La presentazione di Luca D’Ambrosio sulla comunicazione digitale e le sue applicazioni al settore nautico è stata davvero una lezione su come si naviga il web.
Web 3.0 è un’espressione che molti usano ma di cui pochi conoscono il significato e pochissimi la reale utilità, e quasi tutti in platea si sono ritrovati a prendere appunti. Precursore del web e del passaggio dalla carta stampata alla comunicazione digitale, oltre che appassionato velista, Luca D’Ambrosio è una delle persone più indicate per raccontare agli operatori del settore nautico quello che sta succedendo intorno a loro in termini di volumi di investimento pubblicitario, cambiamento dei mezzi di comunicazione, evoluzione del rapporto tra aziende e clienti.
Un esempio facile è quello della metereologia. Un tempo, non molti anni fa, per avere informazioni meteo accurate i diportisti dovevano avere a disposizione un’accurata formazione, carte nautiche, strumenti, radio, dovevano ascoltare il canale 68. Oggi grazie al continuo flusso di dati, alla facilità con cui le informazioni possono essere georefernziate e alla disponibilità di smartphone e connessione internet, basta accendere il telefono per avere la meteo del mondo intero a disposizione, ovunque e in un attimo.
Oggi siamo abituati ad avere le informazioni nel momento stesso in cui le vogliamo, la velocità e la facilità di internet hanno cambiato il nostro modo di pensare e di vivere le esperienze. Vi ricorderete le emozioni in diretta della Volvo Ocean Race, o dell’impresa di Matteo Miceli: la comunicazione dei grandi eventi sportivi è solo un altro dei comparti del mondo della nautica che può sfruttare in modo completo e dirompente le potenzialità del Web 3.0.
Molti settori stanno gestendo questo passaggio epocale in termini di comunicazione con il proprio pubblico, e la nautica può e deve mettersi al passo con i tempi, sfruttando il vantaggio della propria tradizone e della propria cultura.