Cosa si è visto di nuovo è interessante al Mets edizione 2016? Molto. Come ogni anno la fiera olandese si conferma non solo il luogo di incontro ideale per gli operatori del settore, ma anche fonte quasi infinita di nuovi prodotti (o semplici idee) tutti da scoprire. E magari da raccontare.
Qui ne abbiamo raccolte tre, molto diverse tra loro, ma tutte “stuzzicanti“.
Iniziamo da un prodotto francese, si chiamano Trim Control e sono una sorta di tell-tales elettronici. Il loro scopo è esattamente quello dei loro originali in tessuto, raccontare se sul bordo d’ingresso della nostra vela di prua c’è un flusso laminare o turbolento. Ma, anziché affidarci al nostro sguardo, con questo prodotto potremo capirlo leggendolo su un display vicino alla timoneria. Si applicano con un’adesivo sulla vela e all’interno
hanno un piccolo trasmettitore e la batteria, connessi via wi-fi con la rete di bordo. Il messaggio è semplicemente “binario”: laminare/turbolento.
Arrivano dall’esperienza del navigatore solitario francese Michel Desjoyeaux e sono realizzati da Mer Agitee. E’ un prodotto ancora in fase sperimentale (l’interfaccia che riproduce sul display lo stato dei filetti è ancora un po’ grezzo), ma ha sicuramente un impiego interessante sui mega yacht, per chi naviga tanto di notte e in generale per uso professionale: i dati che arrivano possono essere tradotti sulla strumentazione della barca ed essere integrati in un sistema più complesso di rivelazione e analisi sulle prestazioni.
Segnaliamo poi NeptuLink, anche lui Francese, della MVG di Brest. E’ un modem che amplifica la portata del segnale 4G e lo rende”agganciabile” da imbarcazioni che navigano fino a 20 miglia dalla costa (in generale si perde dopo 3/4 miglia, anche se la portata varia molto a seconda del ratto di costa).
Ha una doppia scheda SIM, è omologato waterproof IP66 e si naviga a 100 Mbps. La connessione tra l’antenna che va installata il più in alto possibile (2,9 kg di peso) avviene o wi-fi o tramite cavo ethernet. Il difetto? Prezzo un po’ esoso: 2.000 euro.
Chiudiamo con Sea Tags, un interessante sistema per attivare il MOB (Man Over Board) in maniera automatica. Si tratta di un bracciale (13 g di peso) che manda costantemente a bordo un segnale (è compatibile con tutti principali device, tablet o telefoni, basta scaricare la relativa “app”) che si interrompe in caso di contatto con l’acqua. In questo modo il comandante prima viene avvisato e poi avrà a disposizione il punto dell’incidente. Sul proprio smartphone viene anche visualizzata la rotta per ritornarvi.
Non ha un trasmettitore GPS e ha una portata di 100 metri (distanza massima tra bracciale e device di bordo), possono essere accoppiati infiniti bracciali, ed ha una sua batteria interna (un led comincia a lampeggiare se è scarico) che dura circa 600 ore. L’idea non è una novità assoluta, ma qui sono interessanti semplicità e prezzo, circa 79 Euro.