Leasing nautico, il nuovo modello di “dichiarazione dell’utilizzatore”, emesso con Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, integra la normativa recente in materia tributaria relativa all’utilizzo delle unità da diporto

Con Provvedimento direttoriale della Agenzia delle Entrate del 15  giugno si introduce un chiarimento sulla compilazione del modello telematico per quanto concerne la determinazione della base imponibile (o della non imponibilità) delle prestazioni in tema di «dichiarazioni di utilizzo delle unità da diporto in leasing nautico e in navigazione commerciale (noleggio) in alto mare». L’Agenzia delle Entrate con questo provvedimento disciplina di fatto ulteriormente le disposizioni dalla legge di bilancio 2021, art. 1, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020.

Leasing Nautico: come funziona la dichiarazione dell’utilizzatore

Con il provvedimento l’Agenzia esclude la società di leasing o di locazione/noleggio e il cantiere costruttore dell’unità fornitore di beni e servizi, dalla responsabilità di calcolo della base imponibile. Questa responsabilità viene invece circoscritta alla «corretta annotazione in fattura dei dati della dichiarazione sulla navigazione effettuata dell’armatore/utilizzatore», come lo  riferiscono fonti di Confindustria nautica.

Come si presenta la dichiarazione 

La dichiarazione sulla navigazione va presentata solo attraverso il sito agenziaentrate.it utilizzando il software dedicato “dichiarazionenautica”. L’Agenzia ha previsto anche una dichiarazione preventiva a cui ne seguirà un’altra di fine anno con cui effettuare possibili variazioni. Ammesse alle novità introdotte dal Provvedimento saranno le fatture con data di decorrenza dal 14 agosto 2021.

Confindustria Nautica e Assilea soddisfatte

Soddisfatto il Presidente di Assilea, Carlo Mescieri «La nuova normativa consente, finalmente, di separare la responsabilità fiscale dell’utilizzatore, da quella della società di leasing e questo non potrà che fare bene a una progressione del mercato». Approvazione del Provvedimento anche da parte di Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica: «Il nostro obiettivo è tutelare il più possibile la permanenza delle barche sulle nostre coste e nei nostri porti, anche a vantaggio degli stessi introiti fiscali».