Mercury Diesel 6.7L da 550 cavalli. Alessandro Conti ci racconta l’ultima novitร  di casa Brunswick Marine

รˆ Alessandro Conti, direttore generale di Brunswick Marine Italia, a presentarci durante il Salone Nautico di Genova, il Mercury Diesel 6.7L da 550 cavalli, il motore che, in duplice copia, ha spinto lโ€™FB Design 38 Stab in versione diporto a 70 nodi (lโ€™uscita รจ testimoniata con un video in diretta pubblicato sulla nostra pagina Facebook che di seguito inseriamo).

https://www.facebook.com/tuttobarche/videos/1671721149513572/

 

Ingegner Conti, di che propulsori stiamo parlando?

โ€œQuella che avete avuto modo di provare era una coppia di Mercury Diesel 6.7L nella versione da 550 cavalli lโ€™uno. Questi nuovi motori sei cilindri a iniezione elettronica Common Rail nascono per essere installati su imbarcazioni da 45 a 60โ€™ e sono disponibili anche con altri due livelli di potenza: 480 e 500 cavalli. In tutti i casi sono disponibili sia come entrobordo, sia entrofuoribordo con Pod Mercury Zeusโ€.

Giacomo Giulietti prova il Mercury Diesel 6.7L
Giacomo Giulietti prova il Mercury Diesel 6.7L a bordo dell’ FB Design 38 Stab che vola a 70 nodi sull’acqua

FB Design 38 Stab

Un prodotto nato internamente alla Mercury?

โ€œLa base รจ un motore prodotto dalla FPT con la quale per la prima volta abbiamo sviluppato un accordo di questo tipo. Ma rispetto alla progetto originario abbiamo apportato notevoli cambiamenti in modo da adattarlo meglio a quelle che volevamo fossero le sue caratteristicheโ€.

Che cosa avete fatto?

โ€œSostanzialmente piรน che perseguire le prestazioni di punta siamo stati attenti a migliorare il comfort di bordo. Abbiamo lavorato per ridurre ulteriormente la fumositร . Abbiano modificato il rapporto di compressione, con tutto lโ€™impegno che ciรฒ comporta, per renderlo piรน adatto a un uso a regimi medio-bassi. Anche il turbocompressore singolo a geometria fissa con valvola wastegate รจ stato interessato dai cambiamenti e privilegia i bassi regimi fornendo la coppia massima giร  a 1600 giri, una soluzione che favorisce lโ€™entrata in planata, per esempio. Modifiche sono state apportate anche allโ€™isolamento termico di alcune parti, abbiamo poi cambiato il circuito dellโ€™aria installando un filtro con silenziatore Walker e ridotto il fischio della turbina. Infine abbiamo migliorato lโ€™isolamento dalle vibrazioni. Il tutto con il fine di rendere piรน piacevole la vita di chi sta a bordo in navigazioneโ€.

E per migliorare il comfort di chi deve lavorarci su questi motori, che spesso, vista la dimensione di imbarcazione di cui si parla puรฒ essere lo stesso armatore a occuparsi della piccola manutenzione ordinaria?

Alessandro Conti Direttore Generale Brunswick Marine Italia
Alessandro Conti, Direttore Generale Brunswick Marine Italia, risponde alle domande di Giacomo Giulietti

โ€œCโ€™รจ stato dello studio anche in quel senso: per esempio abbiamo previsto una doppia asta per il controllo dellโ€™olio, di modo che indipendentemente dallโ€™installazione a bordo e dallo spazio in sala macchine sia sempre agevole verificare i livelli. Abbiamo reso calpestabile la parte superiore, sempre per agevolare lโ€™utilizzo in spazi piccoli; รจ stato inserito uno stampato con codice colore che guida chi deve curare il motore, solo per citare alcune attenzioniโ€.

โ€œIn pratica, – continua Conti-, questo motore rappresenta un sunto della filosofia Mercury: propulsori per sole applicazioni nautiche. Motori semplici e facili da manutenere e finalizzati piรน che alle prestazioni di punta al benessere di chi sta a bordo. Elementi dellโ€™ecosistema SmartCraft, che controlla e gestisce sia lโ€™uso sia la manutenzione, con comandi e dispositivi elettronici che comprendono i sistemi di pilotaggio tramite joystick sia per entrobordo sia per Pod. Il tutto integrabile con i display multifunzione proprietari, come il Vessel View 703 presentato in anteprima proprio qui al Saloneโ€.

Ma quando si parla di benessere si considera anche lโ€™aspetto piรน immediatamente tangibile: lโ€™economia di utilizzo…

“Qui il discorso si fa complesso, parlare solo di litri/ora รจ poco sensato: avrebbe piรน senso parlare di litri/miglio. Se due motori hanno lo stesso consumo orario, ma uno dei due ha una velocitร  maggiore, quale รจ piรน economico nellโ€™utilizzo? E poi cโ€™รจ da tenere conto di quante ore moto si affrontano ogni anno, o a che regime: si potrebbe per esempio scoprire che mettere unโ€™elica piรน adatta alle velocitร  cui generalmente ci spostiamo migliora lโ€™efficienza del motore e quindi ci fa consumare meno; oppure che si potrebbero risparmiare soldi scegliendo un motore a benzina, per esempio, perchรฉ facciamo poche ore di moto e non ammortizzeremmo mai il maggiore costo di acquisto di un motore diesel. In ogni caso, tornando al Mercury 6.7 L, il rispetto delle normative EPA Tier 3, RCD 2 e IMO Tier 2 con certificazione di emissioni lo attesta come motore dai ridotti appetitiโ€.

Alessandro ContiParlando di ambiente, quanto รจ il legislatore a guidare le scelte dei prodotti da lanciare sul mercato e quanto รจ, invece, la richiesta del pubblico?

“La domanda piรน frequente che riceviamo รจ legata al cosiddetto โ€œconsumoโ€, tipicamente โ€œquanti litri consuma il motore?โ€: quanto questo sia legato ad una sensibilitร  per lโ€™ambiente e quanto ad unโ€™attenzione ai costi di esercizio รจ difficile discriminare. Il compito del legislatore, in termini di emissioni, รจ quello di anticipare la necessitร  o la richiesta in questo senso e i nostri motori rispondono in pieno alle normative. La richiesta di applicazioni ibride รจ molto spesso indirizzata allโ€™ingresso in zone marine altresรฌ interdette.”

Al Salone nautico 2017 avete messo in bella mostra sia questo motore diesel mid-range sia il Mercury Verado 400 R, un fuoribordo che, nonostante i suoi due anni di vita, riscuote sempre un notevole successo: per la durata dellโ€™intervista ci saranno state almeno una decina di persone che si sono fatte fotografare accanto ai due modelli esposti. Da quello che vedete, il futuro รจ entrobordo o fuoribordo?

โ€œSecondo noi il futuro รจ per cosรฌ dire ibrido, sia fuoribordo sia entrobordo, intendendo anche gli entrofuoribordo. Ci sono elementi che lavorano a favore della permanenza di entrambe le specie. Alessandro Conti e il Mercury DieselDa una parte i fuoribordo sono sempre piรน potenti e quindi offrono alternativa anche a imbarcazioni finora rimaste escluse da questo tipo di propulsione. In piรน i motori fuoribordo si portano dietro anche lโ€™aspetto emozionale di poter mostrare la potenza che si รจ scelto di installare un aspetto gratificante che ha un suo peso nella scelta dei motori. Dโ€™altra parte nelle piccole cilindrate sono la scelta preferita e questo ha anche una ricaduta diretta sul valore che diamo loro in azienda: i nostri motori da 40 cavalli rappresentano un terzo della produzione totale propulsori. Quindi il fuoribordo non ha ragione di temere il futuro, ma neanche gli entrofuoribordo. Per esempio i gommoni, grandi utilizzatori della prima tipologia, stanno crescendo di dimensioni e sia i costruttori sia gli armatori cominciano a dimostrare di preferire una soluzione con piede poppiero e motore interno. Senza contare poi che le alte potenze sono ancora totalmente ad appannaggio degli entrobordoโ€.

Ma รจ vero che rimangono di piรน complessa gestione gli entrofuoribordo rispetto ai fuoribordo e quindi la scelta di uno o dellโ€™altro dipende anche dallโ€™assistenza su cui si puรฒ contare?

โ€œCome ho detto poco fa riguardo al Mercury 6.7L, tutti i nostri motori, anche quelli entrofuoribordo, nascono per essere usati, curati e gestiti nel modo piรน semplice possibile. Una manutenzione regolare dei motori entrofuoribordo avvicina sensibilmente i costi di manutenzione a quelli del fuoribordo. Quindi pensiamo che la scelta dellโ€™uno o dellโ€™altro tipo non debba dipendere da questo aspetto. In ogni caso, per noi la rete di assistenza รจ un valore indissolubile da quelle del propulsore in sรฉ, anzi รจ uno dei plus del motore. Per questo la nostra รจ la piรน capillare possibile: abbiamo 216 officine dislocate in tutta Italia. I nostri tecnici sono in grado di garantire ovunque un supporto mirato e affinchรฉ questo accada curiamo la loro formazione in maniera puntuale con piรน di 540 corsi allโ€™anno. Crediamo che il supporto a terra abbia un reale peso nella scelta di un produttore invece di un altro, perciรฒ anche in sedi come questa del Salone Nautico di Genova, dedichiamo una buona parte dello stand alla sua comunicazioneโ€.

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