Pesca alla traina a mezz’acqua sì, ma come?
Se cerchiamo la ricciola , la presentazione dell’esca trainando tra la mezz’acqua e i tre quarti della colonna d’acqua è senza dubbio la più vincente poiché, inoltre, un’esca trainata a mezz’acqua è molto più visibile, anche da notevole distanza, di un’esca che viene trainata vicino alle rocce del fondo.
Ma ci sono molti modi per posizionare un’esca che viene trainata a mezz’acqua e, quando si parla di ricciola, bisogno tenere bene a mente che stiamo parlando di un pesce particolarmente scaltro e sospettoso e che in molte occasione si mette in allarme al rumore dei nostri motori se troppo vicini ad essa.
Personalmente mi sono accorto (come d’altronde molti altri trainasti come me) che le ricciole, specie se di taglia, attaccano la nostra esca con meno sospetto se questa è trainata più distante dalla poppa dell’imbarcazione.
Dunque, piuttosto che posizionare la nostra esca a mezz’acqua, impiegando magari piombi guardiani da 500-750 g (tanto per parlare di grammature comunemente usate nella triana di fondo), molto meglio raggiungere la profondità desiderata impiegando minore grammatura e, quindi, filando in acqua molta più lenza e dunque allontanando notevolmente la nostra esca dalla barca.
Questo accorgimento ha anche l’ulteriore vantaggio che il sistema pescate sarà più leggero e che, quindi, saremo in grado di far filare la ricciola, una volta che avrà sferrato il primo attacco sull’esca, senza che questa senti particolare trazione e, quindi, si possa insospettire.
Personalmente, utilizzo o un piombo unico da 220-250 g, posizionato a circa 25-30 m dall’esca (in genere, impiego un terminale in flurocarbon dello 0,70 mm di circa 2,20 m, più un preterminale di circa 25 m), oppure, impiego la così detta piombatura spezzata, probabilmente la migliore soluzione per le nostre amiche.
Questa prevede un piombo di 150 g, posizionato a circa 25-27 m dall’esca, e un secondo piombo più piccolo, da 100g, posizionato più in alto lungo la lenza, a circa 20 m dalla prima zavorra.
Se si considera l’impiego di un comune filo trecciato da traina, da circa 45-55 lb, navigando ad una velocità di traina media, e filando dopo il secondo piombo circa 40-50 m, possiamo presumere con buona approssimazione che la nostra esca trainata viaggerà a circa 25 m di profondità, quindi ottima soluzione per pescare su batimetriche che vanno dai 30 ai 45 m. Per pescare su batimentriche maggiori, diciamo 40-60 m, e quindi per far nuotare la nostra esca a maggiori profondità, potremo prevedere sulla nostra lenza spezzata un terzo piombo, sempre da 100 g, posto anch’esso a 20 m dal secondo, per poi filare in acqua 40 m di lenza.
Questa presentazione fa nuotare meglio l’esca, che sarà molto più libera nei movimenti (anche lateralmente). La lenza con piombatura spezzata lavora lontana dalla poppa (cosa fondamentale, come detto sopra) e lavora meglio sulle curve, con presentazioni del complesso pescante più morbide e fluide, e con sali e scendi dell’esca non eccessivamente repentini e quindi con presentazioni più naturali e perciò con maggiori capacità di ingannare i predatori.
La piombatura spezzata ci permette di presentare la nostra lenza in maniera più lineare e curvilinea, senza angoli marcati, cosa che permette all’affondamento di subire molto meno influenza da parte della velocità di traina e della corrente. Quindi possiamo avere la garanzia di un affondamento costante anche a velocità più sostenute, diciamo oltre 1,2-1,3 nodi.
Poter confidare in un sistema che garantisce un buon affondamento anche a maggiori profondità è molto importante, in quanto ci sono una serie di esche che rendono molto di più per la ricciola se trainate a velocità sostenuta, tra 1, 3 e 2 nodi: tra queste possiamo ricordare esche ottime per il nostro amato predatore come i lanzardi, tombarelli, sgombri, ma anche sugarelli, aguglie e grossi cefali.
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Buon giorno
ho letto con molto interesse il tuo articolo e sono rimasto con alcuni dubbi.
Non menzioni se l'esca è viva o artificiale.
Se il riferimento è traina con esca viva, la velocità canonica che conosco è di uno o massimo 2 nodi.
Se invece il riferimento è a traina con artificiale, cosa intendi per: ? circa 3 o 3,5 nodi?
Grazie per una risposta
Un caro saluto
Lorenzo Graziani
Buon giorno
ho letto con molto interesse il tuo articolo e sono rimasto con alcuni dubbi.
Non menzioni se l'esca è viva o artificiale.
Se il riferimento è traina con esca viva, la velocità canonica che conosco è di uno o massimo 2 nodi.
Se invece il riferimento è a traina con artificiale, cosa intendi per: ? circa 3 o 3,5 nodi?
Grazie per una risposta
Un caro saluto
Lorenzo Graziani
scusa riletto con più attenzione il riferimento è a traiana con il vivo