Lo si chiama nodo di bitta, anche se più propriamente lo si dovrebbe chiamare nodo alla galloccia, visto che a bordo delle nostre barche di bitte, di solito, non ne abbiamo.

A ben guardare, forse non si può nemmeno parlare esattamente di un nodo, visto che comunque lo si faccia, si tratta sempre di dare volta a una cima e non di assuccarla in un nodo.

In ogni caso, si tratta di fissare una cima di ormeggio che viene dalla banchina a una galloccia.

https://youtu.be/pZr0stt42a8

Nel video abbiamo mostrato come si esegue nella maniera classica e forse più diffusa. L’accortezza è quella di far passare la cima che arriva dalla banchina davanti alla galloccia, quella che guarda verso prua.

Quindi si fa una volta, uno zero, intorno alla base della galloccia in modo da fermare la trazione eventualmente esercitata dalla barca. Successivamente si disegna un otto incrociando il corrente.

Per concludere il nodo si fa un mezzo collo rovesciato.

C’è una scuola di pensiero che invece indica una diversa esecuzione che evita il mezzo collo rovesciato. In sostanza si tratta di fare un OXO ossia uno zero alla base della galloccia, un 8 e poi un secondo zero. Secondo i sostenitori di questa tecnica, in questo modo si evita di avere difficoltà nello sciogliere le volte se sono andate molto in tensione.

Personalmente eseguo la prima versione, anche perché se il mezzo collo rovesciato lo si fa alla fine, non può assuccare perché in quel tratto non c’è tensione. Qualche difficoltà in più può esserci se le cime si bagnano, ma non ricordo di essere mai stato costretto a tagliare le cime per lasciare un ormeggio.

 

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