Farà il suo debutto al Fort Lauderdale International Boat Show Granturismo 60, l’ammiraglia del cantiere Rio Yachts. Un coupé che nasce su richiesta di un affezionato cliente statunitense il quale ha trovato ancora nel cantiere di Chiuduno quella capacità, tutta italiana, di saper realizzare barche eleganti, non di dimensioni eccessive, ma molto personalizzate, in grado quindi di accogliere le sue specifiche richieste, da yachtsman americano: praticità d’uso in primo luogo.

Nei suoi 55 anni di storia, Rio Yachts si è costruito una solida reputazione che raggiunge oggi la sua summa in questo modello lungo appena meno di 20 metri.

Lo yacht è disegnato da Marino Alfani, che a soli 35 anni non è già più un promettente designer, ma si conferma come uno dei più creativi e puntuali della recente generazione dei progettisti nautici italiani. Il profilo del Granturismo 60 è di chiara impostazione sportiva, enfatizzato dalla livrea argento cangiante e antracite, scelta imposta dall’armatore in quanto colori ufficiali dei suoi mezzi di trasporto più sfiziosi: la barca, appunto, e il jet privato.

La presenza di superfici piane di ampia estensione e di tagli netti -tra la falchetta e il bottazzo, nelle finestrature a murata, nello sprayrail prodiero e nell’inserzione della plancetta poppiera che si prolunga come un fregio nella murata del giardinetto- attualizzano stilisticamente lo scafo che mantiene d’altra parte un’apparenza classicamente tranquillizzante, con il cavallino rovescio ben evidente e lo slancio prodiero pronunciato.

Ad ammorbidire il colpo d’occhio generale l’insieme ci pensa la sovrastruttura, praticamente un inno alla vetrata, che lascia entrare nel living interno tutta la luce del giorno. E se non basta, il tettuccio della tuga si può aprire per essere ancora più immersi nell’ambiente naturale. Le linee nette e i piani tornano nello specchio di poppa, interpretato in maniera nuova e interessante con volumi caratterizzati da angoli insoliti tra le varie facce.

A bordo si arriva attraverso la grande spiaggetta con 1,20 metri di aggetto oltre lo specchio. Affondabile all’occorrenza, riesce a varare e ad alloggiare un tender di 4,40 metri. A poppa è sistemata anche al cabina del marinaio, da cui si raggiunge anche la sala macchine dove sono installati due propulsori Caterpillar da 1.000 hp l’uno che, secondo quanto dichiarato dal cantiere, permettono al Granturismo 60 di raggiungere i 36 nodi di velocità massima.

Nel pozzetto è alloggiato un grande divano prendisole a L, a poppa, e tutto lo spazio è protetto da un tendalino idraulico a doppio sfilo. A prua è creata un’altra zona ospiti con un divano a C ridossato alla sovrastruttura e un’area prendisole con cuscini posta a proravia. Tutto il calpestio è rivestito in Esthec grigio chiaro con comenti bianchi.

Il compito di dividere gli spazi esterni dagli interni è affidato a una porta a scomparsa capace di eclissarsi nel soffitto, una peculiarità di Rio Yachts. Oltrepassata la soglia ci si trova nella dinette, completata dalla postazione di pilotaggio. Per garantire il comfort di navigazione, a bordo è presente uno stabilizzatore giroscopico, mentre le eliche di prua e di poppa, manovrate tramite joystick, agevolano l’uso in manovra.

La cura nell’arredare gli interni è manifestata dall’abbondanza di pietre, fornite da Antolini, che rivestono integralmente i bagni, i tavoli e tutti i top. Le essenze naturali sono scure e le luci diffuse. Per le tappezzerie la scelta è caduta su Armani Casa Textile by Rubelli, una decisione armatoriale che ricade nella possibilità che dà Rio Yachts di rendere unica ogni imbarcazione prodotta, adattandola ai desideri di chi la ordina. Nel caso di questo modello, per esempio, è scelto dal cliente anche il layout del ponte inferiore. Ai piedi della discesa che porta qui dalla dinette, la grande cucina apre lo spazio che si prosegue con l’area pranzo. Per la notte sono state volute solo due cabine: l’ armatoriale, a mezza nave, e la vip a prua, ovviamente ognuna con il suo bagno privato.

Dati tecnici Granturismo 60 Rio Yachts