Amanti dei motoscafi open gioite! Il Salone Nautico di Genova ve ne ha portati un bel poโ tra cui scegliere. Primizie dai sette ai 20 metri, ce nโรจ per tutti. E non si parla degli open con hard top, detti anche coupรฉ, quella scelta un poโ furbetta di farsi una barca aperta, ma chiusa da una cupola di vetroresina -addirittura cโรจ chi, sulle maxi misure ci mette il fly bridge, ma non vuole che si chiami fly bridge, forse perchรฉ sembra troppo per ai maghi del marketing vedere un open con fly bridge.
No, in questo caso sono proprio barche aperte. Al massimo usano un T-Top piรน o meno lungo, scelta molto diffusa, ma il parabrezza e la sovrastruttura rimangono sempre separati. A Genova, senza considerare i gommoni, ci hanno colpito 12 esemplari, equamente distribuiti tra cantieri nuovi o addirittura debuttanti e marchi di lunga data.
Baglietto
In ordine dimensionale decrescente, il primo ad apparire in questa lista รจ il Baglietto MV 19. Ridoc, il nome del primo esemplare di questa specie tutta costruita in alluminio, รจ lโevoluzione dellโMV13 apparso nel 2013 e rimbalzato nel 2016 a una riaccesa notorietร per essere stato scelto da Lapo Elkann in versione camouflage marino.
Come la sorellina, le linee esterne di questo 19,50 metri, disegnate sempre da Francesco Paszkowski Design, sono ispirate ai Mas della due scorse Guerre Mondiali che Baglietto produsse in quantitร . Linee tese, prese d’aria evidenti e un mix tra elementi tipici degli open attuali come il T-top. Gli interni sono realizzati in collaborazione con Margherita Casprini. Hanno rivestimenti in noce canaletto alternato a pareti bianche laccate lucide mentre i calpestii sono in rovere invecchiato scuro.
Barca dallโaspetto massiccio e muscolare enfatizzato dalla colorazione grigio scura metallizzata, nasconde in sala macchine un tripudio di potenza con due MAN V12 da 1800hp che, secondo quanto dichiarato dal cantiere la spingono oltre i 40 nodi.
Heron Yachts
Scendendo di metratura si passa da un nome di secolare tradizione a un debutto. LโHeron 56 รจ disegnato da Massimo Picco per una nuova realtร che prende le mosse a Fiumicino. Un 17 metri bello da vedere, che riesce ad essere fighetto e modaiolo senza scadere nellโopulenza, uno di quelli che ti vedi a Porto Cervo pieno di (belle) ragazze in bikini, tappezzerie in pelle trapuntataย color champagne, livrea metallizzata con riflessi tra lโantracite e il marrone.
Di sicuro non manca di carattere: il profilo รจ originale e caratterizzato dalla prua verticale e sottile, incorniciata dalla murata che prende volume lungo una linea curva che armonizza nellโopera morta il lavoro eseguito sotto il galleggiamento. La particolaritร di questo open infatti รจ data oltre che dal suo dislocamento contenuto in circa 15 tonnellate, in parte dovuto anche alla costruzione in Kevlar anzichรฉ in vetro, dalle sue linee di carena che Picco ha sviluppato a partire da quelle di uno yacht a vela. Con ingressi avviati e uscite tonde, senza spigoli, redan o pattini di sostentamento.
Una soluzione che lo rende capace di navigare con efficienza fino a 32 nodi (tutte dichiarazioni del cantiere) propulso da due Ips 600 e, fanno notare alla Heron, a 10 nodi il consumo รจ di solo 10 litri lโora per motore. Per chi invece vuole navigare ancora piรน veloce cโรจ a disposizione lโopzione dei due Ips 800 in sala macchine. Sottocoperta tanto spazio nonostante le geometrie sottili della prua: tre cabine e tre bagni (quello armatoriale con locale doccia), la cucina rimane allโaperto e spazio per il marinaio a poppa con accesso dal pozzetto.
Cantiere del Pardo
Arriviamo ora a una delle barche piรน chiacchierate del Salone, tanta attenzione messa tutta nei 14 metri del Pardo Yachts 43. Esordio a motore del rinomato Cantiere del Pardo, quello dei Grand Soleil, per capirci, ha destato scalpore tra pubblico e addetti ai lavori. Al cantiere dichiarano di averne giร vendute 20 tra i saloni di Cannes e Genova (questo ancora il sabato di apertura della kermesse ligure, immaginiamo che con altri tre giorni di fiera a disposizione il computo finale siano di almeno cinque unitร piรน alto e non dimentichiamo che a metร ottobre saranno a Barcellona…).
Di certo, il risultato estetico di questo progetto Zuccheri Design e del Pardo รจ riuscito. Esposto sia a terra sia in mare, ha fatto girare piรน di una testa per la prua rovescia, per il bel bilanciamento dei volumi, per il T-Top compatto e per… la somiglianza al Fjord 42, uno dei capostipiti di questa nuova generazione di open. Due le motorizzazioni disponibili, due Volvo Penta Ips 500, da 370 cavalli lโuno; o due Ips 600 da 435 cavalli.
Canados
Simile per dimensione e lignaggio del cantiere, ma decisamente diverso come aspetto esteriore รจ il Canados Gladiator 428 disegnato da Marco Casali. Qui se ci si rifร a qualcuno, o a qualcosa, sono i mitici motoscafi open degli Anni 70 e 80, essenziali, eleganti e imponenti pure nella loro semplicitร . Talmente riusciti che erano la scelta preferita dei contrabbandieri di quegli anni per i loro motoscafi blu, resi celebri anche da Mario Merola nel film: I contrabbandieri di Santa Lucia del 1979. Le caratteristiche sono le stesse: baglio massimo a un terzo dalla prua, V e slancio prodiero pronunciati, cavallino rovescio e piccolo parabrezza.
A differenziarlo da un open di 40 anni fa: lโimmancabile T-Top, dalle dimensioni compatte e leggero alla vista, e lo stile degli arredi e la pianta del pozzetto, assolutamente attuali, cosรฌ come la possibilitร di personalizzare il colore a proprio piacimento sia di murate sia delle finiture compreso il teak sintetico della coperta. Allโinterno una cabina e un bagno, entrambi di dimensioni generose, vista la tipologia di barca e la scelta di limitare il numero e la parcellizzazione degli interni.
Due versioni di motori: due Volvo Penta D6 da 400 hp ciascuno con eliche DuoProp, per 41 nodi di velocitร massima; oppure due Cummins QSB6.7 da 550 hp ognuno con eliche di superficie TS 55 Top Systems, che innalzano il limite superiore di velocitร a 50 nodi e la crociera a 40.
Evo Yachts
Con Evo Wa arriviamo a una barca i cui avi sono molto piรน giovani. Segue lโesempio lanciato da Wider nel 2011 di realizzare una barca con il pozzetto allargabile grazie a un movimento delle murate e della poppa. La chiamano Xtension in effetti riesce a regalare a questo 13 metri progettato dallo Studio Tecnico Rivellini, 25 metri quadrati di spazio da utilizzare quando si รจ allโancora.
La sorella Evo 43, nata dalla stessa filosofia, debuttรฒ lo scorso anno, come open puro, mentre il modello Walk Around (largo, da chiuso, 4,5 metri e 6,31, da aperto)pur rimanendo un open, ha la parte centrale piรน protetta da una piccola sovrastruttura che rimane comunque nascosta alla vista esterna dalle impavesate e lasciando in evidenza solo il parabrezza e lโinevitabile T-top ha il pozzetto.Le linee dello scafo sono sintoniche con la modernitร dellโidea, quindi tratti retti e piani che si intersecano, prua verticale, murate verticali, spigoli su scafo e sovrastruttura ben definiti e colori brillanti o comunque lontani dal solito bianco o blue navy. Per i motori sono previsti due Volvo Penta Ips 600 (da 435 cavalli ciascuno che secondo il cantiere garantiscono i 38 nodi di velocitร massima e i 28 di crociera.
Aqa Yachts
Profondo restyling, soprattutto nei contenuti tecnici come la disposizione dei pesi, l’Aqa 35 tender edit 2017. Nei suoi 12,15 metri fuori tutto (in realtร รจ un natante da 9,98 metri strutturali) cโรจ tutto il sapore degli open classici, con la prua allungata in avanti e senza sovrastrutture fisse piรน in alto del parabrezza.
In pratica si tratta di una replica attualizzata per i colori tra cui รจ possibile scegliere, e le finiture e i materiali degli interni, che prevedono una cabina armatoriale a prua, piรน unโaltra cuccetta matrimoniale sotto il pozzetto, un bagno e una dinette. La motorizzazione massima รจ di 400 cavalli con trasmissione entrofuoribordo e da cantiere dichiarano una velocitร massima di 46 nodi.
Blue Ice
Debutto mondiale al Salone per Blue Ice T-Type. Altro motoscafo dallโimpostazione classica per quanto riguarda cavallino, slanci e forme generali dello scafo, ma assolutamente contemporaneo per finiture, layout esterno e interno e dettagli vari soluzioni di e forme classiche, ma rese contemporanee nella scelta di colori, aperture vetrate in murata e finiture varie.
Anche con questo progetto di Valerio Rivellini siamo di fronte a un natante (lunghezza di omologazione 9,98 metri) che perรฒ fuori-tutto raggiunge gli 11,5 metri. Tre opzioni per la motorizzazione tutta Volvo Penta: D3 da 220 hp; D4 da 260 hp oppure D4 da 300 hp e dal cantiere dichiarano 39 nodi come velocitร massima, presumibilmente si immagina con a disposizione la cavalleria maggiore. Sottocoperta, due cabine matrimoniali e una dinette possono alloggiare cinque adulti per la notte.
Aurea Yachts
La versione Cabin รจ la novitร dellโAurea 30 di Aurea Yachts. ร la sorella crocieristica delle versioni Open e Tender, che hanno dalla loro la particolaritร di essere catamarani. Per la precisione sono i primi catamarani a motore sotto i 10 metri progettati e costruiti in Europa.
Lunghi solo 9,16 metri fuori tutto, e decisamente compatti per essere dei multiscafi: 3 metri al baglio massimo, sono certificati in categoria A, a differenza di molti open anche piรน grandi. Ospitano fino a 20 persone e possono ospitare quattro persone a dormire.
Totalmente personalizzabile per il tipo di copertura,del pozzetto o la sua eventuale assenza. Come tutti i multiscafi anche questo progetto di Daniele Rizzo ha un peso ridotto, solo 2600 kg senza motori, e puรฒ installare sia fuoribordo sia entrofuoribordo per una potenza massima di 740 cavalli.
Sessa, Chris-Craft, Salpa e Invictus
Infine, tanto per non snobbare la fascia piccola del mercato (solo come dimensioni, non necessariamente come prezzo di vendita), altre quattro novitร hanno mosso il mondo degli open al salone di Genova, il Sessa Key Largo 27, proposto in versione entrobordo un grande classico delle barche aperte della cosiddetta nautica minore, ma molto piรน diffusa della maggiore.
Una chicca per intenditori รจ il Chris-Craft Capri 27, che ben miscela linee morbide e tondeggianti con una prua verticale, ponte in teak, tappezzeria in pelle, personalizzabile per colori e combinazioni come praticamente tutto il resto dell’imbarcazione. Uno dei dettagli on secondari tipici del cantiere americano.
Il cantiere Salpa porta alla ribalta il Laver 26X, un barchino da neanche otto metri ma con geometrie da barca grande.
Infine la piccola di Invictus, il cantiere che materializza le creazioni di Christian Grande, che con il suo 200 Hx dice la propria sugli open di taglia micro, dando stile, eleganza e attenzione al dettaglio anche tra le barche di minori dimensioni.