Fa un po’ impressione pensare che, alla sua prima edizione nel 1991, il Monaco Boat Show potesse vantare “ben” 32 yacht in esposizione. Numero cresciuto decisamente lentamente, visto che nel 2000 erano arrivati solo ad ottanta.

Quel salone ora è diventato il più prestigioso, e non solo perché tratta delle barche più grandi, ma perché funziona e nell’ultima decade è cresciuto sempre con numeri in doppia cifra. Non a caso il suo cambio di date, deciso l’anno scorso, e che ha  previsto un ritardo di una settimana sulle date tradizionali, ha creato un effetto domino sulla programmazione di tutti i grandi boatshow mediterranei (a proposito, delle prossime date per Genova non si sa ancora nulla). Insomma, è questa la “fiera” che al momento detta legge. Quella che ha attraversato con danni minori la crisi iniziata nel 2008. Cattura ok

Ecco allora che per il Monaco Boat Show si parla di numeri di questo genere: taglia media delle barche esposte 45 ,77 metri; espositori 580; 125 superyacht da visitare; valore totale delle barche esposte 2,7 miliardi di euro; 9.700 mq di esposizione (che, per un posto come Montecarlo è una cifra astronomica); rispetto all’anno corso un 25% in più di barche ha trovato spazio in acqua.

In particolare gli ultimi tre anni sono stati strategici per l’affermazione del Monaco Boat Show grazie la definitiva penetrazione in mercati come la Cina e l’Asia della costa Pacifica che hanno definitivamente scelto la manifestazione monegasca come la loro vetrina più importante. Da segnalare anche il costante incremento di partecipazione da parte dei visitatori, arrivati a 34.500 (e anche qui il dato va pensato in relazione alle dimensioni del luogo) partecipanti nel 2015, il che significa più 57% rispetto al 2014.

A decretare il successo del Monaco Yacht Show ha sicuramente contribuito in maniera significativa l’istituzione delle manifestazioni tecniche organizzate a suo contorno. Quest’anno il Monaco Yacht Summit, attraverso tre diversi workshop, offre la possibilità a tutti gli operatori del settore di aggiornarsi su una grande varietà di argomenti: si parte con il Charter Workshop, che esplora la possibilità di rendere il proprio yacht una fonte di reddito (sia prima che dopo il suo acquisto); c’è poi il Management Workshop, fondamentale esperienza per che affronta, per i comandanto e tutti i professionisti del settore tematiche sulla gestione, il rimessaggio, il refitting, le assicurazioni e l’ormeggio di queste barche da sogno; si chiude con il Purchase Workshop, che in realtà rappresenta l’aspetto più interessante in questo contesto, ovvero una guida tecnica, legale, finanziaria all’acquisto di oggetti tanto belli quanto impegnativi.

 

 

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