Si chiama Suzuki DF 350 A ed รจ l’ultima novitร  che abbiamo avuto l’opportunitร  di testare su due imbarcazioni diverse, il Next 370 di Ranieri international, di cui abbiamo pubblicato la prova in mare, e sul Prince 25 di Nuova Jolly Marine di cui vi daremo conto nei prossimi giorni.

350 suzukiPotenza, forte accelerazione, consumi contenuti. Questi i valori registrati in prova. Ma come sono stati raggiunti questi risultati?

Nello sviluppo del nuovo Suzuki DF 350 A , la casa produttrice ha affermato di essere partita da zero per il progetto e lโ€™ingegnerizzazione del motore,ย  “in modo da poter considerare tutti i possibili fattori negativi che derivano dall’incremento di potenza, risolvendoli senza condizionamenti”.

Il metodo รจ stato quello di porsi delle domande e darsi delle risposte analizzando dati e sperimentando in acqua. Una di queste domande ha riguardato il sistema di propuslione: c’รจ un modo per trasformare lo spreco di energia dell’effetto evolutivo dell’elica per trasformarlo in potenzaย e migliorare l’efficienza?

La risposta รจ venuta dal risultato di una serie infinita di test, e dall’utilizzo di eliche a tre e quattro pale.ย ย La conclusione per Suzuki, รจ stata quella di sviluppare un nuovo tipo di doppia elica, ciascuna a tre pale che ha permesso di raggiungere velocitร  piรน elevate e ha fornito un’incredibile spinta in accelerazione.

Molto lavoro รจ stato sviluppato anche sulla struttura delle eliche. Poichรฉ la coppia del motore viene distribuita su sei pale anzichรฉ tre, si pensava che le pale dell’elica potessero essere piรน sottili. Durante le prove pratiche, si รจ notato che l’elica posteriore, con il fuoribordo trimmato, lavorava in una miscela di acqua e aria che avrebbero stressato troppo le lame sottili. Per raggiungere quindiย  l’efficienza ottenuta, gli ingegneri Suzuki hannoย dovuto riprogettare la forma, lo spessore e la geometria dell’elica.

eliche 2E’ stata inoltre introdotta un’altra ideaย innovativa, ossia un sistema di propulsione a doppie eliche contro-rotanti che assicura una maggiore “presa” nellโ€™acqua.ย  Laย coppia del motoreย รจ inoltre distribuita uniformemente su entrambe le eliche, e di conseguenza si possono montare eliche con un diametro piรน piccolo e con esse anche gli ingranaggi potranno avere dimensioni inferiori.

Altra riflessione infatti, era stata fatta sulla scatola del cambio, che in un motore piรน potente dovrebbe teoricamenteย  contenere ingranaggi piรน robusti e grandi, costringendo quindi all’adozione di un piede piรน voluminoso con conseguente disturbo del flusso idrodinamico. In casa Suzuki, ne รจ scaturita una domanda strettamente collegata ai quesiti che si erano posti sull’elica:ย possiamoย progettare un cambio con ingranaggi altrettanto robusti ed efficaci ma piรน piccoli, in modo che il nostro piede sia piรน idrodinamico?

Simulazioni al computer, calcoli e test in mare hanno infine sortito un risultato sotto gli occhi di tutti:ย  il piede del DF350A, col suo cambio a rapporti ridotti, ha risolto il problema, “segnando un nuovo punto di riferimento – diconoย  alla Suzuki – sul mercato, migliorando significativamente il modo in cui un fuoribordo converte la potenza del motore in spinta subacquea”.

Come detto, fra le caratteristiche principali del nuovo DF 350A, c’รจ la potenza, che in questo caso รจ di 80 HP/litro, per un motore V6 da 350 HP. Per raggiungere questo valore, รจ stato aumentato il rapporto di compressione, portandolo a 12.0:1, il valore piรน alto mai ottenuto in un motore fuoribordo di serie.

Una performance che aveva come contropartita il rischioย  del battito in testa tipico dei rapporti di compressione molto elevati. In sostanza, la necessitร ย che siย  manifestava, era quella di garantire un flusso di aria piรน fresca e asciutta al motore, rispetto a quella presente suzuki 350 raffreddamentonell’ambiente esterno.

In cantiuere si racconta che la soluzione arrivรฒ:” quando un ingegnere Suzuki, in viaggio su un treno durante una giornata di pioggia, osservรฒ come le gocce dโ€™acqua della si spostasseroย  lungo i vetri del treno per effetto della velocitร . Capรฌ che quella era la strada: si doveva utilizzare la velocitร  per convogliare le goccioline dโ€™acqua e scaricarle fuori dal collettore di aspirazione. Di conseguenza si lavorรฒ immediatamente per intercettare il vapore acqueo, progettando un filtro a lamelle che lo catturasse e lo deviasse lontano dal flusso di aspirazione”.

E’ nato cosรฌ il sistema Dual Louver System,ย che “incorpora un doppio filtro composto da lame, ciascuna progettata con una forma precisa detta โ€œdog-legโ€, che segue una particolare forma, piegata con una precisa inclinazione. Mentre la prima parte del filtro, quella esterna, rimuove le gocce dโ€™acqua piรน consistenti, la seconda, interna, elimina lโ€™acqua vaporizzata”.ย  Con questo sistema, la temperatura dell’aria aspirata รจ molto secca e anche piรน fredda di 10 gradi in meno rispetto all’ambiente esterno.

iniettoriQuindi รจ stata la volta dell’alimentazione. Raffreddare il cilindro, come รจ riuscita a fare Suzuki, impone che il 100% della benzina sia iniettato in un preciso istante e con un determinato angolo nella camera di combustione. Precisione e puntualitร  dunque, le caratteristiche richieste per l‘immissione di carburante.ย  Suzuki ha puntato sulla tecnologia a doppio iniettore. Due iniettori piรน piccoli e piรน precisi che garantiscono la precisione necessaria e una vaporizzazione migliore.

In queste condizioni progettuali non poteva passare inosservato il pistone sottoposto a una pressione eccezionale. E’ stata quindi usata la tecnica del “peening” ossia il bombardamento del cielo del pistone con una pioggia di pallini in modo da creare una serie di micro avvallamenti in grado di distribuire in modo uniforme la pressione generata durante la combustione.

Potenza, accelerazione, dicevamo, e consumi contenuti. Qui entra in gioco ilย Lean Burn System di Suzuki. Si tratta di un sistema sperimentato da anni dalla casa giapponese, in grado, grazie al lavoro di una centralina, di alimentare costantemente il motore conย la miscela ottimale di aria e benzina, riducendo la percentuale di carburante e aumentando quella di aria. Un sistema che, oltre a ridurre i consumi, riduce fortemente anche l’impatto ambientale.

Con questo sforzo progettuale – che ha riguardato tanti altri ambiti di questo fuoribordo, dai sistemi per renderlo ancora piรน silenzioso, allaย  riduzione delle vibrazioni, dalla scomparsa dei cavi a favore di una totale gestione eletronica fino all’elevato rapporto di riduzione che regala una coppia potente mai vista – รจ stato immaginato e costruito il nuovo DF350 A. Un fuoribordo che segna una vera piccola rivoluzione.

I test in mare

Abbiamo testato in mare il nuovi Suzuki DF 350 installati su due scafi completamente diversi: il Next 370 di Ranieri International, una barca cabinata con una lunghezza fuori tutto di 11 metri e un dislocamento di 4,500 chilogrammi, eย  su un Prince 25, un rib di Nuova Jolly lungo 8,45 metri e con un peso di 1500 chili.

Diversa anche la potenza a disposizione, visto che sul Next avevamo una coppia di Suzuki 350 Df e sul Prince 25 un solo fuoribordo. In entrambi i test, la caratteristica che ci ha colpito maggiormente รจ stata l’accelerazione, che fatte le dovute proporzioni, in entrambi i casi si รจ manifestata in modo brioso. Nel caso del Next 370, abbiamo verificato come in 7,50 secondi si sia passati da fermi a 20 nodi. Quindi non solo accelerazione, ma anche una veloce progressione nel trasformare potenza in velocitร . Nel caso del Prince 25, lo scattto da 0 a 20 nodi si รจ bruciato in 4,8 secondi.

Altra caratteristica saliente, รจ la silenziositร  che il cantiere a sottolineato nella sua presentazione. In mare, al minimo dei giri il rumore รจ impercettibile, in acluni casi sorge il dubbio che il fuoribordo sia acceso. Davvero contenuto il rumore ai regimi di crociera mentre al massimo delle prestazioni la rumorositร  รจ quella di qualunque altro fuoribordo.

Infine abbiamo potuto verificare la reale efficacia del sistemaย Lean Burn descritto sopra. I consumi registrati ai diversi regimi di giri sono davvero sotto la media. Nel caso del Prince 25, a 5500 giri in consumi si sono fermati a 100 litri/ora mentre sul Next 370 a 6000 giri i due DF 350 hanno fatto registrare un consumo complessivo di 180 litri/ora.

 

Prestazioni e consumi sul Next 370 motorizzazione 2 DF 350

Giri/min Velocitร  Kn Consumo lt/h Consumo lt/m
1000 4,8 8 1,67
1500 6,2 14,5 2,34
2000 8 21 2,63
2500 9,2 34 3,70
3000 12 52 4,33
3500 16,7 69 4,13
4000 22 91 4,14
4500 27,3 112 4,10
5000 32,3 148 4,58
6000 42,5 180 4,24

Prestazioni e consumi sul Nuova Jolly Prince 25 1 DF350

Giri/min Velocitร  Kn Consumo lt/h Consumo lt/m
1000 4,5 4,3 0,95
1500 6 8 1,30
2000 8,9 13,5 1,52
2500 11 17,5 1,59
3000 21 27,5 1,30
3500 25 33 1,32
4000 30 50 1,66
4500 35 64 1,82
5000 39 80 2,05
5500 44 100 2,27

 

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