Poche attrezzature scatenano fazioni l’una contro l’altra armata come il rollaranda.

Ridotte prestazioni, poche possibilità di regolazione, la possibilità che come tutti i meccanismi anche questo si possa bloccare, sono i principali argomenti usati da chi non ama questo sistema di governo.

D’altra parte, la facilità d’uso, la semplicità del meccansimo e la possibilità di governare la vela maestra in equipaggio ridotto, rendono il rolla randa molto attraente generando migliaia di sostenitori.

In tutti i casi, a prescindere da come la si pensi, per quanto semplice anche questa attrezzatura deve essere utilizzata osservando alcune piccole accortezze.

cime rollaranda
a sinistra la cima grigia interna all’albero a dritta quella che sale sul boma come tesa base

Schematizando, il suo uso si risolve in una cima che fila e in una che tira.

Quando la si svolge, la cima fissata alla bugna della randa dove si congiungono base e balumina e che funge da tesa base, viene cazzata, mentre la cimetta che va ad avvolgersi intorno al meccanismo interno all’albero, va fatta filare. I due movimenti devono essere effettuati in modo simultaneo, così da permettere una uscita graduale della randa. Quando tutta la vela è fuori, si blocca la cima che esce dall’albero (nelle foto quella di dritta grigia) e si continua a cazzare l’altra (nelle foto quella di sinistra bianca e rossa) per regolare la base.

rolalaranda tesabaserollaranda cima all'albero (FILEminimizer)

Viceversa, quando si avvolge la randa, si cazza la cima avvolta nel meccanismo interno all’albero e si fila quella che funge da tesa base, anche in questo caso in modo graduale.

Bisogna, come detto, osservare qualche precauzione per limitare al minimo la possibilità di inceppamenti.

Prima di tutto l’andatura. Con venti deboli c’è chi esegue la manovra anche in poppa dando marcia avanti in modo da togliere pressione alla vela. Ma l’andatura migliore è la bolina con il boma aperto fino a sventare la randa. Non è necessario mettersi con la prua al vento perchè non ci son carrelli o canestrelli sottoposti a pressione.

20160430_090143

Anche le mure hanno la loro importanza a seconda della posizione della fessura che normalmente non è al centro dell’albero. Se la fessura è a destra come nel caso della barca su cui stiamo navigando in queste immagini, è bene tenersi mure a sinistra e non a dritta come erroneamente fatto in questa immagine.

Ora attenzione alla base e alla balumina, occorre mantenere una tensione uniforme e regolare sia che si avvolga sia che si svolga la vela. E’ molto importamte soprattutto quando si rolla dentro perchè il rischio è che si producano pieghe che poi rendono la successiva manovra di svolgimento più difficoltosa. Diamo anche un occhio al  meolo prima di riavvolgere, se è troppo cazzato ostacola la manovra.

Molto importante la posizione del boma che deve essere sostenuto dall’amantiuglio in modo che sia ortogonale all’albero. Il vang deve essere puntato in modo da mantenere la corretta tensione della balumina.

rolla randa

In tutti i casi, se si avverte una sforzo eccessivo sia in avvoglimento che durante l’apertura, non si deve forzare la manovra. Si riavvolge o si svolge un po’ tornando sui propri passi e poi si riprova.

Infine, per ridurre al minimo la possibilità che si inceppi il meccanismo (i produttori ovviamente assicurano che è impossibile ma di casi ce ne sono a ripetizione) si deve applicare la stessa regola che osserviamo per la manutenzione del rollafiocco: lavare spesso il meccanismo con tanta acqua dolce.

A questo punto non resta che godersi la facilità di gestione della nostra vela maestra consapevoli che dovremo rinunciare a un po’ di potenza e possibilità di regolazione che una bella full batten ci offre.

 

 

Facebook
Twitter
X
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.

Categorie

REGISTRATI

[forminator_form id="7943"]

Hai bisogno di vendere la tua barca? Sei nel posto giusto! yachtdigest.com è infatti il più grande portale online sulla nautica da diporto e in questa sezione ti sarà possibile scrivere gratuitamente il tuo annuncio se vuoi vendere la tua imbarcazione. Aggiungere un nuovo messaggio di vendita è molto semplice e intuitivo così come trovare una barca che interessa acquistare, ma per rendere ancora più appetibile il tuo annuncio, vogliamo darti alcune indicazioni generiche ma importanti che se vorrai potrai seguire.

Prima di tutto cerca di personalizzare il tuo annuncio, descrivendo la storia della barca e magari la motivazione per cui la vendi, in questo modo otterrai più fiducia da parte del lettore.

Puoi definirla “seminuova” se è quasi nuova, oppure “usata” specificando se essa si trova o meno in buone condizioni. Indica lo stato dei motori, l’anno di immatricolazione, quanti proprietari ha avuto – soprattutto indica se la barca è stata di un unico proprietario: aumenta l’interesse verso chi legge l’annuncio.

Nel tuo messaggio deve trasparire la bontà della tua imbarcazione, perché prima di convincere qualcuno devi essere tu stesso convinto che il prodotto sia valido.

È importante che nell’inserzione non si commettano errori di ortografia, quindi rileggete bene il messaggio prima di metterlo online. Il linguaggio poi deve essere chiaro e semplice, comprensibile a tutti.

Serve ad attirare l’interesse e indurre il lettore a proseguire la lettura, è la parte più importante e deve riassumere in una riga lintero messaggio che vogliamo dare. Purtroppo non si hanno grandi possibilità di distinguersi molto se non con qualcosa di veramente originale per attirare l’attenzione. Quindi concentratevi su dettagli della barca veramente originali, sulle sue qualità reali: nel portale yachtdigest.com apparirà questo breve riassunto passando sulla foto dell’imbarcazione con il mouse.

È importante inserire in modo chiaro la scheda generale dell’imbarcazione. Da inserire sempre: cantiere, modello, lunghezza, larghezza, pescaggio, motori, numero cabine, anno di costruzione, prezzo.

Nella scheda dell’imbarcazione inserisci accuratamente tutti i dettagli dell’imbarcazione, le dotazioni standard ed extra. È utile comunicare molti particolari e dettagli per coloro che sono veramente interessati e continueranno a leggere oltre le prime righe.

Suggerisci al lettore che vuole comprare le caratteristiche migliori della tua imbarcazione e non indicare – a meno che non sia necessario informare preventivamente l’acquirente – informazioni che possano influenzare negativamente il lettore.

Indicate sempre il prezzo. A meno che non vogliate assolutamente trattare, consigliamo di aggiungere la dicitura “prezzo trattabile” che dà uno stimolo all’acquirente a contattarvi.

Norme Redazionali

VUOI DISCONNETTERTI DAL TUO ACCOUNT?