Finalmente la tendenza si è invertita e la nautica in Italia torna a crescere. I numeri del settore, illustrati ieri al Salone Nautico durante la presentazione dello studio “La Nautica in Cifre”, dopo anni di segni negativi hanno finalmente il più davanti e sono significativi.
“La Nautica in Cifre” è l’annuario statistico realizzata dall’Ufficio Studi di Ucina Confindustria Nautica, in collaborazione con Fondazione Edison e Assilea (associazione italiana del leasing). È uno strumento perché sintetizza il mondo della nautica da diporto.
Il dato più “appetitoso” è quello relativo alla crescita del mercato interno dell’intera industria nautica di oltre il 21%, andando a invertire la tendenza che lo aveva caratterizzato negli ultimi anni.
“E’ sotto gli occhi di tutti – ha commentato Carla Demaria presidente Ucina – il fatto che le cose stiano andando bene. Questo è il salone della ripresa, cresce ogni giorno il numero di visitatori e, a differenza di altre rassegne, questa con 100mila metri espositivi in mare e 80mila a terra, riesce a rappresentare tutta la nostra filiera”.
Un incremento a due cifre, del 17,1%, lo segna anche il fatturato globale del settore rispetto al 2014: nel 2015 si parla di 2,9 milioni di euro di cui 950 milioni provenienti dal mercato italiano.
Cresce il contributo al Pil da parte del settore nautico del 19% (la nautica nel 2015 ha contribuito per l’1,75‰ al Pil). E cresce anche il numero degli addetti diretti che si attestano oltre ai 18.000 (+3%).
L’export per l’Italia resta cruciale, “Le unità da diporto entrobordo – illustra Marco Fortis vice presidente Fondazione Edison – sono il prodotto che negli ultimi vent’anni ha sperimentato il miglior incremento dell’export e che ha generato un surplus pari a 1,6 miliardi di dollari nel 2015, davanti anche ai preparati farmaceutici e che colloca le imbarcazioni da diporto e sportive al ventesimo posto in Italia (su oltre 5.000 prodotti censiti) tra i comparti con il più elevato saldo commerciale. L’export è passato da 290 milioni del 1995 a 1,7 miliardi del 2015”.
Tutti questi dati e segnali positivi portano con sé anche un ritorno degli armatori italiani confermato dal forte incremento del mercato interno della cantieristica e dai dati dello stipulato leasing nautico (i contratti stipulati in leasing crescono del 44%, +26% in valore assoluto, nei primi cinque mesi del 2016 rispetto ai primi cinque mesi del 2015).