Quando e dove cercarla

Come la maggior parte dei predatori target della traina, anche la ricciola ha una buona attività nelle ore crepuscolari e quindi dall’alba fino ai primi momenti del giorno, in cui il sole è basso e non c’è troppa luce che penetra in acqua.

pesca alla traina ricciola
Il combattimento con una grande ricciola può essere molto duro ma… altrettanto emozionante!

In questi momenti è facile trovare i pesci sulla sommità delle secche, e tanto più le aree in questione sono tranquille, tanto più è probabile trovare ricciole in zone con fondali meno profondi. Dopo questa fase di frenesia e scorribande mattutine, la ricciola torna sulle aree di acqua più profonda, portandosi sulla zona di risalita o nella zona fuori dalla secca stessa, dove entra in fase di stasi, a mezz’acqua o più verso il fondo, nuotando ferma in corrente. Questo è senza dubbio il momento in cui è più difficile farla attaccare, e starà a noi proporre voluminose esche che ne stimolino l’aggressività seppure il pesce non sia in una fase di predazione, né tanto meno sia particolarmente affamato.

Tra le altre cose, a differenza di predatori come il dentice, la cernia o il corazziere (tanto per fare degli esempi di specie mediterranee) la ricciola non è un pesce con attività bentonica, vita stanziale e legato a particolari zone, perciò non tende mai ad attaccare per territorialità, cosa che invece puntualmente altri pesci fanno se la nostra esca passa nell’area di loro controllo. Ancor più questo atteggiamento si amplifica, poi, se stiamo parlando dei periodi riproduttivi della specie.

Traina sì, ma dove?

pesca alla traina ricciola
Sapere quali sono le aree frequentate dalle ricciole è molto importante se si vuole avere successo durante la nostra azione di traina.

La traina alla ricciola, se mirata appunto esclusivamente a questa specie, si discosta non poco dalla traina al dentici e alla cernie, infatti, se pure a volte capita di catturare anche le ricciole trainando sul fondo, vicino alle zone rocciose delle secche, spesso questo capita poiché i predatori si portano in queste aree coinvolti da azioni di caccia, infatti, il più volte succede che in tali circostanze questi pesci trascurino le nostre esche. Al contrario, invece, è proprio in quelle zone al di fuori delle secche (“misteriose” aree che catalizzano grandi branchi di ricciole) dove possiamo con più facilità dichiarare lo scacco matto al nostro target.  Spesso sono sufficienti piccoli sommi, scogli isolati, o comunque zone che richiamano branchi di pesce azzurro, per trovare aree vocate alla ricerca delle grandi ricciole. E’ proprio così, infatti, il trainista deve cercare le grandi ricciole là dove prevede che ci sia la possibilità di passaggio di pesce azzurro. Ma non pesce azzurro qualsiasi, bensì le specie che la ricciola più ama. Branchi di pesci di una certa taglia che appunto dovremo poi utilizzare come esca.

pesca alla traina ricciola ecoscandaglio
Nella ricerca delle ricciole, poter confidare in un ottimo strumento è fondamentale. Nello screenshot (scattato con un MFD Raymarine, abbinato alla CP470 e alla sonda da 1 kW B265 LM) possiamo vedere le marcature di un branco di ricciole molto grande.

In assoluto, tra le migliore esche, a cui difficilmente una ricciola dirà di no, rientrano pesci tra i 400 g e oltre il chilo (anche pesci fino a 2 Kg possiamo innescare, ma ricordiamo che più si sale di peso con l’esca e più aumentano le difficoltà di gestione di quest’ultima, nonchè di allamata del predatore, specie se di media taglia). Tra i più vincenti possiamo ricordare pesci esca quali tonnetti alletterati, palamite, tombarelli, lanzardi e lampughe. In secondo luogo, poi, vengono valide alternative come calamari e le altre specie di cui abbiamo già parlato, ma sempre meglio se scelte di grossa taglia. Nei periodi di fine estate e autunnali, in cui la temperatura del mare è alta, la fascia della colonna d’acqua in cui è più facile incontrare le ricciole va in genere da 20-25m, fino ai 55-60m, ed è proprio su questa fascia d’acqua che spesso le ricciole trovano il cibo che cercano e, dunque, è qui che noi dobbiamo concentrare la nostra azione di traina.

pesca alla traina ricciola

Facebook
Twitter
X
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.

Categorie

REGISTRATI

[forminator_form id="7943"]

Hai bisogno di vendere la tua barca? Sei nel posto giusto! yachtdigest.com è infatti il più grande portale online sulla nautica da diporto e in questa sezione ti sarà possibile scrivere gratuitamente il tuo annuncio se vuoi vendere la tua imbarcazione. Aggiungere un nuovo messaggio di vendita è molto semplice e intuitivo così come trovare una barca che interessa acquistare, ma per rendere ancora più appetibile il tuo annuncio, vogliamo darti alcune indicazioni generiche ma importanti che se vorrai potrai seguire.

Prima di tutto cerca di personalizzare il tuo annuncio, descrivendo la storia della barca e magari la motivazione per cui la vendi, in questo modo otterrai più fiducia da parte del lettore.

Puoi definirla “seminuova” se è quasi nuova, oppure “usata” specificando se essa si trova o meno in buone condizioni. Indica lo stato dei motori, l’anno di immatricolazione, quanti proprietari ha avuto – soprattutto indica se la barca è stata di un unico proprietario: aumenta l’interesse verso chi legge l’annuncio.

Nel tuo messaggio deve trasparire la bontà della tua imbarcazione, perché prima di convincere qualcuno devi essere tu stesso convinto che il prodotto sia valido.

È importante che nell’inserzione non si commettano errori di ortografia, quindi rileggete bene il messaggio prima di metterlo online. Il linguaggio poi deve essere chiaro e semplice, comprensibile a tutti.

Serve ad attirare l’interesse e indurre il lettore a proseguire la lettura, è la parte più importante e deve riassumere in una riga lintero messaggio che vogliamo dare. Purtroppo non si hanno grandi possibilità di distinguersi molto se non con qualcosa di veramente originale per attirare l’attenzione. Quindi concentratevi su dettagli della barca veramente originali, sulle sue qualità reali: nel portale yachtdigest.com apparirà questo breve riassunto passando sulla foto dell’imbarcazione con il mouse.

È importante inserire in modo chiaro la scheda generale dell’imbarcazione. Da inserire sempre: cantiere, modello, lunghezza, larghezza, pescaggio, motori, numero cabine, anno di costruzione, prezzo.

Nella scheda dell’imbarcazione inserisci accuratamente tutti i dettagli dell’imbarcazione, le dotazioni standard ed extra. È utile comunicare molti particolari e dettagli per coloro che sono veramente interessati e continueranno a leggere oltre le prime righe.

Suggerisci al lettore che vuole comprare le caratteristiche migliori della tua imbarcazione e non indicare – a meno che non sia necessario informare preventivamente l’acquirente – informazioni che possano influenzare negativamente il lettore.

Indicate sempre il prezzo. A meno che non vogliate assolutamente trattare, consigliamo di aggiungere la dicitura “prezzo trattabile” che dà uno stimolo all’acquirente a contattarvi.

Norme Redazionali

VUOI DISCONNETTERTI DAL TUO ACCOUNT?