La navigazione notturna

Eโ€™ probabilmente il tramonto il momento in cui la navigazione notturna ha effettivamente inzio. Sul piano emotivo prima di tutto. Credo che non abbia davvero importanza quante notti si siano passate in mare. Certo con lโ€™esperienza svaniscono i piccoli timori, i gesti di preparazione si fanno piรน precisi, lโ€™organizzazione a bordo non ha incertezze. Ma credo che per chiunque, quando la notte si avvicina, ci sia qualche istante di sospensione del ritmo che la navigazione ha avuto sino a quel momento, di percezione che il passo cambi, che nel nostro microcosmo che รจ la barca la notte modifichi i comportamenti e anche un poโ€™ lo spazio in cui si vivono.

Preparazione della navigazione notturna

navigazione notturnaOgni notte รจ diversa ma ognuna รจ accomunata da una serie di azioni identiche che si imparano negli anni. La notte raccontata in queste immagini รจย la terza di un lungo trasferimento di circa mille miglia fra la Turchia e lโ€™Italia. Per due dei tre membri dellโ€™equipaggio, รจย la terza in assoluto, ma รจ evidente comeย le due notti precedenti abbianoย creato velocemente una consuetudine con iย  gesti della preparazione iniziati ben prima che facesse buio.

Eโ€™ ancora prima del tramonto infatti che si inizia a verificare, per lโ€™ennesima volta, che tutto sia in ordine e funzioni. A partire alle luci di via, naturalmente, il cui perfetto funzionamento รจ giร  stato verificato prima di salpare, ma che prima dellโ€™arrivo del buio va verificato ancora, in modo da avere il tempo necessario per sostituire una lampadina.

navigazione notturnaEd รจ prima che venga notte che ci prepariamo la cena. Le condizione del mare sono buone: un poโ€™ di onda da sud est che ci da un rollio cui siamo abituati. Quindi non ci facciamo scappare lโ€™occasione di mangiare tutti insieme un buon piatto di pasta. Al contrario di quanto successo due notti prima, quando una bolina nel mar Ionio con mare formato e vento rafficato sempre sopra i 18 nodi aveva ridotto la nostra cena a due panini mangiati a turno. Questa sera invece cena in piena regola in tempo per rassettare tutto e avere il quadrato in ordine per quando si farร  buio e inzieranno i turni e soprattutto al buio senza luci che darebbero fastidio alla guardia in pozzetto riducendo la sua capacitร  di visione notturna.

Stiamo navigando in un tratto di mare mediamente trafficato, fra Stromboli e lโ€™isola di Capri, circa 130 miglia senza pericoli di nessun genere. La strumentazione di bordo รจ completa e il radar in funzione ci da una bella sicurezza. Ma la separazione a vista dal resto del traffico รจ indispensabile, quindi occhi aperti e soprattutto non accecati da luci che vengono dalla dinette.

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Ed รจ al momento del tramonto che ci si occupa delle luci. Accendiamo quelle di via, e con le prime tenebre regoliamo lโ€™intensitร  di quelle degli strumenti in pozzetto riducendole gradatamente in modo che non infastidiscano chi รจ in turno.

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Sotto coperta tutto viene messo in ordine. Sul tavolo da carteggio rimane la carta nautica dove ogni due ore riportiamo il punto nave che viene anche annotato sul log book. Lโ€™obiettivo รจ quello di avere sempre una posizione aggiornata da cui partire per condurre una navigazione stimata nella malaugurata ipotesi che il Gps ci abbandoni.

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Per sicurezza chiudiamo passauomo e oblรฒ e tutte le prese a mare, anche quelle che di solito durante il giorno vengono lasciate aperte durante la navigazione a motore.

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La navigazione notturna

In pozzetto portiamo tutto lโ€™occorrente per trascorrere la navigazione notturna. Il giubbino autogonfiabile, che ognuno di noi indossa insieme alla life line. Di notte รจ categorico. A prescindere dalle condizioni meteo si sta legati ai golfari che abbiamo in pozzetto anche con mare calmo. Se ci si sposta per qualche ragione verso prua lo si fa agganciando la life line alla jack line. Anche solo lโ€™onda sollevata da una nave che passa in lontananza e che non vediamo puรฒ creare un rollio improvviso e abbastanza forte da sorprenderci e buttarci fuori bordo.

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Oltre ai giubbetto, una torcia, il VHF portatile, lโ€™acqua, della cioccolata, qualcosa da mangiare e un termos di caffรจ caldo cui attingere durante i turni di guardia. Lโ€™obiettivo รจ quello di avere tutto a portara di mano, e non costringere qualcuno ad andare in quadrato e ad accendere le luci. Durante la navigazione notturna lโ€™unica luce che rimane accesa รจ quella rossa sul tavolo da carteggio.

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Il vento abbonaccia quasi completamente rimanendo di poppa. Quindi rolliamo genoa e randa e procediamo a motore. In condizioni normali, personalmente preferisco essere conservativo e prendere comunque una mano di terzaroli a prescindere dallโ€™intensitร  del vento. In questo caso chiudiamo tutto perchรจ il rollio fa sbatacchiare una randa che ci porta solo un poโ€™ di stabilitร  in piรน pagando perรฒ il prezzo di una usura che fa soffire tutti e non solo lโ€™armatore.

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Inziano i turni. Le due persone meno esperte ne coprono uno da due ore e mezza insieme. Teoricamente uno in pozzetto e lโ€™altro di guardia franca, sottocoperta a riposarsi o in pozzetto al riparo della grande capottina di cui รจ dotato il nostro 53 piedi. In pratica, visto il particolare legame affettivo fra i due membri dellโ€™equipaggio, se ne stanno insieme seduti a popa a godersi le loro ore di guardia mentre il terzo dorme prima del suo turno di sole due ore.

Si innesca cosรฌ un ritmo che nei secoli ha subito ben poche modifiche se non quelle apportate dalle tecnologie. La guardia smontante comunica a quella montante prua bussola e eventuali annotazioni, come la presenza di navi in vista o eventuali modifiche delle condizioni meteo, si occupa di annotare la posizione e di riportarla sulla carta nautica, se necessario rabbocca il termos del caffรจ prima di godersi il riposo. Due ore filate in cui lโ€™altro membro dellโ€™equipaggio si gode il rumore rassicurante del motore e quello dei pensieri in libertร .

E ogni tanto accade che qualche incrocio notturno sia allietato da una chiaccierata sul Vhf. Come accaduto due notti prima nello Ionio, anche questa notte siamo chiamati sul 16 da una imbarcazione che sta navigando su una rotta opposta e parallela alla nostra. Ci individuano sullโ€™AIS e ci chiamano per nome: โ€œMarinella da Freedom…passiamo sul canale 9โ€.

Due chiacchiere per confermare che ci si รจ visti, dove si sta andando e perย  augurarsi la buona notte. Poche parole nel gergo obbligato di chi naviga, ma suffcienti a scaldare un poโ€™ questa fresca notte di maggio.

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=M9H31-HPB50

Una notte che passa velocemente. In modo impercettibile qualcosa cambia nel cielo. Ci si chiede se sia l’aurora perchรจ la differenza รจ tenue, quasi uno sbiadirsi del nero. Poi la luce delle stelle si fa piรน fioca, la notte arretra e a est il bagliore ci dice che il sole ha ricominciato la sua arrampicata verso un nuovo giorno.

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