Prova in mare (e che mare) per la Navetta 48 . E’ grande e sorprendente l’ultima creazione di Absolute Yachts

Absolute Yachts Navetta 48 : il Sea Trial di una stella

Quando un cantiere è fiero e sicuro dei suoi prodotti non li nasconde, viceversa li fa vedere e provare, in qualsiasi condizione meteo.

Quando poi, nonostante il mare presenti un’onda decisamente formata e fuori non ci sia traccia di diportisti, è Patrizia Gobbi in persona a mettersi al timone e a portarti fuori per le prove, allora vuol proprio dire stai per testare una barca particolare, di quelle che possono piacere anche a chi in mare ci va davvero.

 

La prova in mare

Lo si intuisce già dall’ormeggio che fuori c’è mare, raffiche di vento teso increspano l’acqua mentre usciamo dal nostro posto barca. Siamo sul Flybridge e Patrizia Gobbi sta manovrando con il joystick mentre una sola persona, senza fretta, molla le trappe e le cime d’ormeggio che ci tenevano vincolati in banchina.

Osservando la scena si realizza immediatamente come questa Navetta 48 sia studiata per essere facilmente condotta da un equipaggio familiare, elemento essenziale per un’imbarcazione di questa taglia. Dalla postazione di guida del Flybridge la visibilità è buona a 360° e, cosa molto importante, attraverso l’apertura della scaletta, si vede perfettamente l’angolo di dritta della piattaforma di poppa.

 

Siamo molto carichi, fra fotografi e giornalisti siamo in dieci a bordo, il serbatoio dell’acqua è al 100% e quello del gasolio al 70%, in queste condizioni il test simula (abbondantemente) l’assetto  da crociera di una barca carica, pronta per affrontare le vacanze estive, altro punto a favore di Absolute Yachts .

Uscendo dal porto troviamo ad attenderci un’onda formata che, con un altezza che stimo in un metro e mezzo circa e le creste già bianche,  ci induce ad inserire il Seakeeper 6 presente a bordo. Navetta 48 era già stabile di suo ma, con l’apparato acceso e nonostante le condizioni del mare, il livello di comfort è altissimo, anche navigando piano, a 3/4 nodi come stiamo facendo ora.

 

Rilevo Patrizia Gobbi al timone e mi siedo, la postazione di guida del Fly è semplicemente perfetta, centrale e comodissima è esente dal fastidioso effetto “seduta bassa” che purtroppo affligge molte imbarcazioni. Il parabrezza è regolabile in altezza e, sollevandolo al massimo, si è completamente al riparo dal vento.

Navigo in dislocamento, a otto nodi circa, prendendo il mare al mascone di sinistra. Navetta 48 attraversa le onde morbidamente, la carena non combatte il mare, semplicemente lo naviga, senza quasi rallentare al passaggio delle grandi onde. A questa velocità possiamo andare in capo al mondo, con un autonomia di circa mille miglia ed un comfort assoluto, questo yacht comincia a piacermi parecchio.

Accelero e la navetta risponde prontamente alle manette elettroniche, vorrei trovare la massima velocità in dislocamento, ma non è facile perchè questa carena è veramente progressiva, dal fly non ci si accorge quasi delle variazioni di velocità.

A undici nodi lo scafo è ancora completamente immerso poi, lentamente, comincio a notare un leggero cambiamento nella scia, Navetta 48 si abbassa un pochino e si prepara alla planata. A tredici/quattordici nodi siamo fuori dall’acqua, lo yacht cambia assetto e comincia a svelare la sua seconda identità, quella di uno yacht moderno, studiato ed ingenierizzato anche per portarci, velocemente, da un punto all’altro durante le nostre crociere estive.

 

In planata navighiamo senza problemi, il mare non fa paura a questo yacht che ha la capacità di planare fra queste onde, a 20 nodi, senza impatti. Accelero ancora, dimenticandomi per un attimo che sono su una navetta, a tutto gas arrivo a poco meno di 28 nodi mentre, tutto intorno, il mare è in tumulto.

E’ impressionante la capacità di tenere il mare di questa carena, ci sono motoscafi che riuscirebbero solo a saltare da una cresta all’altra in queste condizioni, noi invece stiamo navigando, comodi e con un fattore di sicurezza altissimo.

 

 

Vorrei provare delle virate strette, poi fortunatamente rientro in me, non sono su un motoscafo, rallento a 21/22 nodi ed accosto normalmente, Navetta 48 si inclina appena e senza rallentare, cambia direzione.

Con il mare al giardinetto rallento fino a 7/8 nodi, ora le onde sono più veloci di noi ed è arrivato il momento di effettuare un test importante, che posso provare solo con i migliori scafi dislocanti.

L’onda arriva da poppa, colpisce il giardinetto e … e non succede nulla, Navetta 48 rimane stabile sulla sua rotta, non ci pensa nemmeno per un secondo a farsi spostare lateralmente dalla forza del mare, accelera solo un filo mentre l’onda passa sotto di noi per poi frangere pochi metri avanti alla nostra prua, quasi si inchinasse di fronte alla bontà di una carena come questa.

Passo il timone al collega, scendo al ponte principale e chiudo la porta a vetri. In un attimo è il silenzio, qui tutto arriva ovattato e, se non fosse per il moto dei tergicristalli impegnati a lavar via gli schizzi delle onde, non ci accorgeremmo nemmeno di quanto è mosso il mare in questo momento.

Altra cosa che colpisce molto, e che contribuisce non poco alla sensazione di sicurezza che infonde questa imbarcazione, è la totale assenza di scricchiolii.  Questo conferma una grande qualità costruttiva ed un’attenzione maniacale ai singoli accoppiamenti.

 

Poi prendo il mio taccuino per aggiungere questa nota e, immediatamente, noto la differenza di grafia fra quanto scritto in banchina e quanto in navigazione. Sorrido pensando allo sforzo che dovrò fare per decifrare la mia stessa scrittura e prendo nota mentalmente di quanto scriverò più tardi nel campo comportamento in navigazione : “semplicemente perfetto”.

Richiudo il taccuino e lo ripongo nello zaino mentre sento diminuire il moto ondoso sotto i piedi, stiamo rientrando in porto. A bordo una squadra di giornalisti di tutte le nazioni del mondo, una sola cosa in comune: il sorriso soddisfatto di chi ha appena provato un’imbarcazione fuori al comune.

Le prestazioni della Navetta 48

Giri al minuto Velocità Consumo lt/h Consumo lt/miglio Autonomia
600 2,5 1,6 0,6 2.813
1.000 5,2 6,0 1,2 1.560
1.200 6,4 7,5 1,2 1.536
dislocamento economico 1.400 7,7 12 1,6 1.155
1.500 7,9 17 2,2 836
1.600 8,2 20 2,4 738
1.800 9,2 27 2,9 613
2.000 10,4 33 3,2 567
vel max dislocamento 2.200 11,5 38 3,3 545
2.400 12,8 67 5,2 344
min planata 2.500 13,0 77 5,9 304
2.600 14,0 84 6,0 300
2.800 16,2 94 5,8 310
vel crociera in planata 3.000 19,2 108 5,6 320
3.200 21,6 122 5,6 319
3.400 24,0 140 5,8 309
3.500 26,0 153 5,9 306
vel max 3.600 27,6 167 6,1 294

Condizioni della prova: Mare molto mosso, vento 20/22 nodi. 10 persone a bordo, serbatoio acqua 100% ,gasolio 70% .

Gli Interni della Navetta 48 di Absolute Yachts : Adduco Maxima

“Incantesimo di estensione irriconoscibile”, era questa la magia che consentiva ai personaggi di Harry Potter di ampliare lo spazio degli oggetti, a proprio piacimento, senza cambiarne le dimensioni esterne.

La formula che scatenava questo incantesimo era Adduco Maxima e, evidentemente, deve essere in possesso degli ingegneri di Absolute Yachts perchè questa è l’unica spiegazione di come si possa, in soli 15 metri, rendere gli spazi di uno yacht da 18.

Lo si percepisce appena si sale a bordo e si giunge in pozzetto, da qui, con le porte del ponte principale aperte, l’effetto di profondità ed ampiezza è pazzesco per un 48 piedi.

La qualità delle realizzazioni, il pregio delle essenze utilizzate sono tangibili e vengono esaltati da accostamenti cromatici raffinati che restituiscono una visione d’insieme di gran classe, caratteristica che permea anche tutti gli altri ambienti dello yacht.

Il ponte principale è stato evidentemente studiato in dettaglio, in funzione del suo utilizzo, ed è idealmente suddiviso in due zone: l’area “pozzetto – cucina” e l’area “soggiorno – plancia di comando”.

La prima è quella votata alla vita all’aria aperta, dal grande tavolo del pozzetto (munito di tenda privacy) sia il frigo verticale che la cucina ad L dalle dimensioni casalinghe, asservono le continue necessità che la vita di mare comporta. Degna di nota la disposizione della cucina che, posta a ridosso dell’uscita, consente di preparare i pasti, senza che gli odori penetrino all’interno.

La seconda è l’area salotto che, leggermente rialzata e circondata dalle grandi superfici vetrate, è sostanzialmente una terrazza sul mare. Questa zona è quella più votata alla privacy ed al lussuoso relax della famiglia. Dal divano di dritta emerge uno schermo a scomparsa che trasforma il soggiorno in una mini sala di proiezione. Il divano di sinistra ha un tavolo con due ante ripiegabili che ne riducono la dimensione alla metà liberando moltissimo spazio e rendendo questa posizione, l’ideale per assistere alla navigazione da una posizione comoda e privilegiata.

La plancia di comando interna è decisamente grande, ospita due maxi display ed una strumentazione molto completa. Le manette elettroniche ed il joystick di manovra  sono posti sulla dritta, vicino all’immancabile portellone d’uscita, che Absolute yachts inserisce in tutte le sue imbarcazioni e che fa davvero la differenza nelle operazioni d’ormeggio .

Scendendo gli scalini posti a sinistra della plancia, arriviamo al ponte inferiore della Navetta 48 di Absolute Yachts. E’ qui che l’opera dei designer d’interni di casa Absolute ha realizzato un vero e proprio capolavoro, riuscendo ad alloggiare tre cabine (di cui due enormi), su un imbarcazione di questa taglia.

Siamo ora nel disimpegno dal quale, grazie all’utilizzo delle porte scorrevoli, la circolazione a bordo si svolge senza problemi o contorsionismi. Da qui si accede alle tre cabine e ad uno dei due bagni, che svolge anche la  funzione di day toilet.

Apriamo la prima porta ed entriamo nella cabina armatoriale che, rialzata e posta trasversalmente alla prua, realizza uno degli ambienti più grandi e raffinati che abbia mai visto su imbarcazioni di questa taglia. Il letto è un King Size ed e contornato da camminamenti laterali che misurano più di 50 centimetri!

La luce naturale entra dalle grandi finestrature e dall’oblo circolare posto sul soffitto che, altissimo, dona a questa cabina una volumetria impressionante. Un grande armadio, una boiserie dotata di seduta e scrittoio e l’accesso diretto al bagno dotato di box doccia separato, completano una cabina che merita a pieno titolo la definizione di Master Suite.

 

La seconda cabina che visitiamo è la VIP, quella riservata agli ospiti e, se non fossimo appena usciti dalla master, potremmo pensare di essere nell’armatoriale. Posta allo stesso livello della doppia, occupa più della metà del baglio e riesce a contenere un letto Queen Size, camminamenti laterali ed una cabina armadio così grande che farebbe invidia a molte master cabin.

La doppia ha due letti separati di dimensioni classiche, circa 90 x 200 ed un camminamento centrale. A questa va ad aggiungersi la quarta cabina dell’imbarcazione che, di nuovo in perfetto stile Absolute, viene pensata come cabina equipaggio ma che, grazie agli allestimenti raffinati e all’ingresso separato, finirà per essere la cabina più gettonata dai figli degli armatori, che potranno cosi avere la propria privacy e rientrare tardi, senza svegliare nessuno.

Dal pozzetto si accede alla sala macchine che , sviluppandosi su un estensione di quasi 15 metri quadri, riesce agevolmente ad accogliere i due IPS, lo stabilizzatore, il generatore e tutte le atrezzature che vi possono venire in mente.

Gli esterni della Navetta 48

Osservando dal pontile Navetta 48 si capisce al volo che non è solo lo spazio a conquistare gli armatori che scelgono Absolute Yachts, il design complessivo è, nonostante le volumetrie, sempre bello e gradevole.

Salgo a bordo e comincio il mio giro “d’ispezione”,  Percorro i passavanti che, alti e protetti dai paramare e dai tientibene, conducono in sicurezza alla prua, raggiungibile in qualsiasi condizione di mare.

Qui troviamo un enorme prendisole che, grazie ad un meccanismo geniale, consente lo spostamento dei cuscini di testata a prua, creando così un divanetto prodiero che, in navigazione come in rada, sarà sicuramente conteso da tutto l’equipaggio.

Tornati in pozzetto saliamo sul Flybridge e, appena messo il naso fuori, diventa chiara l’ultima innovazione di casa Absolute. La postazione di guida centrale realizza, intorno a se, una grande superficie, completamente utilizzabile. In presenza dell’hard top rigido poi, questo diventa un vero e proprio ambiente aggiontivo che, dotato di illuminotecnica,  è sicuramente il posto più bello per cenare mentre la barca è ancorata in rada.

A poppavia un divano ad U contorna un divano dove aggiungendo un paio di sedute, possono comodamente cenare 8 persone. Il mobile bar/cucina è munito di un secondo frigo ed è realmente a portata di mano dalla zona conviviale.

A pruavia e ai lati della postazione di guida si sviluppa infine il secondo, enorme, prendisole della Navetta 48 che, senza alcun problema, può ospitare 3/4 persone, anche in navigazione ed in completa sicurezza.

Si ringraziano Antonio e Michele Spina di Ligur Nautica, per la proverbiale pazienza e per la cortesia dimostrata nell’assecondare tutte le nostre richieste.

Luca d'ambrosio


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Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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Luca d'ambrosio

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