Gioco, set e partita per il Salone Nautico di Genova che batte il virus e la mareggiata . 

Inutile negare come, fino a qualche giorno fa, fosse diffusa una curiosità generale, in molti casi anche accompagnata da un filo di diffidenza, sullo svolgimento del Salone Nautico di Genova che, proprio quest’anno, compie 60 anni.

E invece, a dimostrazione della tempra che contraddistingue l’Italia e gli italiani, quella che purtroppo vien fuori solo nei momenti più bui, il “Nautico di Genova” ha vinto, su tutto e su tutti.

Ha vinto contro questa pandemia che, per quanto grave e diffusa, non può e non deve impedirci di continuare a vivere, perché arrendersi equivarrebbe a dire che il virus riesce ad attaccare anche le persone sane.

Ha vinto contro una mareggiata che avrebbe piegato chiunque. Si, appunto, chiunque ma non il Salone Nautico di Genova ed i suoi espositori che, dopo una notte passata a rinforzar ormeggi, a sostenere le pareti degli stand, stamattina all’apertura, quando ancora c’eran 25 nodi (che sembravan calma piatta al confronto dalla furia precedente) , eran tutti li, belli, puliti ed allineati, pronti a ricever col sorriso l’afflusso di un pubblico che, fedele e per nulla intimorito dagli elementi, ha fatto registrar il tutto esaurito già alle dieci del mattino.

Lo stesso pubblico che venerdì, mentre le raffiche sfioravano i 45 nodi, dimostrava tutto il suo amore per il mare e per questa manifestazione, mettendosi educatamente in fila, mascherine calzate e distanza tenuta, talvolta anche sotto la pioggia battente, per salire a bordo di quella che poteva anche diventare la loro prossima barca.

Il Salone Nautico di Genova ha vinto anche contro lo scetticismo dei pavidi, di quei cantieri che, peccato per loro, si stanno perdendo un edizione fantastica, in cui esserci avrebbe significato soprattutto dimostrare di esser solidi e forti.

Un edizione che sta andando a gonfie vele e che, dopo tutto questo, dimostra inconfutabilmente di essere in grado di avvicinare i sogni degli armatori, perché è questa la composizione del pubblico che sta affluendo al salone, a quei fantastici oggetti d’arte navale che i migliori cantieri del mondo, certamente i più determinati, hanno avuto la voglia e la forza di portare in mostra a Genova.

Ha vinto anche Confindustria Nautica che ci ha piacevolmente stupito, e che ci ha fatto vedere come un organo politico possa anche essere efficace ed efficiente. Un’emozione unica, che sarebbe molto bello veder replicata in ben altri ambiti …

Perché se, come diceva Seneca, è proprio durante la tempesta che si riconosce il marinaio, allora il Salone Nautico di Genova ha dato e sta dando quest’anno prova inconfutabile di tutto valore che è in grado di esprimere.

Questa mattina il vento sta calando ed sole è tornato a splendere, forse anche per rendere omaggio al valore e alla determinazione delle persone che hanno reso possibile tutto questo.