R77: un nuovo concetto di vela?

Mathis Rühl, architetto navale francese con una grande esperienza alle spalle, inclusi lavori con Philippe Briand e i cantieri sudafricani Southern Wind, ha presentato R77, un concetto di barca a vela completamente diverso da quelli a cui siamo abituati. L’imbarcazione, lunga 77 metri, ha due coppie di alberi paralleli tra loro, ciascuno armato con una randa, che possono ruotare sulle piattaforme su cui sono installati. Tecnicamente il sistema di rigging di Rühl (che è in attesa di brevetto) si chiama Multiple Rotating Twin Wingmast (MRTW).

L’idea è nata dalla necessità di risolvere uno dei problemi che i grandi yacht a vela incontrano con i limiti di altezza, frequenti soprattutto nel passaggio del Canale di Panama, che ha un limite di 62,5 metri: come dare suffciente superficie velica agli yacht senza alzare troppo gli alberi, mantendo l’efficienza su tutte le angolature di navigazione?  Nessuna soluzione esistente, nemmeno quella adottata dal celebre Falcone Maltese (il Dynarig) risultava soddisfacente, e Mathis Rühl si è messo al lavoro, ovviamente ripensando anche tutta la configurazione di coperta che un simile sistema di alberi richiede.

Per aumentare la superficie velica, nei vecchi velieri si aggiungevano alberi uno in fila all’altro, ma si limitava la possibilità di risalire il vento, mentre nelle configurazioni già tentate su imbarcazioni da competizione con due alberi paralleli si perde efficienza con le angolature superiori ai 90°, quando una vela copre l’altra. Nel sistema di Rühl gli alberi che ruotano permettono in teoria di orientare le vele in maniera efficiente su tutte le andature.

Anche lo scafo è stato disegnato per aiutare la performance, molto largo e con la carena a spigolo. Questa configurazione permette anche di avere sufficiente spazio per installare le piattaforme rotanti degli alberi. La sovrastruttura tra le due alberature è quasi completamente trasparente, per dare luminosità agli interni, molto lussuosi. Senza strallo R77 si può anche permettere di far atterarre un elicottero a prua, mentre a poppa c’è spazio per una piccola piscina.