Eโ sceso in acqua Domenica 11 giugno, nel marina di Cala deโ Medici a Rosignano, il secondo esemplare in versione โFlush Deckโ, del 76 piedi di Mylius Yachts. La nuova imbarcazione del cantiere di Podenzano porta in sรฉ tutte le caratteristiche relative alla filosofia realizzativa di Mylius Yachts, e proprio per questo รจ una barca sostanzialmente diversa dalla sorella varata nel 2016.
Impostasi negli ultimi 15 anni circa, come una delle realtร piรน rappresentative del made in Italy nel campo delle realizzazioni di yachts a vela con misure importanti, Mylius Yachts rimane fedele alle linee guida adottate sin dal 2003 dai suoi soci fondatori: alta tecnologia costruttiva con utilizzo di materiali hi tech; idea di unโimbarcazione che sia performante ma non estrema; utilizzatore finale identificato nella figura di un armatore appassionato, il cui tempo libero dal lavoro non sia molto; conseguente necessitร di unโimbarcazione che sia โtagliataโ esclusivamente sulla misura delle sue esigenze.ย
โE_vaiโ, questo il nome dellโimbarcazione, appartiene alla linea dei 76 piedi Mylius, che comprende anche una versione Deck Saloon. Tuttavia, coerentemente al fatto di nascere intorno allโidea di imbarcazione del futuro armatore, mostra caratteristiche del tutto peculiari. Le linee dโacqua dello scafo rimangono le stesse, con entrate di prua sottili e uno sviluppo di carena sostanzialmente piatto, ma la volontร di dare un respiro ancora piรน performante al nuovo 76 piedi hanno fatto preferire una singola pala del timone, profonda e reattiva, rispetto alla doppia pala del precedente esemplare. Lโasse del timone รจ in laminato solido di carbonio, mentre la pala รจ realizzata in sandwich, sempre in fibre di carbonio. Rimanendo sullโopera viva, la chiglia รจ in acciaio Weldox 700, fresata a controllo numerico, e sostiene un bulbo in piombo di circa 11.500 kg, che si immerge con un pescaggio superiore ai 4 metri. Se paragonato al dislocamento complessivo di circa 30 tonnellate, una in meno rispetto alla precedente versione, ci si puรฒ rendere conto di come il nuovo 76 piedi sia una barca โleggeraโ e performante per la sua categoria. Piรน vicina a un racer che a un fast cruiser.
La coperta del Mylius 76 โe_vaiโ รจ uno spettacolare flush deck senza compromessi. In effetti lโabitudine ad avere comunque delle sovrastrutture, piรน o meno importanti, sulle imbarcazioni, fa piacevolmente tornare ad un passato in cui questa tipologia di coperta era molto piรน diffusa. La tuga รจ bassa e filante, e sembra semplicemente incorniciare le due lunghe sedute in pozzetto (trasformabili in divani contrapposti), e la zona a piede dโalbero, lasciando centralmente la possibilitร dellโingresso sottocoperta. ย In realtร molti dei punti luce che servono gli interni sono integrati a questa sezione, in modo del tutto discreto, con finestrature scure a filo della struttura grigio antracite. I due grandi timoni a ruota sono sostenuti da due colonnine porta strumenti, che si protendono lateralmente dalla parete verticale che definisce il pozzetto vero e proprio. Pozzetto che risulta poi completamente aperto verso poppa.
La porzione di coperta a pruavia dellโalbero completa un layout semplice, molto โsgombroโ, e straordinariamente elegante, con i piani di calpestio completamente rivestiti in teak, sulla cui qualitร (sostanziale ed estetica), il cantiere non รจ sceso a compromessi. Proprio perchรฉ estremamente liberi (passaggi verso poppa compresi), gli spazi di prua risultano percettivamente enormi: una distesa di teack interrotta solo dai passauomo scuri, che sono destinati a fornire aria e luce alle sezioni di prua.
Le scelte fatte dallโarmatore di โe_vaiโ mutano sostanzialmente la disposizione degli interni rispetto al precedente esemplare. La sezione di poppa prevede sul lato di dritta una grande cabina doppia, piรน un letto ribaltabile, e un bagno. Questa cabina puรฒ servire allโoccasione sia per lโequipaggio, sia come ulteriore cabina ospiti. Il lato di sinistra รจ dedicato invece alla cucina e ai servizi, che si sviluppano longitudinalmente. La grande dinette centrale, composta essenzialmente da due grandi divani ad โLโ contrapposti, precede le due cabine simmetriche per gli ospiti. Queste, servite entrambe da un bagno indipendente, presentano lโoriginale soluzione dei letti separati ma con la possibilitร di traslare lateralmente, per andare a formare un letto matrimoniale. Altrettanto originale รจ la cabina armatoriale a prua, con i due letti matrimoniali a murata, e il grande bagno che occupa lโintero baglio dellโulteriore sezione di prua. Il garage posteriore รจ disposto centralmente e puรฒ ospitare un tender di quasi quattro metri.
La costruzione dello scafo, come per gli altri Mylius, รจ in sandwich di fibre di carbonio, con anima in PVC espanso a densitร differenziata. In alcune zone particolarmente sollecitate, come lโattacco del bulbo, la laminazione รจ invece solida. In ogni caso la matrice epossidica viene infusa con la tecnica del sottovuoto, e con successiva post cura a temperature piรน alte. La progettazione in un unico sito dellโimbarcazione, e quindi anche dei suoi interni e delle impiantistiche necessarie, garantiscono anche per โe_vaiโ la massima fruibilitร ed efficienza di ogni particolare. Gli interni sono in gran parte ricavati dagli elementi strutturali dellโimbarcazione, e il risparmio di peso che ne consegue ha consentito lโinstallazione di ogni impianto, voluto dallโarmatore, per rendere confortevoli anche le lunghe crociere.
Lโalbero, in carbonio, รจ un Hall Spars, mentre le vele sono della toscana Millenium e prevedono una superficie compessiva di 311 mq per lโaccoppiata randa/fiocco, e di 667 mq per il set utilizzato alle andature portanti. Lโattrezzatura di coperta รจ Harken e Ubi Maior, e prevede lโausilio di winch elettrici Harken Racing. Lโentrobordo รจ uno yanmar da 220cv, coadiuvato in manovra da unโelica di prua Maxpower VIP 250. I serbatoi, con una capacitร di 1.000 litri per quello del carburante, e di 1.200 litri per quello ย dellโacqua, insieme allโinstallazione di un impianto di climatizzazione, del dissalatore, e di un generatore ausiliario da 13 Kw, lasciano infine intuire una vocazione anche oceanica per il nuovo Mylius 76 ย