Battere bandiera italiana significa “qualità”, a confermarlo è la Guardia Costiera statunitense che nell’ambito del prestigioso premio “QUALISHIP 21-Quality shipping for the 21st Century” ha attribuito il premio all’Italia per le «prestazioni di eccellenza nel campo marittimo nell’ultimo triennio», ne dà notizia fra l’altro l’Ufficio comunicazione del Comando generale del Corpo Capitanerie di Porto. 

Questo lodevole riconoscimento è indice di un «cluster armatoriale e degli equipaggi della marina mercantile italiana» che hanno mostrato «grande responsabilità». Il premio arriva a seguito di tre anni in parteQUALISHIP 21 impattati dalla pandemia, ed è quindi maggiormente meritato proprio per via delle «difficoltà sofferte» per fronteggiarla. I criteri stringenti di valutazione atti a ricevere il premio QUALISHIP 21 includono il numero di detenzioni a cui le imbarcazioni possono essere sottoposte per via di carenze nella protezione dell’ambiente marino e dei protocolli di sicurezza. 

Sono state 57 le navi detenute in totale nel territorio statunitense nel 2020, un numero che si è abbassato di 45 unità rispetto al passato. Inoltre il QUALISHIP 21 per il triennio in questione ha valutato in totale 3.283 imbarcazioni. Quattro le bandiere che hanno perso l’eleggibilità per il premio e tre quelle che invece si sono aggiunte, fra queste new entry troviamo: Grecia, Arabia Saudita e Spagna. 

QUALISHIP 21: ratio zero di detenzione per le battenti bandiera italiana

Per quanto concerne le detenzioni delle navi battenti bandiera nazionale nel triennio di riferimento 2018/2020, l’Italia si è vista assegnare lo zero percentuale di fermi a fronte di 48 arrivi «distinti», quindi nessun fermo è stato applicato alle nostre imbarcazioni. «L’Amministrazione italiana ed il suo naviglio è, da numerosi anni, nella “White list” di tutti Memorandum of Understanding del mondo e si è collocata, nell’ambito del Memorandum di Parigi (ParisMou) tra le prime 20 nazioni al mondo per standard qualitativi di sicurezza», aggiunge l’Ufficio comunicazione della Guardia Costiera.

Fra gli altri Paesi a cui il QUALISHIP 21 è stato assegnato si annoverano anche Norvegia (258 arrivi imbarcazioni), Bahamas, Bermuda, Canada, Giappone (99), Isole Cayman, Danimarca, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Hong Kong, Jamaica (36), Isole di Man, Marshall Islands (1709), Olanda (185), Repubblica coreana (46), Arabia Saudita (36), Spagna (16), Taiwan (28) e Regno Unito (90). La bandiera considerata a più alto rischio è quella di Saint Kitts and Nevis con una “detention ratio” del 20 per cento, segue la Tanzania al 19,57 per cento. 

In aggiunta al programma QUALISHIP 21, la guardia costiera statunitense ha promosso anche l’E-Zero program che premia la gestione ambientale e l’aderenza delle imbarcazioni alle convenzioni internazionali sull’ambiente, ed è stato riconosciuto a 137 imbarcazioni in totale. 

L’assegnazione del prestigioso titolo QUALISHIP 21 all’Italia, garantirà alle imbarcazioni battenti bandiera nazionale «un regime di controllo meno invasivo, per controlli da eseguire e più diluito per frequenza delle ispezioni».

 

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