Le regole nautiche che molti diportisti infrangono: vediamo quali sonoย
L’estate รจ alle porte ed il ripasso delle norme del codice nautico รจ una pratica caldamente suggerita a tutti i diportisti. Specialmente se pensiamo che fra poche settimane ci troveremo tutti a navigare in un mare decisamente piรน affollato di quello invernale.
Affollato e popolato anche da parecchi diportisti che, per ignoranza o per disattenzione, poi si trovano ad infrangere tutta una serie di regole che mettono a rischio la sicurezza ed il quieto vivere di chi, invece, le regole le rispetta.
Ma quali sono le regole nautiche che vengono piรน frequentemente disobbedite da chi รจ al timone? Ecco quelle piรน frequenti.
Partiamo dai tre nodi che siamo tenuti a non superare mentre stiamo navigando in un porto. Un limite di velocitร che, se rispettato, ci consente di non andare in pallone ma di gestire con luciditร gli imprevisti, ad esempio una manovra maldestra di unโaltra barca.
Inoltre chi va piano va sano alla banchina, quindi l’attenersi al limite dei tre nodi ci agevola durante la fase di ormeggio e disormeggio.
Questo in teoria. In pratica ci capita spesso di vedere piccole o grandi imbarcazioni sfrecciare nel marina scambiandolo per un circuito offshore.
2. Diritto di precedenza in porto
Restando in porto, anzi, dirigendoci verso lโimboccatura, ricordiamo che il diritto di precedenza ce lโha chi esce, non chi entra. Ma alcuni sono cosรฌ impazienti di toccare terra da dribblare come un birillo la barca in uscita.
3. Velocitร massima in prossimitร delle coste
Una volta usciti dal porto, le regole nautiche consentono una velocitร massima di 10 nodi entro i 1000 metri dalle spiagge e 500 dagli scogli.
In realtร la maggior parte delle barche, appena escono dal porto o subito dopo aver levato l’ancora, danno manetta infischiandosene delle disposizioni.
Le distanze minime non sono quasi mai rispettate, se non da quelle imbarcazioni che non riescono ad andare piรน veloci.
Questa รจ una regola molto importante che, senza voler parlare di sicurezza, รจ pensata per abbattere il moto ondoso che arriva viceversa molto violentemente a riva.
4. Precedenze in mare
La regola generale si rifร al concetto che,ย in caso di incrocio senza pericolo di collisione, si deve incrociare mantenendo la dritta rispetto alla barca che sopraggiunge e moderare la velocitร .ย Ma aimรจ, di moderare la velocitร quando ci si passa vicino, la maggior parte degli yachts proprio non ne vuole sapere, anzi… Per molte imbarcazioni le onde di scia sono molto pericolose e possono produrre fenomeni catastrofici a bordo.
Altro parametro importantissimo, ma molto spesso assai ignorato, รจ quello che vede l’assegnazione della precedenza all’imbarcazione che governa con maggiori difficoltร . Questa regola non si sostanzia solo nel dare la precedenza alle imbarcazioni a vela (se vanno a vela) ma, anche e sopratutto, quando un’imbarcazione sta effettuando un’attivitร professionale che ne limita la capacitร di manovra o รจ limitata dal proprio pescaggio.
Infine una regola di buona educazione vorrebbe che le imbarcazioni veloci passassero a poppa, o discoste se le stanno superando, le imbarcazioni piรน lente ma, si sa, l’educazione non รจ cosa di tutti e purtroppo dobbiamo assistere spesso allo sfoggio delle repressioni altrui.
5. Distanza minima di ancoraggio
Citando letteralmente l’ordinanza di sicurezza balneare della Guardia Costiera, apprendiamo che รจ vietato il transito, la sosta, l’ormeggio e l’ancoraggio a distanza inferiore di 100 metri dalle coste a picco e a 300 metri dalle spiagge.
Le moto d’acqua vedono poi questo limite estendersi a ben 400 metri.
Questa รจ un’ordinanza generale che, le Capitanerie locali, hanno facoltร di modificare (quasi sempre in modo piรน restrittivo).
Purtroppo queste disposizioni vengono saltate a piรจ pari troppo spesso, ecco perchรฉ ogni estate si sente parlare di incidenti avvenuti davanti ai nostri litorali.
Nelle spiagge, in particolare quelle attrezzate, si arriva solo ed esclusivamente passando attraverso gli appositi corridoi di atterraggio e procedendo – รจ sempre meglio ribadirlo – a velocitร minima.
E se il corridoio non cโรจ? Beh, รจ proprio il caso di dirlo: remate, gente, remate!
Quante volte, invece, avrete visto tender, natanti, barche a vela o moto dโacqua terminare la propria corsa, con motore acceso, direttamente sulla battigia.
7. Sci nautico
Per praticare lo sci nautico non basta una cima e diamo il via alle danze. Il conducente della barca, dotata di specchio retrovisore convesso, deve avere e portare con sรฉ la patente nautica (anche quando la potenza del motore non lo richiede), mentre lo sciatore ha l’obbligo di indossare il giubbotto di salvataggio.
La distanza tra la barca trainante e lo sciatore deve essere superiore a 12 metri. La cima di traino deve essere galleggiante e lโasta conforme alle disposizioni RINA. Ma in tanti s’improvvisano ignorando il regolamento, che in Italia รจ piuttosto rigoroso e prevede multe salatissime.
Tra le regole nautiche meno osservate, l’uso scorretto delle bandiere
E il regolamento delle bandiere lo conoscete? La bandiera nazionale va issata, di poppa, dalle 8 del mattino fino al tramonto e deve essere di dimensioni maggiori rispetto a tutte le altre bandiere a bordo.
Lโesposizione della bandiera รจ obbligatoria per le imbarcazioni e le navi, sia in navigazione che in porto; i natanti sotto i 10 metri, invece, possono non averla.
Se ci fate caso, la bandiera nazionale si vede in tutte le barche.
Il guidone sociale (issato in testa all’albero), la bandiera di cortesia (quella dello stato ospitante che va alzata alla crocetta di dritta o sullโasta di prua per le barche a motore) e la bandiera del proprietario (issata sulla crocetta di dritta, quando non รจ presente la bandiera di cortesia, o su quella di sinistra) non sono esposte oppure sono messe nei punti sbagliati.
Infine, tutte le bandiere, tranne il guidone, vanno ammainate quando รจ ammainata la bandiera nazionale. Ma siete sicuri che la maggior parte dei diportisti si ricorda di farlo?