Erano 117, ne sono stati selezionati 67 e, alla fine, ha vinto uno solo: il Torqeedo Cruise FP. Cerimonia in grande stile al Mets di Amsterdam per il DAME Award, il premio che ogni anno viene assegnato ai migliori tra accessori, materiali e in generale alla componentistica nautica nel mondo.
Torqeedo ย FP ย (importato in Italia da Selva Marine) รจย un sistema di propulsione elettrica pensato per le barcheย a vela, esiste in due versioni: Cruise 2.0 FP (la sigla significa Fixed Pod) eย Cruise 4.0 FP, rispettivamente da 2 e 10 kW, paragonabili, in termini di spinta, a motori entrobordo da 5 o 8 HP. Di questa stessa tecnologia vi avevamo giร parlato presentando il primo motore elettrico applicato direttamente alla pala del timone.
E se Torqeedo รจ primo overall, c’รจ anche un italiano tra i vincitori in una delle sei sotto categorie previste dal DAME (allestimenti interni): laย BCMย illuminazioneย con il suo geniale faretto da interni Jolly Roger, con aggancio magnetico, accensione anche in remoto e collegamento Bluetooth (e su di lui vi presenteremo un approfondimento in giornata).
La giuria del DAME รจย piรน che attendibile, composta daย Bill Dixon, di Dixon Yacht Design รจ il presidente, ci sono poi Torsten Conradi, Judel/Vrolijk & co; Jarno Jakopin, J&J Design;ย Jan Dirk Jansen, TU Delft; ย Nigel Calder; ย Peter Hemp, ICOMIA e Brigit Schnaase della Schnaase Interior e soprattutto dal nostroย Andrea Frabetti diย Diesel Center S.p.A, e primo storico capo delย dipartimento Ricerca e Sviluppo di Ferretti Group. Proprio a lui, a caldo abbiamo chiesto come mai la scelta รจ caduta sul prodotto tedesco:
“E’ un innovativo prodotto, rappresenta un grande passo in avanti nel campo delle propulsioni ibride. Il suo grande merito รจ quello di aver reso il sistema molto semplice, e non parlo solo di lui come oggetto, ma ย anche dell’installazione. E’ praticamente “plug and play”, risolve quindi uno dei problemi principali dei sistemi ibridi, non sempre facili da inserire all’interno del “sistema barca“.
Da cosa deriva questa facilitร ?
“Prima di tutto perchรฉ tutto “scompare” dentro al pod. Tutto avviene lรฌ dentro, ci sono motore e inverter. All’interno della barca si ha poi un guadagno grandioso in termini di spaziย “.
In pratica questo sistema permetteย di dire addio ai motori diesel?
“Con questa propulsione puรฒ bastare un normale generatore e, ovviamente, il giusto banco di batterie. Parliamo di barche a vela e di dimensioni non troppo grandi, anche se possono ovviamente essere installati anche due pod su un solo scafo. Un altro notevole vantaggio รจ poi che generatore e batterie possono essere installate ovunque nella barca, si possono gestire i pesi al meglio. Non si รจ piรน vincolati alla “vecchia” sala macchie sotto alla scaletta“.
Gli altri vincitori di categoria sono: Airmar (per il Multi Log DX 900), Harken (con la sua serie di winch Air, realizzati in Italia), Zhik (per il suo abbigliamento water proof Avlare), True Design (che bissa il successo dell’anno scorso nella sezione marine equipment) e Securitag (con il suo Sea Tag, bracciale per l’individuazione dell’uomo a mare tramite smartphone). Anche di loro parleremo nel dettaglio nei prossimi giorni.