Salone Nautico di Genova : “Gli esami non finiscono mai“.

La solita frase che viene usata nei luoghi comuni e che appartiene alla lunga lista di banali citazioni come le stagioni che non esistono più, il passato che era meglio del presente, eccetera eccetera.

Per ogni attività c’è una classifica ed è anche famosa la “pagella“ che viene stilata per i calciatori dopo ogni partita.

Ovvio che è meglio essere esaminatori piuttosto che esaminati, per cui, assumendomi un ruolo insolito, giustificato solo da una lunga militanza, mi cimento a stilare la pagella del 58° Salone Nautico Internazionale di Genova, quello che gli indigeni sinteticamente chiamano il “Nautico”.

E’ ovvio che le materie da giudicare sono tante e cercherò di sintetizzarle e, approfittando del ruolo di arbitro unico, utilizzerò il vecchio metodo decimale, semplicemente illustrato da qualche commento come sarebbe stato fatto durante il famigerato colloquio con i professori, che spesso abusavano di una battuta finale divenuta pure un ricorrente modo di dire: “si dovrebbe applicare di più “.

La prima materia esaminata, quella fondamentale, è sicuramente il layout del comprensorio fieristico utilizzato dai Saloni Nautici, organizzatrice della rassegna, che è costretta ad agghindare al meglio una fatiscente location.

Beh gli sforzi per nascondere le brutture e rendere allegra la scenografia si è notata già da alcuni anni con la prevalenza del colore rosso: cuore, amore, energia attiva, passionalità … Esattamente gli elementi più vivaci per chi coltiva la passione dell’andar per mare. Un meritato voto di 9 +

Nonostante la lunga bufera economica trascinatasi dal 2008 in poi, considerata la criminalizzazione, ancora diffusa, per chi possiede una barca, tenuto conto della caccia alle streghe improvvisata da politici non addetti ai lavori e visti gli agguati fiscali pronti a salassare chi possiede poco più di un pedalò, ebbene nonostante tutto ciò l’aumento delle presenze dei visitatori lascia sperare in una ulteriore crescita per il futuro. E qui ci va la raccomandazione memore dei fasti passati “ci si dovrebbero applicare di più“.

Ovviamente, come a scuola non si deve copiare anche qui non si debbono fare le furberie di arruolare scolaresche che invadono il Salone e intralciando gli operatori, aumentano le statistiche. La strada giusta della comunicazione è stata tracciata e, con un ulteriore impegno migliorerà. Accontentiamoci di un 7 meritato.

Una manifestazione così importante non può prescindere dagli eventi, che possono comprendere i consueti appuntamenti di confronto e di dialogo o anche le passerelle di personaggi celebri o importanti. Ci sono sempre stati convegni importantissimi al Nautico e anche tante sfilate di VIP, ma quest’anno la tostissima Carla De Maria, presidente dell’Ucina, ha fatto bingo. E’ stato realizzato un record assoluto di prestigio mai raggiunto prima d’ora: la presenza della massima Autorità del nostro Paese: Sergio Mattarella, il 12° Presidente della Repubblica Italiana ha visitato il 58° Salone Nautico. Un meritato 10 e lode e, se Donna Carla mi consente, ci va anche un abbraccio accademico.

Uno sguardo finale ai servizi di accoglienza che, per decenza e per grande diversità, suddivido in ristorazione e in igienici.

Esordisco dai più scabrosi per risolvere questa materia, che è difficile quanto si vuole, ma è fondamentale ed è interdisciplinare con la materia affluenza, poiché direttamente proporzionale.

Semplice: più gente = più gabinetti!

E soprattutto bisognerebbe annullare o, quanto meno accorciare, l’incomunicabilità tra le due sponde del bacino centrale. Per questa pesante materia,  fatta di attento studio e di applicazione pratica, l’insufficienza scende al 4 con l’obbligo di rimediare, prima del settembre prossimo, questa impegnativa materia.

La ristorazione ha fatto, senza dubbio, un balzo di qualità poiché si è inventata un’area “fast“ per gli operatori e ci sono state tante nuove ammiccanti proposte di tipicità gastronomiche. Tuttavia sono ancora molti quelli che preferiscono usare la passeggiata sopraelevata, attrezzata con candidi sedili, per consumare il panino portato da casa e contenere il danno entro la sola rapina per una bottiglietta d’acqua minerale. Buono e invitante ma non regalato.

Calmierizzare non si può e raccomandare di non approfittare diventa sicuramente un compito sgradito anche se quasi doveroso da parte dell’organizzazione. Vogliamo smentire la credenza che solo i ricchi vanno in barca e rendiamo tutto più popolare, anche i prezzi  della ristorazione.

Per questo motivo ci esce una sufficienza risicata del 6- che può essere interpretata come un avvertimento onde evitare un’altra bocciatura nel futuro. Nonostante ci sia una materia da riparare e una da migliorare, la media di questa improvvisata e imprevista pagella si colloca attorno al 7+ .

E come disse uno, molto ma molto più famoso di me, “chi sono io per poter giudicare?“, mi associo a Lui e umilmente lascio ai 175 mila visitatori di redigere, ciascuno per proprio conto, altre 175 mila  pagelle.

Buon Vento