Un patrimonio di Bandiere Blu sventola lungo tutta la penisola. La Liguria è la più virtuosa di tutti

Anche quest’anno l’Italia fa man bassa di Bandiere Blu. Rispetto al 2015 crescono le spiagge e restano stabili gli approdi più virtuosi lungo tutta la penisola.

Fra tutte le regioni è la Liguria che si fa notare più di tutti e si porta a casa il bottino maggiore tra coste e porti che potranno far sventolare la Bandiera Blu. Le spiagge sono 25, due le new entry: Levanto e Ceriale, e gli approdi sono 14. Grande soddisfazione per il gruppo Cozzi Parodi che, come già l’anno passato, vede premiate le sue tre strutture del ponente ligure: Portosole a Sanremo, Marina degli Aregai a Santo Stefano al Mare e Marina di San Lorenzo a San Lorenzo al Mare.

Le Bandiere Blu vengono assegnate ogni anno dalla Foundation for Environmental Education (FEE), organizzazione onlus non governativa con base in Danimarca. Per essere premiato non basta avere l’acqua più bella e più pulita, sono anche altri gli aspetti che entrano in gioco e sono legati al turismo sostenibile, alla valorizzazione delle aree naturalistiche, alle presenza di aree pedonali e piste ciclabili, alla gestione dei rifiuti.

“La salute del mare è strettamente correlata alla gestione del territorio – ha dichiarato Claudio Mazza, presidente di Fee Italia – l’ambiente marino costiero è indubbiamente uno dei più minacciati e bisognoso di un’azione efficace e ad ampio raggio”.

Avere l’eco label della Bandiera Blu oggi è importante; secondo una ricerca fatta dall’Università di Urbino e Perugia rafforza l’immagine di spiagge e approdi premiati e innesca un meccanismo virtuso che porta a una sempre maggiore attenzione verso l’ambiente e il territorio. “Il fatto che i Comuni virtuosi in Italia stiano aumentando – prosegue Mazza – testimonia una attenzione sempre maggiore verso buone pratiche e una gestione sostenibile del territorio, che partendo dall’amministrazione comunale si allarga a tutti i settori, coinvolgendo con la filosofia del miglioramento continuo tutta la comunità locale”.