Miami. Absolute, premiere americana per la Navetta 58

Si sente spesso, a volte impropriamente, parlare del “DNA”di qualcosa. Un codice genetico che evoca lo stretto legame, l’appartenenza, anche la discendenza, di determinati caratteri. Nel caso di Absolute Yachts tuttavia il termine non sarebbe usato a sproposito. Nata nel 2002 dalla volontà di Marcello Bè e Sergio Maggi di proseguire l’esperienza iniziata con Angelo Gobbi, nell’omonimo cantiere, Absolute Yacht è un’azienda che sul concetto di “famiglia” ha fondato il suo successo.

Da subito Sergio Maggi, progettista presso Gobbi, e Marcello Bè, responsabile della logistica e dei reparti tecnici di quel cantiere, coinvolgono l’ex “patron” Angelo nella loro avventura. Da quel primo passo struttureranno in breve un’azienda in controtendenza rispetto alle strategie di gran parte della concorrenza: ogni fase del processo produttivo avviene nello stabilimento di Podenzano, e nulla viene decentrato o affidato ad altri. La proprietà e la direzione aziendale coincidono, e la vicinanza di queste figure rispetto ai processi produttivi crea una struttura agile e motivata. Tutti, dai due fondatori fino all’ultima delle maestranze, corrono verso il medesimo obiettivo: un prodotto totalmente “made in Italy” testimone di assoluta qualità. “Absolute”, appunto.

Quindici anni possono sembrare tanti, o pochi, a seconda della propria percezione, ma questo è stato il tempo necessario a Maggi e Bè per passare dal piccolo capannone a Carpaneto, ad essere un’azienda di riferimento in Italia, e una realtà ben presente nei mercati asiatici, russi, e australi; negli Stati Uniti come in sud america. Consapevoli di ogni fluttuazione nelle tendenze del mercato, in Absolute comprendono subito come parte della domanda si sia spostata negli ultimi anni verso un lusso più concreto, meno ostentato e più goduto.

Nascono così i progetti relativi alle “navette” di Absolute: Navetta 52 e Navetta 58. Presenti da sempre nei mercati del nord europa e in quello nord americano, alle nostre latitudini queste imbarcazioni hanno seguito un po’ le sorti della crisi. Hanno trovato spazio cioè quando ci si è resi conto delle straordinarie possibilità che offrono, e a costi d’esercizio molto contenuti rispetto a un super yacht.

Quello che colpisce subito guardando la Navetta 58 presentata al mercato americano durante il salone di Miami, è l’altezza delle sue murate, e più in generale la distanza del ponte principale dall’acqua. Non è un caso. Uno dei vanti di Absolute, per questa linea di imbarcazioni, è appunto la percezione, realistica, di essere in un ambiente quasi casalingo, mai opprimente, dove ogni spazio è ampio e confortevole.

L’altro elemento distintivo, che si fa immediatamente notare, è la vasta superficie delle finestrature, imponente sul ponte principale, e generosa al ponte inferiore. Questa presenza è resa possibile dalla qualità costruttiva delle imbarcazioni di Absolute, che, grazie ad un procedimento definito ISS (acronimo di Integrated Structural System: allo scafo già rinforzato con una griglia multi direzionale, sono resinati i diversi elementi di arredo, preassemblati, e resi monolitici prima di formare un unico corpo solido con lo scafo stesso), sono divenute famose per non patire fenomeni di torsione, o manifestare scricchiolii, o vibrazioni.

Esternamente la Navetta 58 presenta una struttura “importante”, alleggerita da alcuni accorgimenti stilistici. Il fly sembra sospeso sopra le grandi vetrate scure, e la struttura del roll bar, che oltre a fornire  ombra alla postazione di guida esterna fa da base alle antenne, è opportunamente inclinata in avanti, e sembra prolungarsi (è un’illusione prospettica) nell’elemento di raccordo tra il fly stesso e la murata a poppa.

Partendo da poppa estrema troviamo l’ampia spiaggetta sommergibile, e i gradini di discesa laterali dal pozzetto verso questa. In questa zona c’è l’ingresso della cuccetta per l’equipaggio, all’interno della quale si  trova anche l’accesso alla sala motori.

Dal pozzetto, servito da un divano e da un tavolo, si può salire al fly grazie alla scalinata posta sul lato sinistro. Il fly costituisce una spettacolare terrazza sul mare. Funzionalmente è suddiviso in tre zone: la zona prendisole a lato della scala d’accesso, il salotto centrale opportunamente accessoriato, e la parte più a prua che ospita la  consolle di pilotaggio centrale, e due divani gemelli contrapposti, per gli ospiti interessati alla navigazione.

Un camminamento laterale, porta dal pozzetto alla zona di prua, dove ad un grande divano a “C”, disposto frontalmente alla direzione di navigazione, si contrappone un ampio prendisole. Tra il pozzetto e gli ambienti interni si frappone una grande porta scorrevole in vetro, che, una volta aperta, crea un unico spazio privo di interruzioni tra l’esterno e l’interno. Un ampio salotto con due divani contrapposti, uno lineare e l’altro a C, è l’elemento di arredo che anticipa, saliti due gradini, la zona della cucina, un grande tavolo servito da un divano, e la postazione di pilotaggio.

Davvero degna di una “piccola nave”, quest’ultima fornisce ogni ausilio alla navigazione, ed ogni controllo è disponibile con modalità immediate ed ergonomiche. La discesa al ponte inferiore è possibile grazie ad una scala posta a fianco della consolle. Immediatamente verso prua trova posto la cabina Vip, mentre uno stretto corridoio conduce fino alla cabina armatoriale a poppa, spettacolare con le ampie finestrature laterali, il letto centrale, ed ogni tipo di comfort. Un’altra cabina, con letti separati e  bagno dedicato, completa la zona notte.

Nella filosofia di Absolute c’è il rispetto per l’ambiente, e la volontà di un impatto sempre meno evidente sulla natura, che attraversiamo anche con le nostre imbarcazioni. Da questo approccio nasce la collaborazione con la Volvo, e l’adozione sistematica dei sistemi di motori IPS Volvo Penta, che garantiscono elevate prestazioni, ma anche emissioni limitate e bassi consumi. Due le motorizzazioni possibili per la Navetta 58: il sistema D6-IPS600 che prevede una coppia di motori da 435cv , e il sistema D11-IPS800 con due motori da 625 cv.

 

Antonio Iaria

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