Navigazione con cattivo tempo, ecco come affrontare le onde

Abbiamo visto come preparare la barca e l’equipaggio alla navigazione con cattivo tempo. A questo punto vediamo alcune regole generali per affrontare il mare in condizioni impegnative ma tali da permetterci di continuare a seguire la nostra rotta e quindi di mantenere la nostra andatura. In ogni caso, la condizione essenziale รจ che si sia ridottta la superficie velica esposta al vento in modo adeguato, prendendo per tempo le mani di terzaroli necessarie, riducendo la vela di prua, rollando il fiocco o sostituendolo con uno piรน piccolo o con una trinchetta, regolando la posizione dei carrelli di fiocco e randa.

Se la nostra rotta impone un‘andatura di bolina, quindi la piรน dura per barca e equipaggio, e le condizioni ci permettono di tenerla, la situazione auspicabile รจ che vento e mare provengano dalla stessa direzione. In quetso modo possiamo piรน facilmente tenere l’angolo al vento affrontanto le onde al mascone, con un’angolazione di circa 45 gradi.

SYHO13cb_55003L’onda va preferibilmente affrontata orzando un po’ quando si sale sulla cresta, per poi poggiare quando si scende nel cavo. Questa manovra ci permette di contrastare la spinta che il mare esercita sulla prua cercando di traversare la barca alle onde, e nello stesso tempo ci permette di guadargnare quei gradi al’orza che necessariamente dovremo perdere poggiando per evitare che lo scafoย sbatta cadendo nel cavo dell’onda.

Le cose sono un po’ piรน complicate se direzione del vento e del mare non coincidono. In questo caso si deve cercareย  comunque di affrontare l’onda come descritto sopra. Se questo significa essere un po’ piรน poggiati rispetto alla bolina che potremmo tenere, poco male. Anzi, in condizioni impegnative รจ sempre meglio tenere qualche grado in piรน alla poggia, piuttosto che stressare barca ed equipaggio cercando di mantenere a tutti i costi la bolina piรน stretta.

Se la nostra rottta ci impone una andatura al traverso, la prima valutazione da fare, posto che lo stato del mare permetta di mantenere il traverso, รจ se ne valga la pena. Rispetto alla bolina, รจ un’andatura decisamente meno dura, ma il rollio รจ evidentemente molto accentuato. Possiamo ridurlo, in presenza delle onde piรน alte, poggiando fino a portare il mare al giardinetto, per poi orzare di nuovo dopo il passaggio della cresta. Se invece l’onda in arrrivo รจ molto ripida o frangente, รจ meglio orzare sulla cresta per poi poggiare nuovamente nel cavo.

Melges32_130713_13Quella con vento e mare in poppa รจ un’andatura difficile, che puรฒ mettere in difficoltร  anche timonieri esperti. Il primo accorgimento da adoottare รจ quello di evitare sempre la poppa piena,ย  tenendo un lasco o al massimo un gran lasco, quindi vento e mare al giardinetto.

Ma anche cosรฌ, il rollio cui รจ sottoposta la barca รจ molto forte, e i rischi di finire in straorza o in strapoggia sono elevanti con mare grosso di poppa. Le straorzate si innescano soprattutto a causa di rollate violente sotovento, mentre le strapoggiate, o strambate cinesi, al contrario, accadono in presenza di brusche e forti rollate sopravento. Il timoniere non puรฒ fare altro che cercare di contrastare la perdita di controllo andando prontamente alla poggia in caso di straorza o, viceversa, all’orza, in caso di strapoggia. Se si รจ sotto spinnaker (ma se stiamo fuggendo la burrasca si spera che nessuno abbia in mente di dare spi) รจ necessario filare subito il braccio, per scaricare la vela di prua che altrimenti manterrebbe la barca sdraiata.

La condizione piรน frequente, e in molti casi piรน opportuna, e quella in cui si ammaina randa, e si prosegue con mare e vento al giardinetto e con un piccolo fiocco o, in casi di burrasca forte, con la tormentina. L’assenza della randa riduce al minimo il rischio di una straorza anche se non รจ del tutto scongiurato.

In questa andatura, il timoniere deve avere la sensibilitร  necessaria di avvertire l’arrivo dell’onda che sta per raggiungerlo al giardinetto imprimendo una spinta all’orza alla barca, anticipando quindi con il timone questa tendenza, correggendo di qualche grado alla poggia per poi ritornare all’orza quando l’onda รจ passata sotto lo scafo.

In questa andatura abbiamo un altro nemico a bordo: il vento apparente che รจ inferiore a quello reale. Il rischio di una errata percezione delle reali condizioni รจ duplice. Da una parte si puรฒ ritardare la manovra di riduzione delle vele, proprio perchรจ non si captano in tempo reale le sensazioni che si avvertono di bolina, dall’altra si deve fare attenzione a non navigare sotto invelati, soprattutto con barche dalle linee d’acqua molto classichee con poppe poco portanti.

In tutti e tre i casi, ci troviamo in condizioni di cattivo tempo ma con la possibilitร  di fare rotta mantenendo un’andatura. Nei prossimi giorni, vedremo infine cosa possiamo fare se le cose si mettono cosรฌ male da essere costretti a fuggire al maltempo.

 

 

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