Proteggere il teak sintetico: alcuni consigli per renderlo immune al Coronavirus
Negli ultimi tempi, come materiale per la coperta, sempre più armatori preferiscono il teak sintetico al legno, che ha il grande difetto di assorbire ogni genere di sporco e quindi di trattenere anche i germi, tra i quali il più temuto attualmente, non c’è neanche bisogno di dirlo, è il Coronavirus.
Al netto del fatto che, come abbiamo sottolineato più volte sulle nostre testate, la barca è una sorta di ecosistema sicuro dove rintanarci lontano dagli assembramenti “di terra”, il rischio di contagio non può essere totalmente escluso nel caso in cui, ad esempio, salisse a bordo una persona ignara di essere positiva al Covid-19.
E poiché, come dicevamo all’inizio, la coperta è una delle aree più “frequentate” dall’equipaggio, qual è il modo più efficace per igienizzare il teak mettendolo al riparo dal virus?
Innanzitutto, secondo Falchieri, il teak sintetico, essendo materiale in plastica, non ha facoltà di assorbimento, per questo è molto improbabile che i batteri facciano sosta in superficie.
Non solo: il sintetico è privo di fessure, quindi difficilmente il virus riesce a creare un rifugio dove annidarsi ed è destinato a morire.
Tuttavia, secondo l’ad di Flexiteek, è comunque importante sanificare il teak, proprio per ridurre a zero la possibilità che il Covid si depositi sulla coperta.
Il sintetico può essere lavato con l’utilizzo di una idropulitrice (se si tratta di un grande imbarcazione, ci vogliono tre/quattro ore), con la candeggina o, consigliatissimo, l’alcol, nemico numero uno dei virus. Non a caso, l’Amuchina e altri detergenti che stanno andando a ruba sono tutti a base alcolica.
Anche se non è ancora scientificamente dimostrato, sembra che il Covid muoia ad alte temperature, quindi potrebbe bastare mezza giornata al sole affinché il virus soccomba.
Si creano così delle pellicole ostiche da eliminare, ma con shampoo e spazzola si può avere la meglio su questi aloni piuttosto antiestetici.
Sul teak sintetico, inoltre, può cascare anche un bicchiere di vino e non succede nulla di irreparabile: basta una secchiata d’acqua per cancellare ogni traccia, perché il sintetico è praticamente anti-macchia.
Se invece la stessa cosa accade sul legno, la coperta può essere irrimediabilmente compromessa.
Insomma, è come se il teak sintetico avesse già gli “anticorpi” contro il Coronavirus, ma vi consigliamo comunque di sanificare la coperta prima di far salire a bordo gli ospiti. E sotto il sole, sulla spiaggetta o a prua, potrete dormire sonni tranquilli.
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