sostituire un genoa con un fiocco piรน piccolo perchรฉ, per esempio, serve una vela non solo piรน piccola ma anche piรน robusta e tagliata in modo piรน corretto per leย condizioni di vento e mare che sono peggiorate. O piรน semplicemente, perchรฉ la vela di prua issata si รจ rotta, o ancora per un’avaria al meccansimo del rollafiocco.
A volte, soprattutto se la necessitร di un cambio รจ dettata dalle peggiorate condizioni meteo, la manovra , piuttosto semplice, si complica a causa dellโinstabilitร della persona che lavora a prua che deve essere necessariamente legata. Quindi come nel caso della manovra di presa di terzaroli, รจ sempre meglio anticipare il cambio piuttosto che aspettare che tutto ย divenga piรน difficile e faticoso.
In ogni caso, provare qualche volta un cambio di vele a prua significa mantenere un minimo di allenamento utile nel momento di una necessitร reale.
La fase preparatoria determina in gran parte la facilitร con cui si esegue questa manovra. Il primo passo sta nel portare a prua la nuovaย vela assicurandola alle draglie e verificando che sia stata piegata correttamente e lโinferitura sia in chiaro.
Eโ il momento di portarci di bolina stretta, e con il fiocco cazzato possiamo sciogliere la scotta di sopravento che non lavora e fissarla momentaneamente alla base dellโalbero o a una draglia.
Se non siamo in regata e abbiamo solo una canalina, dobbiamo a questo punto ammainare il fiocco con il timonere che si porta il piรน possibile prossimo allโangolo morto.
Ammainato il fiocco e liberato il triangolo di prua, incocciamo la drizza sullโangolo di penna della nuova vela e la inferiamo nello strallo cavo. Quindi fissiamo le due scotte alla bugna preparandoci alla nuova issata. Eโ questo il momento di liberare i legacci con cui abbiamo fissato la nuova vela alle draglie.
Una persona a prua controlla e agevola lo scorrimento della ralinga nella canalina tirandola a se e accompagnandola verso lo strallo cavo, mentre allโalbero e in pozzetto si esegue la manovra classica di issata.
A vela issata si regolano scotte e carrello in modo da mettere a segno la vela e ripartitre con la barca in maggiore equilibrio.
Se lo strallo ha due canaline, si puรฒ eseguire la manovra issando prima la nuova vela con una seconda drizza, si arma sul nuovo fiocco la โvecchiaโ scotta di sopravento, si vira e si ammaina la vela di prua da sostutuire che sarร ย coperta da quella nuova issata.