Come vi avevamo anticipato pochi giorni fa, in occasione dell’annuncio dell’annullamento del Salone di Venezia, la situazione delle associazioni di categoria della nautica da diportoย Ucinaย eย Nautica Italiana, รจ al momento decisamenteย tempestosa.
Tanto cheย le cariche piรน alte di entrambe le associazioni sono state convocate, insieme, davanti al collegio dei Probiviri di Confindustria. Come si sa Ucina ne รจ giร parte, Nautica Italiana ambisce ad esserlo e sarebbe dovuta entrarciย dai primi di marzo. Presenti all’incontro per Nautica Italiana:ย Lamberto Tacoli (Presidente), Lorenzo Pollicardo (Segretario Generale) e Giovanna Vitelli (Vicepresidente), mentreย per Ucina: via webย da Parigi Carla Demaria (Presidente), Marina Stella (Segretario Generale) eย Maurizio Balducci (Vicepresidente).
Sui contenuti della riunione non si sanno ancora i dettagli, ma per certo si รจ trattata di una generale tirata d’orecchie per entrambe nell’ottica di un raddrizzamento della situazione. In un momento in cui il mercato europeo della nautica, con fatica, ma dร ย qualche segnale di ripresa e quello americano sta invece ripartendo con un certo entusiasmo, quello italiano continua a stagnare. C’รจย qualche timido passo in avanti (soprattutto nel mondoย della vela) ma la situazione – escluso il mondo dei mega yacht – continua ad essere da allarme rosso.
Lo stesso dicasi per i Saloni in Italia:ย Genova in forte declino, Venezia abortito, Milano piรน Tigullio (annunciato e poi smentito da Nautica Italiana) se si farร sarร solo nel 2017. All’opposto le fiere Cannes,ย Dรผsseldorfย eย Amsterdamย (per gli accessori) sono in forte ascesa.
Lo scenario piรน probabile รจ quello della nascita di una Federazione all’interno di Confindustria che unisca sotto la sua egida entrambe le associazioni.
E’ una strada che Confindustria spinge anche in altri settori per far fronte al fenomeno, molto italiano, della frammentazione delle associazioni (e delle relative poltrone). Questo sempre ricordando che questo genere di Federazioni hanno una durata limitata, due o tre anni, con la missione di ricomporre i conflitti per il bene e la crescita del rispettivo settore industriale.
Visto il livello di conflittualitร che attualmente regna tra Ucina e Nautica Italiana, la dimensione spesso personale delle rivalitร ย e l’incancrenimento dei problemi, non si puรฒ che augurare buona fortuna a chi prenderร in mano la situazione in Confindustria e il primo problema sarร laย stesura dello statuto della Federazione e del relativo sistema di voto per l’elezione del nuovo “Superpresidente”.
Certo รจ che, al momento, sembra l’unico scenario possibile e che tutto questo suonaย come un inclemente palesamento del fallimento delle politiche adottate fino ad ora. Molte energie dedicate a farsi la guerra, poche a difendere gli interessi e a promuovere il settore. Serve un “adulto” che faccia far pace ai due bambini litigiosi.