Difficile rimanere indifferenti davanti a questa barca a vela. O meglio, superyacht a vela. E infatti si è aggiudicata il premio World Superyacht Awards 2016 categoria vela.
Le linee? Sono quelle pulite, essenziale e ipereleganti a cui ci ha abituato German Frers, l’architetto argentino che ha segnato la storia dello yachting moderno.
Lunga 46 metri, Unfurled è stata costruita in alluminio (sia scafo sia coperta) dai cantieri olandesi Vitters. Di certo il ponte con la sua estrema pulizia si fa notare parecchio, ma la giuria è stata colpita soprattutto dalla tecnologia di bordo, in particolare dai pod retrattili, che aiutano in maniera considerevole l’efficienza idrodinamica dello yacht quando naviga a vela, e dai thruster leggeri e anche loro a scomparsa. Notevole anche il sistema, studiato custom, per riporre le vele a prua: due tamburi montati sottocoperta le recuperano semplificando le manovre specie in caso di equipaggio ridotto.
Armato a sloop, questo performance cruiser ha randa square top, doppia pala del timone e lifting keel.
E oltre che bello e tecnologico si sta dimostrando anche molto veloce: Unfurled si è da poco aggiudicato la Saint Barths Bucket Regatta 2016. Qui un video che mostra tutta la potenza, la bellezza e l’enormità di Unfurled (provate a contare gli “omini” seduti in falchetta…) nelle acque di Saint Barth.
La premiazione dei World Superyacht Awards 2016 si è svolta per la prima volta in undici anni in Italia, a Firenze. Nel settore dei grandi yacht è uno dei premi più ambiti destinati al riconoscimento dell’ingegno e dell’innovazione che richiede la costruzione di yacht di lusso tra i più belli del mondo. La serata di gala si è tenuta nella Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, affacciato sulla storica piazza della Signoria.
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