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The Ocean Race: sempre più vicini a Genova | Yacht Digest

The Ocean Race: sempre più vicini a Genova

The Ocean Race, la regata in equipaggio che fa il giro del mondo è sempre più vicina alla meta: giovedì 16 marzo sono scoccati esattamente i -100 giorni all’arrivo.

Per la prima volta nella storia, in occasione del 50esimo anniversario, la regata più impegnativa del globo terminerà a Genova, solcando il Mar Meditterraneo. L’ultima tappa, il “Grand Finale” di The Ocean Race si terrà nel capoluogo ligure dal 24 giugno al 2 luglio 2023, trasformando il capoluogo ligure nella capitale mondiale della vela per una settimana.

The Ocean Race: la storia

The Ocean Race è la regata che fa il giro del mondo, 32.000 le miglia in totale, attraversando l’oceano Atlantico, l’oceano Indiano e il Pacifico, oltre all’insidioso Oceano Meridionale nei pressi dell’Antartide.

Esiste dal 1973, ma ha assunto questo nome solo negli ultimi anni; agli inizi era conosciuta come “Whitbread Round The World Race” e poi come Volvo Ocean Race”, fino al 2018, per poi diventare la “The Ocean Race” che tutti conosciamo.  È una regata affascinante e molto faticosa, richiede uno sforzo notevole sia per le imbarcazioni, che sono spinte sempre al massimo, sia per gli equipaggi, che devono affrontare il mare e le condizioni meteomarine non-stop per moltissimi giorni di fila… non a caso è stata eletta come la regata professionistica più lunga ed impegnativa del mondo.

La regata: tappe e team

La partenza, avvenuta il 15 gennaio 2023 ad Alicante, ha dato il via all’edizione per i 50 anni dell’evento ed è stata anche lo start per  5 team in gara: 11th Hour racing team (USA), GUYOT environment – Team Europe (FRA/GER), Team Malizia (GER), Biotherm (FRA) e Holcum – PRB (FRA).

I velisti italiani in gara sono Francesca Clapcich nell’equipaggio di 11th Hour Racing Team e Giulio Bertelli al fianco di Paul Meilhat a bordo di Biotherm.

Divisa in 8 tappe, le imbarcazioni sono partite da Capo Verde il 25 gennaio scorso, e poi dalla seconda tappa Cape Town, in Sudafrica, lo scorso 26 febbraio.

Ora si trovano verso la seconda metà della terza tappa, Itajaì in Brasile, dove ripartiranno poi il prossimo 23 aprile. Questa è la tratta più lunga ed impegnativa in tutta la storia della The Ocean Race, ben 12.750 miglia su un totale di 32.000.

Da Itajaì le barche ripartiranno verso Newport e a bordo di 11th Hour Racing ritornerà l’italiana Francesca Clapcich. La gara proseguirà attraversando l’Oceano Atlantico con partenza il 21 maggio da Newport verso Aarhaus.

Dalla Danimarca le barche ricominceranno a gareggiare l’8 giugno e alle imbarcazioni Imoca in gara, si affiancheranno le VO65 che hanno partecipato solo ad alcune tappe e tornerà a veleggiare anche la barca italo-austriaca Team Genova.

Il 9 giugno le barche partiranno da Kiel per poi arrivare all’Aja, da cui ripartiranno il 15 giugno alla volta di Genova.

Lo storico approdo in Italia non è l’unica “prima volta” dell’ Ocean Race 2023; la gara toccherà, come mai fatto fino ad ora, tre grandi capi meridionali: Capo di Buona Speranza, Capo Leuwin e Capo Horn.

The Ocean Race: regatare con un obiettivo

L’intera gara in sé non è solo una straordinaria sfida sportiva, è anche un forte progetto di sostenibilità. L’incremento dei fattori inquinanti, che stanno distruggendo i mari di tutto il mondo, ha spinto fin dal 1973 questa competizione ad impegnarsi, non solo sul risultato finale, ma anche sulle tematiche di salvaguardia degli ambienti marini. 

Grazie a The Ocean Race l’obiettivo è di espandere il dibattito sulla salute degli oceani e guidare il cambiamento, che deve essere fatto al più presto. Ogni imbarcazione in gara ha delle apparecchiature specifiche per misurare molte variabili lungo il percorso che permetteranno agli scienziati di monitorare i cambiamenti dei nostri mari.

I principali dati da raccogliere sono: gli indicatori del cambiamento climatico (prelevando campioni d’acqua lungo il percorso), inquinamento da plastica (prelievo di acqua e analisi del tipo di microplastiche), dati meteorologici (sensori e boe drifter per monitorare il cambio di clima e correnti) e biodiversità dell’oceano (tramite un microscopio automatico per le informazioni sul microplancton).

Nell’ultima tappa si chiuderà inoltre il “Genova Process” il percorso per arrivare a redigere la bozza della Carta dei Diritti degli Oceani, i cui principi saranno presentati il 27 giugno all’Ocean Summit nel “Grand Finale”.

Genova capitale della vela

Alla fine della The Ocean Race mancano meno di 100 giorni e a Genova inizia il conto alla rovescia per godere dello spettacolo finale, che non comprende solo l’arrivo della regata, ma anche tutte le attività dell’Ocean Live Park. Dal 24 giugno al 2 luglio 2023 infatti, il Waterfront di Levante, ideato dal grande Renzo Piano, si trasformerà in una giostra di vela, cibo, musica e sostenibilità.

Tanti gli appuntamenti da segnare: dalla parata degli atleti alle cerimonie di premiazione, dall’Ocean Summit al Padiglione della Sostenibilità, a quello dell’Innovazione per arrivare, infine, anche alle splendide attività per la vela paralimpica.

La corsa intanto continua tra cattivo tempo e danni, che i regatanti stanno affrontando con grinta per non dover interrompere la gara. L’ 11th Hour Racing Team sta combattendo contro un brutto strappo della randa, Biotherm ha scoperto un danno ad un longarone che rinforza la struttura della barca e anche il Team Malizia ha effettuato dei lavori di manutenzione.

In attesa del Grand Finale a Genova, continua la corsa per raggiungere Capo Horn a cui mancano circa 1000 miglia, puntando poi all’arrivo della tappa più lunga, Itajaì, in Brasile.

Silvia Pretto


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