Dusseldorf. Il foiling per tutti, ecco Aeronamics Flo1

Si chiama Flo 1 ed è la prima deriva monoscafo espressamente progettata per consentirvi di navigare in foiling senza costringervi al lungo, faticoso (e molto, molto bagnato) tirocinio richiesto dal Moth, la classe internazionale di derive. Certo, è anche meno veloce, ma di questo alla Aeronamics, il gruppo olandese che l’ha pensata e costruita, non ne fanno mistero e sostengono che superare i 20 nodi è già sufficientemente eccitante (per la cronaca il record ufficiale di velocità massima raggiunto da un International Moth è 29,1 nodi). In compenso: “Flo 1 è stabile, sufficientemente larga da garantirvi una seduta comoda anche se navigate con due nodi d’aria, è semplice da armare e da fare funzionare e bastano 6-8 nodi di vento per staccarsi dal pelo dell’acqua”, dichiara Jurian Rademaker della Aeronamics.

Grafica del Flo 1 di Aeronamics. Da notare che per la stabilità in navigazione anche la pala del timone è dotata di appendici.

Il trucco è nel sistema di foil, sviluppati con tecnologia Dss (Dynamic Stability System), vale a dire due alettoni ricurvi dalla forma a L, retraibili all’interno dello scafo e che lavorano insieme a una normale deriva basculante (basculante nel senso prua-poppa, proprio come una normale deriva da… deriva, non si muove da destra a sinistra come una canting keel). Quando la barca comincia a sbandare, il foil sottovento genera una spinta verso l’alto grazie al profilo alare e al tilt, vale a dire l’angolo di incidenza del bordo anteriore del foil. Per migliorare ulteriormente la stabilità anche il timone è dotato di due appendici perpendicolari alla pala poste all’estremità inferiore (in pratica, una T rovesciata) e che raggiunge una profondità di 95 centimetri.  Affinché sia garantita una spinta verso l’alto sufficiente a staccare lo scafo dall’acqua, il tilt è adattabile in funzione della stazza del velista al timone (il Flo 1 è un singolo): maggiore è il peso, maggiore è l’angolo di incidenza del bordo di ingresso dell’alettone. La regolazione avviene tramite vite e in funzione di tabelle precompilate di semplice mesa in pratica: tanti chili a bordo tanto è l’angolo che deve avere l’alettone idrodinamico.

Per rendere la barca più stabile e godibile in tutte le condizioni, a poppavia dell’albero la coperta è molto larga, quasi una terrazza: per 4,25 metri di lunghezza, il Flo 1 raggiunge al baglio massimo 1,80 metri di larghezza (2,30 se la misura viene presa dall’estremità dei foil). La costruzione è in fibra di vetro, resina epossidica e carbonio, usato per i rinforzi e per il rig, una scelta che consente di limitare il peso della barca armata in soli 55 kg, con 45 kg di scafo.
Alla Aeronamics non temono di dichiarare il prezzo di questo esperimento (se riuscito a pieno potremmo solo dirlo dopo una prova in acqua) che parte da 10.700 euro, Iva esclusa. A questa pagina è possibile vedere il Flo 1 in tutte le sue angolazioni.

Giacomo Giulietti

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