Le previsioni meteo davano, lungo la costa toscana, un sud est intorno ai 18 nodi, pioggia e qualche temporale. La nostra destinazione era il golfo di La Spezia, quindi un ingresso sicuro anche con un inatteso peggioramento.
La decisione รจ stata quindi quella di salpare da Viareggio e dirigere su Portovenere, sapendo che avremmo avuto andature portanti e unโonda che sarebbe aumentata nel corso della mattinata, prima da sud poi da libeccio. La prima fase di una navigazione con la previsione di tempo non buono, ma nemmeno pessimo, era stata archiviata decidendo di salpare. Una decisione presa anche con lโosservazione dei fenomeni naturali: alle 7 c’era poco vento di direzione sud, nessuna traccia di un fronte temporalesco, mare poco mosso.
Usciti dal porto, e percorso circa mezzo miglio costeggiando il litorale per evitare la barra che si protende dal molo di sopraflutto del porto di Viareggio verso nord, abbiamo fatto rotta per il golfo di La Spezia. In circa venti minuti, da ovest, ha cominciato a profilarsi un fronte molto esteso, con nubi nere e basse che richiamavano un vento da sud est che andava ad alimentare il fronte stesso. La possibilitร che una volta finiti in mezzo avremmo potuto incontrare venti forti, pioggia intensa, attivitร elettrica e visibilitร ridotta a pochi metri, era una certezza.
Abbiamo invertitoย la rotta per rientrare, ma in una manciata di secondi ci siamo accorti che la velocitร con cui si avvicinava il fronte ci avrebbe portato ad affrontarlo in una posizione pericolosa, fra la barra e la costa, ossia poche centinaia di metri. Di conseguenza, lโunica decisione possibile era quella di mettere la prua verso ovest, allontanarsi dalla costa sotto vento, e andare incontro al fronte per sostenerlo in mare aperto.
Eโ questa, a nostro avviso, lโunica decione possibile se, per un errore di valutazione o previsioni non esatte, il maltempo ci sorprende in mare. La mattina del 5 novembre scorso, lo sviluppo degli eventi meterologici, una volta manifestatosi il fronte, รจ stato da manuale: il vento da sud est รจ andato rinforzando, poi si รจ placato completamente, e dopo qualche minuto ha invertito la direzione provenendo dal fronte e aumentando dโintensitร fino a raggiungere 40 nodi. Una pioggia intensissima ha ridotto la visibilitร a pochi metri. Non si trattava di un temporale estivo, ma di una perturbazione i cui effetti piรน violenti si sarebbero mantenuti piรน a lungo per poi ridursi accompagnati da un aumento del moto ondoso e una stabilizzazione del vento intorno a forza 5.
Che cosa fare per navigare con il cattivo tempo?
Abbiamo giร affrontato il tema della navigazione durante un temporale. Molte delle misure da adottare anche in condizioni di cattivo tempo piรน prolungato, sono le stesse. Con la differenza che la prospettiva รจ quella di dovere resistere piรน a lungo alle avversitร , che sono di ordine fisico โ freddo e fatica โ ma anche di natura psicologica, avendo un livello di stress che cresce soprattutto nella fase iniziale e che poi, quando le condizioni si stabilizzano al brutto, tende a ridursi.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, la possibilitร di affrontare con piรน o meno serenitร una condizione di cattivo tempo in mare, dipende dalle condizioni in cui si trova la nostra โunitร โ. Per unitร , non intendiamo solo la barca, ma un insieme di almeno tre elementi: competenza ed esperienza del comandante, livello dellโequipaggio, condizioni della barca e delle sue attrezzature. Tutto questo non puรฒ essere verificato pochi istanti prima di affronatre qualche ora โ o qualche giorno nelle lunghe navigazioniย – di cattivo tempo. La coscienza delle capacitร di chi ha la responsabilitร della navigazione e del suo equipaggio, sono lโelemento fondamentale su cui poggiare la decisione di partire o meno. In ogni caso, con previsione di burrasca, รจ sempre meglio attendere un miglioramento; con equipaggio inesperto, rinunciare a salpare รจ un atto di bravura.
Per quanto riguarda le condizioni della barca, queste devono essere verificate sempre e comunque, a prescindere dalle condizioni meteo. Eโ quindi sempre bene essere sicuri delle condizioni dellโalbero e del sartiame, delle attrezzatture di coperta come bozzelli, stopper, arridatoi, delle manovre correnti, dellโefficienza del motore e delle batterie. La consapevolezza che la nostra โunitร โ รจ in buone condizioni, contribuisce a ridurre il livello di stress e a inalzare quindi anche quello della luciditร e serenitร con cui si prenderanno le decisioni.
Organizzare la barca e lโequipaggio
Prima che il cattivo tempo ci raggiunga, abbiamo un sacco di lavoro da svolgere a bordo. Innanzitutto occuparsi dellโequipaggio. Tutti devono indossare giubbini savlagente e cinture; chi รจ in pozzetto deve essere legato alla jack-line. Sicuramente lo abbiamo fatto al momento dellโimbarco, ma per sicurezza dobbiamo verificare che tutti sappiano dove sono collocate le dotazioni di sicurezza e come si utilizza la radio. Se qualcuno teme di soffrire il mal di mare, forse รจ giร tardi, ma se ha lโabitudine di usare qualche farmaco, รจ bene che lo assuma immediatamente.
In coperta.ย Prima di tutto si devono fissare tutte le cose mobili e se possibile riporle sottocoperta o nei gavoni. Se si ha un tangone poggiato sulle selle dโappoggio, bisogna effettuare delle legature supplementari. Se abbiamo il tender in acqua, si deve assolutamente portare a bordo e legarlo saldamente in coperta.
A partire dal gavone dellโancora, fino a quelli di poppa, bisogna verificare la loro chiusura e tenuta, menre gli ombrinali e le vie di esaurimento dโacqua del pozzetto, devono essere pulite e sgombre.
Controllare garrocci, carrelli e canestrelli di randa e,ย se quello rollabile รจ stato sostituito con uno piรน piccoloย ingarrocciato su uno stralletto o con una trinchetta, anche del fiocco. Se manca un elemento o se si verifica che sia rotto, non รจ il caso di tenere a riva la vela, ma sostituirla se รจ possibile.
Verificare che leย mani di terzaroli siano , come deve essereย fatto, giร armate e pronte per essere prese.
Verificare che nel locale agghiaccio, ossia dove si trovano i meccanismi della timoneria, non siano stati messi oggetti che possano andare a incastrarsi e bloccare lโuso del timone.
Verificare che le luci di via funzionino e accenderle in caso di scarsa visibilitร .
Sotto coperta.ย Prima che arrivi pioggia forte e mare formato, si devono chiudere tutti i boccaporti e oblรฒ, sia quelli in coperta che quelli a murata, cosรฌ come devono essere chiuse tutte le prese a mare.
Bisogna stivare tutto perfettamente, in modo da evitare che con lo sbandamento e il rollio possano volare oggetti, stoviglie e strumenti in giro per il quadrato.
Verificare โ anche se si sarebbe giร dovuto fare prima di salpare – che pompe di sentina, sia quella manale sia quella elettrica, funzionino perfettamente.
Controllare la collocazione delle dotazioni di sicurezza e, lo abbiamo giร detto, verificare che ogni membro dellโequipaggio sia a conoscenza della posizione e del loro uso.
Preparare, se ne abbiamo il tempo, del caffรจ caldo da mettere nel termos, e tenere a portata di mano, ben chiusi in uno stipetto, biscotti secchi, crakers, cioccolata.
Verificare che tutti i membri dellโequipaggio siano coperti adeguatamente per le condizioni meteo e le temperature esterne.
Con questa serie di misure adottate prima dellโarrivo del cattivo tempo, ci siamo messi nelle condizioni di affronatre qualche ora piรน dura. Come sempre, si tratta di preparare barca e persone in anticipo, senza aspettare e farsi travolgere dagli eventi. Una volta pronti, vedremo come affrontare il vento e il mare, con quali assetti e tecniche per condurre in sicurezza la nostra navigazione.