Il freddo inverno dello yacht a vela più brutto al mondo

Ne avevamo già parlato un po’ di tempo fa, al momento del suo  primo varo tecnico, e lo avevamo definito lo yacht più grande e più brutto al mondo. Una definizione decisamente condivisa dai nostri lettori. Ora A torna a far parlar di se per una “figuraccia” di cui è protagonista. E’ infatti rimasto “prigioniero” del Mar Baltico (a Nobiskrug , in Germaniadove stava eseguendo gli ultimi lavori prima del varo definitivo, previsto per l’inizio del 2017.

Il mega yacht russo pesca infatti dieci metri (si, dieci metri, avete capito bene) e suoi alberi sono alti novanta metri. Questo non gli consente di passare sotto i ponti  Oresund Bridge e Great Belt, né di attraversare il canale di Drogen. Questo vuol dire che A è condannato a passare il suo inverno decisamente al freddo.

A è del supermilionario russo Igorevich Melnichenko: 142 metri di lunghezza per 90 di altezza, otto ponti, per un totale di 400 milioni di euro: questi i numeri folli di Sailing Yacht A, così chiamato affinché l’imbarcazione risulti la prima nei registri.

Disegnato da Philippe Starck e costruito in Germania, A è degno erede di Motor Yacht A, il discusso yacht a motore varato nel 2008 e sempre di proprietà del magnate russo.

Lo studio olandese Dykstra Naval Architects ha studiato l’armamento e la chiglia, mentre l’inglese Magma Structures ha realizzato gli alberi in carbonio.

I materiali utilizzati sono certamente all’avanguardia: alberi in fibra di carbonio, scafo in alluminio con inserti sempre in fibra di carbonio per alleggerire la struttura, ponti in teak e vetri a prova di bomba. La chiglia è poi dotata di una vetrata composta da una delle più grandi lastre di vetro curvo mai costruite, con una superficie di 18 mq: un ottimo punto di osservazione subacqueo.

“A” è equipaggiato con elica orientabile e due motori ibrido-diesel per una velocità massima di 21 nodi. Il capitano può controllare l’imbarcazione tranquillamente dal ponte grazie a una lastra di vetro nero touch-screen, mentre una pista di atterraggio per elicotteri è posta su uno dei ben otto ponti in teak dell’imbarcazione. A può ospitare 20 passeggeri e un equipaggio che conta fino a 54 membri.

Il motor yacht “A” del magnate russo Melnichenko
Redazione


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