Lavori in barca: stivaggio delle vele per l’inverno

Continuiamo a preparare la barca alla stagione invernale, rituale che si fa un po’ triste quando arriva il momento di spogliarla della sua vera anima, le vele. Togliere, lavare e stivare le vele per l’inverno è un lavoro semplice da fare, ci sono sicuramente mille modi di farlo e milioni di suggerimenti che vengono con l’esperienza. L’unico vero consiglio che ci sentiamo di dare è di cercare di non farlo da soli, ma almeno in due…

Il fiocco, per esempio, nel nostro caso è inferito su un rullafiocco, quindi si libera davvero in poco tempo: si lasca un po’ di drizza, si libera il punto di mura, si cala giù la vela e si libera anche la penna, si tolgono le scotte e la vela è disarmata. Il problema è solo che il fiocco in questione è un bestione da 90mq che pesa un bel po’: portarlo in banchina da soli senza spaccarsi la schiena è praticamente impossibile e una mano vi farà comodo. Disarmare la randa è un lavoro un po’ più lungo, ma sempre semplice: ricordatevi solo di fare molta attenzione alle schegge assassine della fibra di vetro delle stecche che si conficcano nelle dita senza che nemmeno ve ne accorgiate…

A questo punto si deve procedere al lavaggio delle vele, anche qui nulla di complicato: le vele devono essere stese su uno spiazzo pulito e spazzolate dolcemente e accuratamente. Con cosa? La cosa importante è togliere il sale e far asciugare bene la vela prima di piegarla, e i modi e i prodotti utilizzati per farlo sono tantissimi. Uno dei pochi consigli da tenere a mente è di evitare l’uso della candeggina, che ingiallisce e non fa bene ai tessuti come nylon e kevlar, meglio utilizzare un sapone neutro; vietato anche utilizzare attrezzature pulenti a getto, che indeboliscono le cuciture, ma spazzoloni a setole morbide. Anche per il lavaggio, quindi, l’olio di gomito è il principale ingrediente…

Già che c’eravamo, dopo aver tolto le vele abbiamo anche allentato il sartiame. Qui la questione si fa “complicata” perchè la domanda a cui sicuramente state pensando è: come si fa a ritrovare la stessa regolazione quando le sartie vanno di nuovo tesate? È davvero una buona idea allentare le sartie? Noi pensiamo di sì, per togliere tensione all’albero e allo scafo, e lo facciamo anche in un modo piuttosto “grossolano”, ovvero contando i giri di arridatoio (e dandone poi altrettanti quando rimettiamo la barca in acqua). Un altro metodo empirico è quello di mettere un giro di nastro adesivo sul filetto per segnare il punto esatto. Ad altri, ben più precisi, abbiamo visto misurare la distanza tra le teste delle aste degli arridatoi utilizzando un calibro. Come al solito, dipende dalla barca e dall’uso che se ne fa…

 

Facebook
Twitter
X
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.

Categorie

REGISTRATI

[forminator_form id="7943"]

Hai bisogno di vendere la tua barca? Sei nel posto giusto! yachtdigest.com è infatti il più grande portale online sulla nautica da diporto e in questa sezione ti sarà possibile scrivere gratuitamente il tuo annuncio se vuoi vendere la tua imbarcazione. Aggiungere un nuovo messaggio di vendita è molto semplice e intuitivo così come trovare una barca che interessa acquistare, ma per rendere ancora più appetibile il tuo annuncio, vogliamo darti alcune indicazioni generiche ma importanti che se vorrai potrai seguire.

Prima di tutto cerca di personalizzare il tuo annuncio, descrivendo la storia della barca e magari la motivazione per cui la vendi, in questo modo otterrai più fiducia da parte del lettore.

Puoi definirla “seminuova” se è quasi nuova, oppure “usata” specificando se essa si trova o meno in buone condizioni. Indica lo stato dei motori, l’anno di immatricolazione, quanti proprietari ha avuto – soprattutto indica se la barca è stata di un unico proprietario: aumenta l’interesse verso chi legge l’annuncio.

Nel tuo messaggio deve trasparire la bontà della tua imbarcazione, perché prima di convincere qualcuno devi essere tu stesso convinto che il prodotto sia valido.

È importante che nell’inserzione non si commettano errori di ortografia, quindi rileggete bene il messaggio prima di metterlo online. Il linguaggio poi deve essere chiaro e semplice, comprensibile a tutti.

Serve ad attirare l’interesse e indurre il lettore a proseguire la lettura, è la parte più importante e deve riassumere in una riga lintero messaggio che vogliamo dare. Purtroppo non si hanno grandi possibilità di distinguersi molto se non con qualcosa di veramente originale per attirare l’attenzione. Quindi concentratevi su dettagli della barca veramente originali, sulle sue qualità reali: nel portale yachtdigest.com apparirà questo breve riassunto passando sulla foto dell’imbarcazione con il mouse.

È importante inserire in modo chiaro la scheda generale dell’imbarcazione. Da inserire sempre: cantiere, modello, lunghezza, larghezza, pescaggio, motori, numero cabine, anno di costruzione, prezzo.

Nella scheda dell’imbarcazione inserisci accuratamente tutti i dettagli dell’imbarcazione, le dotazioni standard ed extra. È utile comunicare molti particolari e dettagli per coloro che sono veramente interessati e continueranno a leggere oltre le prime righe.

Suggerisci al lettore che vuole comprare le caratteristiche migliori della tua imbarcazione e non indicare – a meno che non sia necessario informare preventivamente l’acquirente – informazioni che possano influenzare negativamente il lettore.

Indicate sempre il prezzo. A meno che non vogliate assolutamente trattare, consigliamo di aggiungere la dicitura “prezzo trattabile” che dà uno stimolo all’acquirente a contattarvi.

Norme Redazionali

VUOI DISCONNETTERTI DAL TUO ACCOUNT?