Evinrude E-TEC G2 300 su Zodiac Milpro SRA 900 . Test a bordo del gommone della Guardia costiera americana.

I motori: Evinrude E-TEC G2 300

Evinrude si è nettamente distinta, da tutti i produttori concorrenti, con la scelta di continuare a sviluppare tecnologicamente una gamma di motori fuoribordo a due tempi.

Una scelta coraggiosa, quella del produttore americano, che non si è limitata a fare leva sulle emozioni derivanti dalla rapidità di risposta in accelerazione ed affidabilità, tipiche dei motori a due tempi, ma è anche innovativa.

Oltre alla coppia, infatti, la gamma possiede tutte le caratteristiche proprie ai moderni motori in fatto di prestazioni e di consumi ed è anche eco-friendly.

La serie E-TEC G2 è dotata di un progredito sistema elettronico, che permette di avere un controllo perfetto della gestione dell’iniezione diretta della miscela carburante/olio. Promette quindi di essere equilibrata nei consumi e di garantire un livello di emissioni bassissime, infatti la serie E-TEC è catalogata come la più pulita al mondo. Una vera svolta ed un paradosso, se pensiamo al sentito attuale rispetto ai motori a due tempi che li vede percepiti come i più inquinanti.

Abbiamo voluto testare durante il Boat Show di Miami, il motore più potente della serie: l’ Evinrude E-TEC G2 300  HP V6 da 3,4 L.Per effettuare il nostro test abbiamo scelto un’imbarcazione inusuale, uno Zodiac Milpro SRA 900.Lo Zodiac Milpro SRA 900 è un’imbarcazione professionale, studiata in particolar modo per affiancare le forze governative, come la guardia costiera.

Quindi, per forza di cose, oltre ad essere robusta, sicura ed affidabile, deve essere anche molto agile e veloce in manovra. Qualità che sembrano calzare a pennello a quelle di un motore a due tempi.

La barca: Zodiac Milpro SRA 900

Salgo a bordo e ad accogliermi c’è Jake Albinio, di Zodiac Milpro ed ex membro della Guardia Costiera, che mi illustra con dovizia di particolari l’imbarcazione su cui effettueremo la prova.Non ci metto molto a realizzare che è decisamente “tosta”. Lo scafo e la carena sono completamente in alluminio.La carena è anche rinforzata ed è disegnata con lo speciale sistema a due stabilizzatori laterali, per migliorare di molto la manovrabilità negli spazi stretti, ad alte velocità.

I tubolari sono realizzati in Duratane®. Sono composti da più camere d’aria indipendenti, per non compromettere tutta la struttura in caso di singoli fori nei tubolari.

Le valvole di gonfiaggio hanno tutte un intelligente pressostato per evitare l’esplosione della camera d’aria in caso di urto improvviso. Si aprono e scaricano l’aria in eccesso  in caso la pressione interna aumenti improvvisamente.

I serbatoi del carburante sono due. Sono posti in differenti posizioni per potere spostare il carburante dall’ uno all’altro e bilanciare al meglio l’imbarcazione.

Le sedute, tutte necessariamente dotate di un sistema ammortizzante con pistone a pressione regolabile,  sono avvitate su guide poste sul camminamento che corrono per quasi tutta la lunghezza dello scafo.

Anche tutta la struttura della consolle di guida centrale coperta è imbullonata alle guide, in modo da potere cambiare a piacimento la configurazione interna dell’imbarcazione.

La prova

L’imbarcazione è pronta e, accendendo la coppia di motori, rilevo subito la loro silenziosità al minimo. Molliamo gli ormeggi e abbandoniamo l’affollato molo del Boat show, a bordo siamo in 4.

Decido di procedere, inizialmente, con Jake Albinio al timone, posso così rilevare ed appuntare tutti i dati relativi alle prestazioni. Raggiunto il largo, apriamo le sedute ammortizzate e spingiamo la manetta. La risposta dei motori è immediata.

Il rumore dei  motori cresce con i giri, più che pieno sembra tagliente, mi entusiasma.

Gli Evinrude sono reattivi, in 9 secondi siamo a 40 miglia orarie. La migliore efficienza la registro al regime di 3500 giri/minuto, la velocità è di 30 nodi e consumiamo 64 litri all’ora, ovvero 2,2 litri al miglio. I consumi sono ottimi e, per di più, ci troviamo su di un’imbarcazione molto pesante, ben 3,2 tonnellate.

Percepisco un’ inaspettata sensazione di confort, lo  Zodiac Milpro SRA 900 procede veloce e ben bilanciato e, anche grazie al movimento del pistone della seduta, riesco a scrivere agevolmente tutti i dati. Dell’instancabile lavoro svolto dalle sedute ammortizzanti ne avrò chiara coscienza solo alla fine della prova, i video realizzati a bordo sono infatti troppo movimentati. Il corpo, le mani e la camera seguivano il saliscendi del pistone!

Prendo io il comando, sono curioso di assaporare le sensazioni alla guida che, mi sembrano promettenti.

Prima accelero e decelero progressivamente, poi lo faccio più energicamente e bruscamente. Voglio sentire come reagiscono questi motori a due tempi di grande cilindrata.

Capisco che sono insospettabilmente elastici, sono pronti a seguire il comando in modo docile quando se ne vuole fare un uso tranquillo, ma quando occorre danno il meglio di loro.

Scattano prontamente con una risposta rapida ai comandi quando gli si richiede un aumento di potenza repentino, non avverto tempi morti di reazione.

Decelero e subito dopo spingo di nuovo a fondo la manetta, la potenza è tanta e arriva subito.

Mi accorgo durante le rituali virate che lo Zodiac Milpro SRA 900 è un’ottima imbarcazione, così come lo sono i motori. Non tanto per la velocità (abbiamo comunque raggiunto i 47 nodi), ma per quello che può fare in manovra.

Lo scafo è agilissimo, anche durante le virate più strette la poppa non scivola mai sulla superficie dell’acqua. Le condizioni della prova non sono delle più severe, il mare è calmo e la brezza è leggera. Si incrociano, però, continuamente onde create dalla moltitudine di imbarcazioni che transitano di continuo nella baia. Il gommone non ne risente affatto, fende tutte le onde senza problemi, sia durante le manovre che quando è lanciato alla massima velocità.

La sensazione al timone, è quella di potere spingere lo Zodiac Milpro SRA 900 sempre più all’estremo.

Io non esagero durante le manovre, non conosco a fondo l’imbarcazione, è Jake, infatti, che mi mostra fino a dove si possa arrivare, lui ne conosce i limiti.

Mi ritrovo ad effettuare serpentine a manetta completamente abbassata e, quasi, stento a credere ai miei occhi quando leggo i dati trasmessi sul display.

Siamo entrati ed usciti da una virata secca a più di 40 miglia orarie. Effettuiamo cerchi concentrici con diametri strettissimi (poco maggiori della lunghezza del battello stesso).Anche quando sembra che l’angolo di sbandata sia troppo e il tubolare stia per immergersi lateralmente in acqua, l’imbarcazione in realtà rimane sempre in controllo del pilota non perdendo velocità ne aderenza. Lo Zodiac Milpro SRA 900 è un segugio. Rispetto ai gommoni destinati al solo pubblico effettua manovre nella metà dello spazio a quasi il doppio della velocità ed è anche molto solido.

Bisogna considerare che, le manovre estreme da noi eseguite, sono state supportate e rese possibili anche grazie ai motori Evinrude. Il connubio tra uno scafo molto manovrabile e i potenti motori a due tempi moderni è sembrato perfetto.

Evinrude E-TEC G2 300 : Dati della prova

Prova effettuata in condizioni di mare calmo, serbatoi al 60% e 4 persone a bordo.

RPM Velocità in mph Velocita in nodi Litri ora Litri miglio
600 4,9 4,3 3,1 0,7
1000 7 6,1 5,5 0,9
1500 9 7,8 13,1 1,7
2000 10 8,7 25,2 2,9
2500 18 15,6 34,1 2,2
3000 22 19,1 46,3 2,4
3500 34,2 29,7 64,7 2,2
4000 39 33,9 86,8 2,6
4500 45 39,1 106,5 2,7
5000 49 42,6 142,7 3,4
5300 54 46,9 157,2 3,4

 

Accelerazione MPH / SEC
0 – 10 4,11
0 – 20 5,22
0 – 30 6,77
0 – 40 9,22

Dati tecnici Evinrude E-TEC G2 300

Tipo 74º V-6 3,4 L
Cavalli 300
Iniezione ETEC DI
Range operativo 5400-6000 RPM
Peso 258 Kg

Dati tecnici Zodiac Milpro SRA 900

Lunghezza massima 8,87 m
Larghezza massima 2,77 m
Peso senza motori 2789 Kg
Potenza massima applicabile 700 Cv
Capacità serbatoio carburante 643 L
Materiale scafo Alluminio

 

Marco Pinetto


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