Jules Verne Trophy, Natale in cerca del record

Eccolo il pranzo di Natale per gli equipaggi impegnati nel Jules Verne Trophy.

Al suo 34esimo giorno di navigazione, Sprindrift , a tre giorni dal passaggio di Capo Horn (le imagine riprese da un drone nel video qui sopra) si trova in questo momento, alle 10 Utc del 25 dicembre a 38 gradi di latitudine Sud e 48 gradi di longitudibe Est, praticamente al largo delle coste uruguayane.

Sta risalendo con prua 54 gradi e un vento molto leggero da nord ovest contro un onda di 2 metri. Ma soprattutto si trova a 3,4 miglia dietro il record stabilitoda Loik Peyron nel 2011 quando impiegò 45 giorni, 13 ore 42 minuti e 53 secondi per compiere il giro del mondo. Insomma, a un soffio dal nuovo record.

Stessa prua, 54 gradi, per i sei uomini a bordo di Idec Sport, ma molto più esterni rispetto a Sprindrift e soprattutto con 356 miglia di ritardo rispetto al vecchio record. In questo momento sono molto veloci, 32 nodi, grazie a un vento a 40 nodi, contro i 12 di Sprindrift che si trova a destreggiarsi in una brezza che sfiora i 12 nodi.

Quindi le scelte tattiche che i due skipper, Francis Joyon, su Idec e Dona Bertarelli e Yann Guichard su Sprindrift, da qui al prossimo 6 gennaio, data in cui in orari differenti potrebbero battere il record di Peyron, saranno fondamentali.

A bordo dei due multi scafi il clima è altissimo dopo la notte della vigilia passata a monitorare la presenza di Iceberg, soprattutto per l’equipaggio di Idec Sport, allertato della presenza di un enorme blocco di ghiaccio poche miglia a sud, e con l’adrenalina a mille in questo entusiasmante match race intorno al mondo.

Per il momento le diverse scelte strategiche dei due team sembrano avere premiato Sprindrift. Anche l’assetto delle due barche sta facendo pendere per il momento l’ago della bilancia dalla parte di Bertarelli e Guichard. Quattordici persone di equipaggio su un multiscafo di 40 metri contro i 6 uomini imbarcati sui 31 metri di Idec. Ma ora è davvero il momento delle scelte decisive per rosicchiare secondi al vecchio record di Loik Peyron.

Nico Caponetto


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