Un 2022 da ricordare per Fiart: la produzione è ai massimi livelli e l’internazionalizzazione ha aperto i confini di vendita anche agli USA.
Il 2022 è stato un anno che, di certo, Fiart non dimenticherà facilmente. Un nuovo anno da record per l’azienda, che ha registrato un incremento notevole nella produzione, la presentazione del modello P54 allo Yachting Festival di Cannes poco più di un anno fa e l’internazionalizzazione della rete vendite con l’apertura, lo scorso febbraio, agli Stati Uniti.
Ma partiamo dal principio: Fiart è parte di un grosso gruppo che opera anche in altri settori, da più di 60 anni però, la divisione legata alla produzione di yacht, si impegna per ideare barche mozzafiato. Fin dall’inizio Fiart si è specializzata nella progettazione e costruzione di imbarcazioni a motore che si contraddistinguono per l’attenta cura ai dettagli e per l’organizzazione degli spazi.
Con il passare degli anni i progetti sono cambiati, la tecnologia è avanzata ma l’anima dell’azienda è rimasta la stessa. I dati parlano chiaro: nella stagione 2021-2022 Fiart ha registrato un significativo aumento della produzione e quest’anno ha ricavato, da sola, quasi il 30% dei profitti dell’intero gruppo.
La gamma Seawalker con i modelli SW43 e i più recenti SW35 e SW39, lanciati nel 2021, ha dimostrato un notevole successo, tanto che continuano, inarrestabili, le vendite, posizionando l’azienda tra i principali player del settore.
Poco più di un anno fa è stato presentato anche l’iconico modello P54, uno yacht ideato dall’eclettico architetto Stefano Pastrovich, che ha rivoluzionato le linee classiche del design, ricercando il giusto connubio tra estetica e funzionalità . La vivibilità e gli spazi sono stati messi in primo piano e si sono uniti al design, all’eleganza e alle elevate prestazioni che è in grado di dare questo lussuoso yacht.
A distanza di un anno la prima unità venduta varcherà l’oceano in direzione Caraibi, la seconda verrà consegnata in primavera e sarà diretta in Costa Azzurra, invece la terza, che è già in fase di produzione, sarà destinata alla Grecia.
Anche Giancarlo di Luggo, CEO di Fiart si è espresso entusiasta del successo riservato a questo modello:
“L’immediata vendita delle prime unità e il grande interesse mostrato dal mercato verso P54 sono una conferma della validità di questo progetto. Uno yacht dalle grandi potenzialità , frutto di un grande lavoro di squadra e della passione che guida Fiart lungo una rotta di eccellenza, che si sta sviluppando anche attraverso la realizzazione di una linea completa della gamma P”
L’apertura dei confini agli Stati Uniti nel febbraio scorso, di certo ha dato una marcia in più alle vendite, che espandendosi, hanno trovato molti consensi anche oltreoceano, tanto che solo il 30% della produzione resta nei confini Nazionali, mentre il 70% è esportato all’estero. Oltre all’ampliamento capillare della rete vendite, anche l‘aumento della capacità produttiva e l’ottimizzazione dei processi produttivi sono fattori che hanno permesso il successo ottenuto nel 2022 da Fiart.
Per la nuova stagione 2022-2023 ci si aspettano grandi traguardi, che sono già all’orizzonte: innanzitutto il Miami Boat Show di febbraio in cui ci sarà la presentazione della linea Seawalker al mercato americano e poi l’evento esclusivo Inside Fiart che si svolgerà in primavera dove clienti, partners e stampa avranno modo di scoprire in anteprima i nuovi progetti 2023-2024. Successivamente l’azienda sarà presente alle varie fiere di settore, compreso lo Yachting Festival di Cannes e il Salone Nautico di Genova.
Con l’anno nuovo si prevede incrementerà la produzione e la richiesta, fino ad arrivare alle 50 unità , registrando così il sold out su tutta la linea. Il 2023 però non sarà solo un anno di produzione e incrementi, ma anche un anno di ricerca e sviluppo, tra gli obiettivi a medio termine c’è, infatti, anche la sfida di proseguire seguendo un approccio più green.
La sostenibilità ambientale è un pilastro portante se si guarda al futuro, e Fiart si sta impegnando a promuoverla e a incrementarla anche negli stabilimenti di produzione, attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili.