LTN 34 Diamond, un prova lunga tre giorni. Da Marsala a Genova, in coppia con due Suzuki 300

di Emanuele Ferraris di Celle 

E’ una calda mattina d’autunno e sono appena arrivato al porto di Marsala. Raggiungo in banchina Ezio Agazzi, titolare con il socio Giulio Sottocornola di LTN Ribs: l’azienda, dal 1995 nel settore come La Tecnonautica, ha iniziato a costruire gommoni nel 2014. Il 26 Venom è del 2015 ed è il loro primo gommone in alluminio.
Io mi trovo in Sicilia per provare il suo fratello maggiore, LTN 34 Diamond, un gommone di 10 metri in alluminio spinto da due fuoribordo Suzuki da 300 cavalli.

Carico a bordo le mie attrezzature, e intanto apprezzo la sua linea sportiva: una sovrastruttura limitata alla console di guida, con un design slanciato, e un T-top tanto ridotto quanto aggressivo. Le premesse per divertirci ci sono, così non perdiamo tempo: un controllo all’equipaggiamento e al carburante e partiamo.
I motori al minimo sembrano spenti, ma i tocchi sulle manette elettroniche innestano la marcia in pochi decimi di secondo e le manovre sono immediate. Complice la leggerezza complessiva (in condizioni di pieno carico si sfiorano le 3 tonnellate), i 10 metri di LTN 34 Diamond si spostano senza fatica, differenziando il carico e la marcia dei motori: altro che eliche di prua, joystick di comando, pods…si gira in un fazzoletto.

Mi metto alla guida, su un sedile doppio fisso. La conformazione rende comodo pilotare sia da seduti che in piedi, anche se si sta un po’ più in alto da seduti e lo preferisco perché si guarda al di sopra del parabrezza, il cui design accattivante disturba un po’ la visibilità all’altezza dello spigolo centrale. L’ergonomia è ottima, con ruota e manette alla giusta distanza e i due schermi touch sempre visibili e raggiungibili. Unico appunto per il poggiapiedi, che essendo poco profondo non si riesce a calpestare con il tallone, il che darebbe maggiore stabilità in caso di andature esuberanti.

Raggiungere la planata è questione di 5 secondi, senza cabrate della prua. Altri trenta secondi e siamo a 45 nodi, sfilando sopra un mare quasi piatto. Riduciamo il passo per non gravare troppo sul serbatoio, che a questa andatura pompa 180 litri all’ora verso i motori: 28 nodi, 66 l/h ci sembra perfetto. Alla nostra destra sfila Favignana, e con la scusa di guardare il paesaggio mollo il timone ai miei compagni e provo il prendisole di prua. E’ largo e comodo, con cuscini piuttosto duri (la schiena ringrazia) e una struttura fissa: l’armatore non ha voluto tavolini, c’è già una dinette a poppa per otto persone. Al di sotto, un grande gavone contiene le attrezzature che non si usano tutti i giorni (per quelle, ci sono tanti altri spazi nella parte posteriore). Complice l’assetto piatto e stabile della barca, la protezione offerta dai tubolari, il clima perfetto…mi si chiudono gli occhi, e dormire sulla prua di un gommone mentre si naviga a 29 nodi non è cosa comune.

Riapro gli occhi svegliato dagli altri: dei delfini stanno incrociando la nostra rotta. Li lasciamo raggiungere le loro mete, e proseguiamo la nostra navigazione…fino ad Arbatax, in Sardegna.
Cena, notte, e all’alba di nuovo in marcia.

Il mare è formato, le onde vanno da un metro fino a oltre due, al giardinetto. La carena è eccellente: mai una esitazione, risponde agli input del timone in modo immediato, e soprattutto la lunghezza della chiglia e il dislocamento ridotto ci fanno danzare in punta di onda senza muovere masse d’acqua importanti. In queste condizioni pilotare è divertente, perché si ha la sensazione di portare il mezzo con una totale padronanza. Certo, l’attenzione è massima, la velocità si attesta su una crociera di 25 nodi (consumo complessivo 50 litri/ora) e lo stacco di sicurezza è sempre allacciato. Ma è una conduzione riposante e piacevole, tanto che a bordo ci litighiamo il timone.

Anche nel tratto più difficile, con onde di due metri e mezzo al giardinetto di dritta e vento improvviso di maestrale (quindi al mascone di sinistra, rispetto alla nostra rotta), la stabilità è ottima. Stupisce anche la totale assenza di rumori dalle strutture. Giova ricordare che LTN 34 Diamond è costruito, a parte i tubolari, interamente in alluminio. Lo scafo, le strutture di rinforzo, la plancia, il T-top, gli sportelli, i supporti dei sedili e dei divani…tutto in alluminio marino 5083, garanzia di solidità e di una realizzazione a prova di sollecitazioni.

In men che non si dica il sole inizia a scendere sull’orizzonte, noi passiamo Marciana Marina, lo scoglio della Paolina e ormeggiamo a Portoferraio. Terza isola in due giorni, le tre isole più grandi d’Italia toccate in circa 30 ore. Ma non è finita…

Cena, chiacchiere e un’altra comoda notte a terra. Non dormiamo a bordo, perché LTN 34 Diamond su richiesta dell’armatore è una barca per il day cruising. Ciò non toglie che sotto alla console di guida ci sia una cabina, e non proprio di emergenza. Senza intaccare la linea esterna, infatti, il progettista (Alessandro Chessa di Akes Design, su specifiche di LTN) ha ricavato uno spazio con accesso dall’anteriore. Una scaletta scende fino al pagliolato, e due cuccette ai lati completate da un WC a scomparsa permettono a una coppia di trascorrere un bel weekend di navigazione, in totale autonomia. Sotto al divano di pilotaggio poi si trovano un lavello, un grill a scomparsa e un frigorifero con accesso dal pozzetto. E se uno non volesse rinunciare alla doccia, c’è un rubinetto estensibile sulla poppa alimentato ad acqua dolce come il lavello.

E’ mattina presto e proseguiamo la nostra navigazione, rotta a nord 12°, e questa volta non è il mare ma il cielo a disturbarci: comincia infatti a piovere, e su un gommone open non è proprio quello che uno si augura. Bardati nelle nostre cerate con cappuccio, occhiali da sole e scarpe impermeabili, ci alterniamo al timone per l’ultimo tratto. Le gocce sono fastidiose, quei pochi centimetri di zigomi non riparati sono trafitti da una gragnuola di chiodi…sicuramente un parabrezza avvolgente avrebbe riparato di più, ma anche qui sono scelte. Il cantiere può modificare il progetto su richiesta del committente, grazie alla costruzione in alluminio che non richiede stampi.

Basta comunque abbassarsi un po’ in modo da guardare attraverso il vetro per non essere disturbati. Stiamo arrivando a destinazione, quindi ne approfitto per gli ultimi test. Due mani sul timone, per provare qualche virata stretta: la chiglia morde l’acqua, la barca si inclina poco grazie al supporto dei tubolari, e a oltre 20 nodi si completa un circolo in poche decine di metri. La reattività del timone è eccellente, come già sottolineato, e anche il comando è molto leggero. Si indurisce solo nel ritorno verso la posizione centrale, probabilmente perché l’andatura sostenuta tende a frenare i piedi dei motori nella loro rotazione.

Il porto di Genova Fiera è davanti a noi. I motori Suzuki scendono fino a 1000 giri, dopo tre giorni in cui li abbiamo spremuti a fondo, e non denunciano il minimo sforzo. LTN 34 Diamond è ancora come nuovo, dopo che tre giorni di mare hanno messo alla prova l’opera viva e la sovrastruttura in maniera intensa e prolungata. E noi? Sono state 490 miglia di navigazione, veloci come questo racconto, e non accusiamo un minimo acciacco. Anzi, avremmo voglia di proseguire ancora e litigarci il timone.

 

Diamond 34 – La scheda tecnica

Lunghezza f.t:                               10,36 mt

Lunghezza lh:                                              9,90 mt

Larghezza f.t:                                               3,54 mt

Larghezza sgonfio:                                     2,98 mt

Dislocamento a secco senza motori:   1500 Kg

Dislocamento a pieno carico:                 >3000 Kg

Potenza massima:                                      2 x 400 CV

Potenza installata:                                     2 x 300 CV Suzuki DF300

Capacità serbatoio carburante:             450 lt

Capacità serbatoio acqua dolce:            140 lt

Portata persone:                                         14

Categoria progetto:                                    B

Materiale:                                                     Alluminio 5083

Progetto:                                                       Akes Design / LTN Ribs

Diamond 34 – Le prestazioni 

giri        nodi      lph         nm/l     autonomia (20% riserva)

650       2,6         4,4         0,59      213

1000     4,6         8,6        0,53      193

1500     6,0        15,8      0,38      137

2000    8,7         20          0,44      157

2500    12,5       29          0,43      155

3000    15,2       38          0,40      144

3500    23,5      48          0,49      176

4000    29,0      70          0,41      149

4500    34,0      98          0,35      125

5000    38,2      120        0,32      115

5800    45,5      180       0,25      91

Mare mosso, vento 10 kn NW, temperatura 20°, carena pulita, carburante 420 lt, acqua 120 lt, passeggeri 3

ALLESTIMENTI DI SERIE

Cuscineria completa in cellula chiusa – Timoneria idraulica SeaStar – Tasca portaoggetti. Pannello elettrico digitale – Presa 12V – Salpa ancora elettrico con ancora inox e catena – WC chimico – Cabina allestita 2 letti – Luci di via e fonda – Impianto elettrico completo – Pompa di sentina – Impianto doccia – Lavello – Autoclave elettronica a flusso variabile – Scaletta inox – Teak sintetico completo – Punti di sollevamento – Predisposizione impianto stereo – Attuatori portello di prua – Attuatori portello consolle – Tromba – Luci led interno cabina – Kit riparazione – Gonfiatore elettrico

Redazione


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View Comments

  • Gradirei sapere il costo letto 34 diamond con motori suzuki6 o volvo. Ivato in acqua.

    • Buongiono, giro il suo indirizzo mail al produttore, se non dovesse contattala me lo faccia sapere.

    • Buongiorno, LTN 34 Diamond ha un prezzo di listino di € 128.000,00 a cui va sommato il costo dei motori, ad esempio la coppia di Suzuki 300 costa € 50.000,00. Questi prezzi sono IVA compresa e sono soggetti ad una scontistica da determinare caso per caso. A disposizione per qualsiasi approfondimento.

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