SAND, il futuro del pattugliamento marittimo è un drone, intelligente ed automatizzato.

Il drone che naviga e pattuglia in autonomia si chiama SAND

Mentre il lusso degli yacht esposti al Versilia Yachting Rendez-vous attirava le attenzioni del pubblico, noi ci siamo invece soffermati ad ammirare un’imbarcazione militare che, esposta in posizione privilegiata,  si discostava da tutte le altre per le linee avveniristiche e super tecnologiche.

Molto particolare la sua funzione: il SAND è infatti un “drone” automatizzato, che non necessita di alcun operatore a bordo per navigare.

Questo  primo esemplare del progetto, denominato “SAND”, è stato realizzato da una partnership tutta italiana tra Effebi, Meccano Enginering, I.D.S. , Ingegneria Dei Sistemi, in collaborazione con Navigo. Importante il contributo della Regione Toscana che ha finanziato il progetto per ben 2,28 milioni di Euro sul totale dei 5,5 milioni necessari alla costruzione di una singola unità navale.

Un costo decisamente basso se pensiamo al valore tecnologico di questa imbarcazione, l’obbiettivo secondario del progetto era infatti anche quello di riuscire ad ottimizzare i costi di produzione.

L’imbarcazione, in gergo tecnico internazionale viene inquadrata tra gli USV (Unmanned Surface Vehicle), cioè i veicoli navali di superficie comandati a distanza. Nel linguaggio comune SAND viene comunemente definita “drone”, poiché è in grado di svolgere svariate missioni, in modo autonomo e senza uomini a bordo.

L’imbarcazione multi ruolo è lunga 16 metri ed è un mix innovativo delle più moderne tecnologie in fatto di informatica e di intelligenza artificiale. Può essere comandata a distanza da un ‘operatore con un sistema di guida da remoto, ma, cosa più importante, è anche dotata di un sistema di guida autonoma che le permette di riconoscere ed evitare gli ostacoli durante la navigazione e di individuare, per poi seguire, la rotta corretta e più breve, utile al completamento della missione assegnata.

La doppia propulsione installata sul SAND, a combustibile fossile ed elettrica, unite all’intelligenza artificiale, le conferiscono una notevole autonomia di navigazione, utile ad una tempistica di intervento ridotta e ad una notevole riduzione dei costi operativi. Può rimane da sola, per lunghi periodi, in mare in modalità di attesa, senza bisogno di fare scali per rifornirsi, pronta fino a che le sia attribuita una nuova missione.

Anche il progetto dello scafo e la tecnica costruttiva di questo USV, sono all’avanguardia, sia in termini di tenuta strutturale che di utilizzo. Il SAND è in grado di operare anche nelle più impegnative condizioni meteorologiche . Lo scafo è realizzato in composito e le stratificazioni delle lavorazioni variano a seconda del bisogno nei vari punti di sollecitazione. Le forme della carena sono state studiate per ridurre la resistenza all’avanzamento con un conseguente abbattimento dei consumi. La prua a V è molto profonda e le permette di attraversare le onde senza impattare. La distribuzione dei pesi a bordo è stata pensata per far si che l’imbarcazioni si raddrizzi da sola in caso di capovolgimento.

Come detto in apertura, il progetto Sand non è incentrato solamente sullo sviluppo dell’imbarcazione, ma anche sulla progettazione di una fabbrica intelligente e competitiva che risponda ai moderni requisiti in ambito di impatto ambientale, di consumo energetico e di ricerca di nuove tecnologie.

All’atto pratico le missioni che il SAND si prefissa di svolgere in scenari pacifici, seconda della configurazione, sono:

  • SAR: ricerca e soccorso dei naufraghi. A tal fine sono stati installati degli schermi sui lati dell’imbarcazione per guidare visivamente i naufraghi nelle operazioni di salvataggio.
  • Monitoraggio, difesa e allarme da situazioni di inquinamento delle acque: il SAND può eseguire prelievi ed analizzare autonomamente i campioni del fluido. I dati raccolti durante i prelievi vengono trasmessi a terra.
  • Servizio idrografico: mappatura e controllo dei fondali, raccolta di dati relativi alle correnti e alle mare.

Il SAND è anche un prodotto  pensato per un utilizzo militare: è costruita con caratteristiche Stealth, cioè a bassa tracciabilità radar e l’assenza di personale a bordo durante la navigazione, la rende un mezzo utile per risparmiare vite umane in zone di guerra.

In questo senso le missioni in cui può essere impiegata sono: la sorveglianza, la difesa ed l’interdizione  di aree marittime, il supporto di fuoco e il recupero delle forze speciali, la difesa elettronica, il rilevamento di mine e le operazioni anti sommergibile.

Marco Pinetto


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