L’industria nautica italiana si supera ancora, il 2022 è un anno sorprendente

I dati parlano chiaro, in occasione del 62° Salone Nautico Internazionale di Genova, è stato presentato l’annuale report statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in collaborazione con Edison, che riporta l’andamento dell’industria nautica.

I risultati sono strabilianti: un +31% è l’incremento del fatturato rispetto all’anno precedente, per un valore di 6,1 miliardi di euro.

Un risultato inatteso dati i recenti scenari economico-politici che stiamo attraversando, dalle difficoltà di approvvigionamento delle componenti, alle imprevedibili fluttuazioni dei prezzi e della disponibilità delle materie prime.

Il fatturato globale è riuscito a superare anche il brillante risultato dell’anno precedente, che a sua volta aveva superato quello registrato nel 2020 di 4,6 miliardi.

Quest’anno però i numeri sono chiari, non solo il fatturato sta recuperando dopo il lieve calo del 2020 a causa della pandemia da Coronavirus, ma si sta alzando a livelli simili a quelli registrati nel biennio 2007-2008.

Come ha evidenziato il prof. Marco Fortis, Direttore e Vicepresidente della Fondazione Edison:

Il settore della nautica da diporto italiana accomuna in sé tutte le caratteristiche di impresa in senso moderno. Abbiamo cioè un mix perfetto di tecnologia, design, arredi, componenti; le produzioni sono realizzate da imprese medio grandi che sono leader nel loro comprato, organizzate in distretti. Tutte caratteristiche tipiche del made in Italy.

Un punto di forza, quindi, che non solo va a giovare alla filiera nautica, ma anche in quella dell’artigianato, del design, della produzione tipicamente Made in Italy.

Questo è ciò che spinge committenti stranieri a puntare ad acquistare in Italia, facendo ottenere al nostro paese un record mai visto prima: un massimo storico di 3,37 miliardi di export.

Un’eccellenza, quella italiana che non tocca solo la cantieristica di yacht e superyacht ma anche l’ottima performance dei comparti dell’ accessoristica nautica e dei motori marini.

In merito alla nautica da diporto, Stefano Pagani Isnardi, Responsabile Ufficio Studi di Confindustria Nautica ha riferito:

La nautica da diporto, grazie all’impegno quotidiano dei nostri appassionati imprenditori, si consolida pertanto come un fiore all’occhiello del Made in Italy e una vera eccellenza a livello globale. In Confindustria Nautica lavoriamo di conseguenza per dare impulso al suo sviluppo e per affermare il suo successo nel mondo.

Un successo che cresce anno dopo anno e che fa salire anche il numero degli addetti complessivi, rafforzando così ulteriormente il trend occupazionale positivo.

Un anno che si sta chiudendo con risultati più che positivi rispetto solo al 2021 e che fanno ben sperare per il futuro per l’industria nautica, valorizzando sempre di più l’eccellenza del Made in Italy.

Silvia Pretto

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Silvia Pretto

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