E’ uno sparide di grandi dimensioni dal corpo ovoidale e compresso, testa massiccia a profilo curvo e decrescente con bocca marcata nella parte inferiore. Le mascelle sono corredate di denti aguzzi dove ai lati spiccano dei robusti canini.
Ha una pinna dorsale unica formata da 12 raggi pungenti, mentre la pinna anale ha solamente tre aculei. La coda è tozza e robusta dove le punte delle pinne sono bianche orlate di nero e oro. Gli esemplari stanziali per il mimetismo tendono a modificare il manto prendendo i colori dell’habitat.
Vive nelle zone litorali in prossimità del fondo, soprattutto dove si accumulano alghe e posidonia, tra i fondali di roccia e corallino. Durante lo stadio giovanile si riunisce generalmente in branchi ma, con l’incremento della taglia, è più facile imbattersi in esemplari solitari. E’ facile riconoscerlo per il colore scuro del manto dove risalta l’occhio giallo intenso incastonato in una possente testa. E’ una varietà difficile sia da incontrare sia da insidiare poiché ha la caratteristica di cacciare e subito d’andare a rifugiarsi.
Per capire di cosa stiamo parlando ecco i materiali usati a bordo. Un display AXIOM PRO Raymarine di ultima generazione ed un trasduttore da un KW B265 LM abbinati ad un secondo trasduttore EV 100 saranno veramente un valore aggiunto. Grazie ad una box interna da un KW ed una doppia presa dietro al display si riesce ad andare con i connettori delle sonde direttamente nello strumento in modo d’avere contemporaneamente una maggior elaborazione del dettaglio.
Il nuovo binomio di trasduttori darà al pescatore moderno una visione completa del fondale; 4 tipi di lettura in contemporanea saranno il importantissimi indicazioni special modo la schermata tridimensionale.. è un ideale suggerimento per chi traina perché riproduce con estrema definizione le singole prede, il pesce foraggio ei dettagli del fondale.
Canaloni, anfratti, posidonia, corallino, pietre sparse nel fango sono sicuramente posti ideali dove vive il dentice e con Raymarine abbiamo la visione completa di tutto ciò.
L’affondamento
Se l’imbarcazione mantiene la canonica velocità di traina e le condizioni meteomarine sono favorevoli, è possibile far scendere le esche con qualsiasi metodo d’affondamento. Quando però i sopracitati parametri non combaciano, specialmente nella ricerca di prede di fondale, la scelta del metodo si ristringe a solo due elementi: l’intramontabile piombo guardiano e l’innovativo affondatore elettrico a palla. Per non fare torti a nessuno abbiamo armato con ambedue i sistemi d’affondamento.
Riguardo alle zavorre: per raggiungere la fatidica profondità dei meno 50, l’affondatore è stato dotato di un piombo a disco da 7 chilogrammi mentre i 750 grammi di peso sono bastati al guardiano.
Uso del fluorocarbon
Lavorando a stretto contatto coi fondali merita costruire i terminali unicamente con fluorocarbon. Questo monofilo, oltre ad avere doti d’invisibilità ha la caratteristica di essere resistente all’abrasione. Ci sentiamo in dovere di segnalare un nuovo prodotto di casa seaguar “SECOL”.. Ha la caratteristica oltre ad avere una morbidezza estrema una maggiore resistenza all’abrasione del 15% in più rispetto ai modelli precedenti dote ideale per chi come noi ama la traina al dentice con esca viva.