Omero è un nome che non si scorda facilmente, e chissà se ha contribuito a fare grande la storia di Omero Moretti, uno degli skipper più conosciuti in Italia, soprattutto perché dal 1992 a oggi ha traversato l’oceano Atlantico a vela più di 30 volte. Ha anche formato parecchi dei marinai italiani che oggi navigano, per piacere o per mestiere, ha aiutato tanti appassionati a realizzare il proprio sogno di traversare un oceano a vela, ha avvicinato al mare tantissime persone facendo charter in Mediterraneo d’estate e ai Caraibi in inverno. E ha tante di quelle storie da raccontare sul mare, sulla gente, sui luoghi, che un libro non basterebbe a contenerle tutte (e in effetti pare che un libro lo stia finalmente scrivendo).
Il mare Omero lo porta addosso: navigare è la sua vita, segue una propria “filosofia del mare”, vive in simbiosi con la sua barca, sa leggere le nuvole e le onde, e ha anche quell’aria un po’ burbera da lupo di mare che non si può non avere dopo più di 30 anni passati navigando migliaia di miglia a vela. E soprattutto ha una dote rara tra i navigatori: il piacere di condividere la propria barca, e le emozioni del mare e del vento, con altre persone.
Omero naviga per mestiere, oltre che per passione, ma se gli dite che è fortunato a poter fare della propria passione un lavoro puntualizza: “Fortunato, sì, ma l’ho anche voluto, conquistato, non mi sono tirato indietro di fronte alle prime difficoltà, e soprattutto ho fatto delle scelte. Non deve per forza piacere a tutti, andare per mare facendo charter, ma a me piace davvero, e credo che sia perché ho tanto sognato e desiderato di vivere in mare, a contatto con la natura e le persone. Quando lavoravo in officina, dopo 12 ore alle macchine tornavo a casa, mangiavo e poi avevo a malapena la forza di guardare la TV. Oggi passo le serate in pozzetto a parlare con medici, avvocati, attori, musicisti, imprenditori: è una ricchezza inestimabile per me, e se in cambio devo navigare un po’ anche quando resterei volentieri in rada, beh, mi pare che non ci si possa proprio lamentare…”.
E dopo tanto andar per mare, Omero un luogo dove sentirsi a casa l’ha trovato: non in Grecia, per ora, ma tra la Sardegna e la Corsica, nelle Bocche di Bonifacio, uno dei pochi posti in Mediterraneo dove non si sente la mancanza del vento dell’oceano. È lì che potete trovare Omero e Freya d’estate, per provare in una settimana di vacanza in uno dei mari più belli del mondo cosa vuol dire vivere in barca, e di sicuro ascoltare qualcuna delle sue affascinanti storie.
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