La storia di U Dragun comincia nel 1968 da un’idea del mastro d’ascia Ido Battistoni. Insieme a un gruppo di amici, egli prese una vecchia scialuppa di salvataggio appartenuta a una nave dei primi anni del Novecento e la trasformò in qualcosa di completamente nuovo. Un po’ sciabecco e un po’ galea, U Dragun è presto diventato il simbolo della città di Camogli e una vera e propria istituzione per i suoi abitanti. È attrezzata con sei panche, in grado di ospitare dodici vogatori, e di due alberi che montano vele rosse sulle quali campeggia il disegno di un drago. Lo scafo è poi dipinto con colori vivaci e allegri che contribuiscono a creare un insieme gioioso e di festa. La manutenzione della barca è affidata ad una associazione, il Gruppo U Dragun, che si occupa anche dell’organizzazione delle continue trasferte che portano il Dragun in giro per l’Italia e per il mondo. L’occasione migliore per ammirare questo capolavoro di inventiva e originalità? Sicuramente durante la Stella Maris, una cerimonia nata nel lontano 1924 e celebrata ogni anno durante la prima domenica di agosto. È in questo contesto che, al tramonto, il Dragun esce in mare con fiaccole e musica per la gioia degli abitanti di Camogli e dei turisti.